La proposta editoriale della Rete nacque nel 2009 dalla narrazione di quei patrimoni immateriali muti, inascoltati che siamo andati a incontrare nei territori considerati spesso ai margini, figli di quel che rimaneva di una cultura popolare banalizzata. 

Con i dialoghi scritti da Valter Giuliano, giornalista e storico dell’ambiente, siamo tornati a dare voce ai Testimoni di cultura popolare, attraversando le province d’Italia.

Un viaggio narrativo dedicato a coloro che sono stati definiti custodi di saperi, di gesti e ritualità diverse, non edulcorate. Un modo per dare voce alle culture non considerate mainstream, diventata una collana di tre volumi. 

Successivamente con Antonio Damasco abbiamo provato a occuparci di quelle narrazioni e drammaturgie contemporanee. 

Il sogno di Benino, che racconta di una Napoli povera, ma in bilico fra tradizione e nuovo consumo; L’immaginifica storia di Esperer, storia di un confine, quello che nel 2015 bloccò molte persone in fuga da guerra e povertà tra l’Italia e la Francia; La Liberazione è una corsa, che narra del 28 aprile 1943, una storia orale mai scritta e che ci fa conoscere la trasformazione di un pezzo della città di Torino. Ma è la creazione del Fondo Tullio De Mauro che porta alla nascita dei due volumi del Dizionario che cura le parole.

Un progetto musicale, affidato a Gerardo Cardinella, Canto alla Terra, per reinventare 12 mesi di riti e tradizione piemontese.

Adesso riprendiamo questo percorso per mettere nero su bianco quello che sta accadendo nei territori e nelle città oggi, nelle comunità che non esistono e abbiamo la possibilità di reinventare.

Il Dizionario che cura le parole, è un testo ideato dalla Rete realizzato grazie alla partecipazione degli autori che prendono parte al ciclo d’incontri “Il Potere delle Parole” che si svolge dal 2018 presso il Fondo Tullio De Mauro di Torino in via dell’Arsenale 27 scala E e in diversi luoghi della città, sempre in diretta web radio. I tre volumi contengono i lemmi risignificati e curati dagli ospiti parte, della collana del Fondo Tullio de Mauro, di cui ci prendiamo cura anno per anno.

"Le parole circondano il presente, ogni istante del nostro presente. Ci accompagnano quando parliamo con gli altri o leggiamo e scriviamo, ma anche nel silenzio e perfino nei sogni."

Un nuovo viaggio fatto di incontri con i Testimoni premiati dalla Rete Italiana di Cultura Popolare. Custodi di saperi, gesti e ritualità ancestrali, spesso accompagnati alle lingue madri del territorio.

Leggere le parole, gli incontri e le tappe che la Rete Italiana di Cultura Popolare - in questo libro scritto da Valter Giuliano - ha promosso è come ricostruire la storia del percorso nato più di dieci anni fa dall’intuizione di un gruppo di giovani, amministratori attenti, artisti e studiosi, in un momento di crisi, visto nell’ottica di nuove opportunità.

Un appassionante viaggio in Italia, dal Piemonte alla Sicilia alla ricerca di quanti hanno saputo salvare la tradizione, reintepetrarla e innovarla, mantenendo viva l’eredità dei padri. Un dialogo a più voci della ricchezza di espressioni musicali e culturali che attraversano la provincia italiana.

Un intreccio poetico e divertente elaborato dal drammaturgo Antonio Damasco e accompagnato dalle delicate illustrazioni di Alce Tortoroglio, dove la Storia della Sacra Famiglia s'intreccia alla quotidianità di ognuno di noi.

Una denuncia sociale in forma allegorica, ispirata dal blocco alla marcia dei
migranti verso il nord Europa da parte della polizia francese nel giugno 2015, al
confine di Ventimiglia

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Un percorso immaginario attraverso la Torino devastata dai bombardamenti e libera dall’occupazione tedesca, tratto dalla testimonianza orale di una giovane staffetta partigiana.

Metapoli(S) non è una semplice guida, ma è un viaggio tra le storie degli abitanti di un territorio. È un accompagnatore, un’assistente di viaggio, un amico da cui farsi prendere per mano e scoprire angoli nascosti, episodi e memorie, per incontrare, alla fine, una Langa mai raccontata.

Metapoli(S) non è una semplice guida, ma è un viaggio tra le storie degli abitanti di un territorio. È un accompagnatore, un’assistente di viaggio, un amico da cui farsi prendere per mano e scoprire angoli nascosti, episodi e memorie, per incontrare, alla fine, una Bra mai raccontata.

Suggestivo progetto musicale per i dodici mesi: i canti del lavoro contadino, delle feste, del calendario religioso, e ancora canti di amori sognati e di quelli consumati in segreto e danze dan nord al Sud dell’Italia.