Vinincontro al Ricetto

Fine settembre

 

REGIONE PIEMONTE  - PROVINCIA DI BIELLA

CITTA' DI CANDELO

"La manifestazione, che si svolge annualmente a fine settembre, è l'occasione di far rivivere, tra le medioevali mura del Ricetto, scene di vita che erano il fulcro della comunità candelese, nel momento della vendemmia. A Candelo il legame tra Ricetto-vite-vino e cultura contadina è inscindibile: la manifestazione riporta alle origini la sua comunità, chiamata a vivere in prima persona questo evento. Il Ricetto è una cantina comunitaria, oggi sede dell'Ecomuseo della Vitivinicoltura e collegato al vigneto-sperimentale in Regione Dossere. La manifestazione propone ogni anno un salto nel passato alla riscoperta del ruolo aggregativo che l’agricoltura, specie vitivinicola, aveva. Il Ricetto (“contenitore” della manifestazione), unicum europeo, è sorto in epoca medievale, per iniziativa e volontà della popolazione, per custodire prodotti agricoli (nel 1700 si producevano ogni anno 1.140.720 litri di vino), attrezzi e strumenti dei contadini in tempo di pericolo. Il Ricetto non ha mai perso di vista la sua funzione originaria di deposito di prodotti agricoli e non ha mai cambiato la sua struttura di base."

Approfondimenti suIla manifestazione: Sig.ra Mariacristina Anselmo - Responsabile del Settore Turismo, cultura, sport, manifestazioni, comunicazione +339 015 2534160,  respam.candelo@ptb.provincia.biella.itwww.comune.candelo.bi.it - Associazione Turistica Pro Loco di Candelo: Gianni Pozzo - Presidente +339 015 2536728, info@prolococandelo.it , www.prolococandelo.it

Con il Patrocinio del Comune di Candelo (BI)

Sagra del pane

Fine settembre

 

REGIONE PIEMONTE - PROVINCIA DI TORINO 

COMUNE DI PIOBESI TORINESE

"Il Comune di Piobesi Torinese entra in Rete con una Festa di Comunità dedicata al Pane. Durante le giornate viene anche offerta la possibilità di conoscere, tra gli altri prodotti, il dolce Cariton: questo nome è ben noto ai nativi e a chi risiede nei nostri territori da più tempo. È un termine che affonda le sue radici nelle nostre tradizioni rurali, abbinato (con alcune varianti nel nome) al dolce anticipatore del tradizionale panettone natalizio nelle nostre campagne. Veniva confezionato con gli avanzi della pasta preparata per il pane, un poco di zucchero, uva, uva fragola. Gli acini interi, inseriti nell'impasto, conferiscono alla fetta appena tagliata una colorazione vivace e caratteristica."

Approfondimenti sulla Sagra del pane: Comune di Piobesi Torinese +339 011 9657083 - +339 011 9657846 - +339 393 9220708, www.comune.piobesi.to.it 

Con il Patrocinio del Comune di Piobesi Torinese (TO)

Il canto a braccio - Festival regionale

settembre

 

REGIONE LAZIO - PROVINCIA DI RIETI

COMUNE DI BORBONA

Il canto a braccio è un'arte che nasce dalle usanze dei pastori e dei contadini, tipica di molte regioni del centro Italia d'Italia e realizzata con diverse sfumature, particolarmente sentita nell’alta valle del Velino. Alcuni pastori, conoscevano a memoria i versi dei poemi classici cavallereschi come ”Orlando Furioso” o “Gerusalemme Liberata” , tramandati prevalentemente per mezzo della trasmissione orale. Nel passato presero così vita vere e proprie sfide  , le  "tenzoni" , in cui i poeti-pastori  utilizzavano  la stessa metrica dei grandi classici, cioè l'ottava rima in versi endecasillabi, di cui sei in rima alternata e le ultime due in rima baciata, cantata senza accompagnamento, ovvero a cappella, caratterizzata da  toni sarcastici ed intenti satirici. Questa antica consuetudine viene tramandata con l'obbligo , per ciascun poeta,  di iniziare il proprio canto usando un verso che faccia  rima con l'ultimo verso cantato dal poeta antagonista

II "Festival Regionale di Canto a Braccio" di Borbona , nato del 2006, ripropone questa antica pratica poetica con un evento che si realizza in un fine settimana di settembre , avvalendosi anche delle  esibizioni  di ospiti provenienti da altre regioni a dare testimonianza con l'uso dei rispettivi dialetti.

Per Informazioni e approfondimenti: Comune di Borbona, Via Nicola da Borbona 12 - referente Sindaco dott.ssa Maria Antonietta Di Gaspare - 0746/940037 - borbona@comune.borbona.rieti.it; cantoabraccio@aruba.it

Clicca qui per leggere l'intervista a Pietro Clemente, Presidente di SIMBDEA e di IDAST(Iniziative Demo-etno-antropologiche e di Storia Orale in Toscana) e titolare della cattedra di Antropologia Culturale della Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze.

Le matarille e le alabarde

Terza domenica di settembre

 

REGIONE PIEMONTE - PROVINCIA DI TORINO

COMUNE DI MAGLIONE

"Le matarille si possono considerare oggetti di culto cristiano stabilmente inseriti in un preciso rituale liturgico. Risalirebbero agli alberi di maggio, "i maggi", e a strutture simili, molto diffuse in buona parte dell'Europa come oggetti al centro di feste di inizio anno o di un ciclo stagionale tese a celebrare e favorire raccolti annuali e passate poi progressivamente in rituali cristiani come le feste patronali.

A Maglione, durante la festa patronale dedicata a San Maurizio (terza domenica di settembre), le matarille sono portate in processione da otto "mate" ovvero otto fanciulle nubili accompagnate da otto ragazzi, gli alabardieri."

Approfondimenti sulle matarille e le alabarde di Maglione: clicca qui

Con il Patrocinio del Comune di Maglione (TO)

La giostra della Jaletta - U joc da Jalètt

20 agosto

 

REGIONE PUGLIA - PROVINCIA DI FOGGIA

COMUNE DI SAN MARCO LA CATOLA

 A San Marco la Catola il 20 agosto di ogni anno si svolge un antico gioco cavalleresco: la giostra della Jaletta (I joc da Jalètt). Si tratta di un torneo equestre che secondo la tradizione risalirebbe al periodo medievale e si sviluppa attorno ad una tinozza di legno a doghe con al di sotto una fessura ad anello: jaletta. Per l’occasione si affrontano 4 cavalieri per ognuno dei 7 rioni nel tentativo di infilare la verga (in dialetto “a vérja”) nella fessura posta sotto la jaletta, che, riempita d’acqua, è appesa ad una fune tra due balconi. In senso antropologico teorie autorevoli ravvisano in questo e giochi analoghi un significato recondito legato alla fecondità ed alla procreazione.

Informazioni e approfondimenti: Comune di  San Marco La Catola, Vicesindaco dott. Pierluigi Piacquadio, tel. 0881-556016, giunta@comune.sanmarcolacatola.fg.it

In collaborazione con l’associazione “Giostra della Jaletta”, Gerardo Fascia 347/8352666

Con il patrocinio del Comune di San Marco la Catola (FG)

I “Ginostri" di Mergozzo

16 agosto

 

REGIONE PIEMONTE - PROVINCIA DEL VERBANO - CUSIO - OSSOLA

COMUNE DI MERGOZZO

Il “ginostro” è un albero fiorito, abbelliti e ornati di nastri colorati. All’estremità dei rami secondari vengono infissi due limoni e, tra gli spicchi, due scudi d’argento da 5 lire. I due rioni, Riva e Sasso, mantengono viva la consuetudine e la cura del rispettivo ginostro.

Il giorno successivo alla festa patronale, cioè il 16 agosto, festa di San Rocco, i nostri due ginostri vengono portati in processione votiva alla chiesa adiacente il Cimitero, l’oratorio di San Rocco che alla fine del 1500 era una piccola cappella campestre nella quale si conservava un’immagine della Vergine che allatta il bambino, dipinta sul muro - la chiesa della Purificazione - a Prato Scopello. Accanto a questa venne costruito un nuovo oratorio,con facciata e ingresso rivolti ad oriente, attigua una cappella dedicata a San Rocco

Scarica qui un approfondimento

Con il patrocinio del Comune di Mergozzo (VB)