In  Abruzzoa Sulmona (AQ), il rito organizzato dalla confraternita di S. Maria di Loreto (i lauretani)  è chiamato Madonna che Scappa in Piazza, dove la Vergine  vestita a lutto e accompagnata in processione dalle statue dei santi Pietro e Giovanni,  corre incontro al figlio risorto, lasciando cadere il manto nero e apparendo  abbigliata di verde , mentre si levano in aria 12 colombe.  

In Campania, a Sarno la tradizione risale al 1200 e prevede la partecipazione, in numero da 3 a 9, con evidente richiamo alla Trinità, dei Paputi (dal latino pappus, vecchio), figure incappucciate che ricordano la morte al peccato.

In Puglia, a Taranto,  le processioni sono accompagnate dalle  troccole (strumenti in legno che producono un caratteristico suono roco), dalle pesàre ( gli unici bambini che partecipano alla processione), la Croce dei Misteri, i crociferi, 14 poste (coppie di confratelli, le Perdùne),  il trono e infine la statua dell’Addolorata.

In Calabria si tengono le  “affruntate” (incontri) di Reggio Calabria, Vibo Valentia e nella parte meridionale della provincia di Catanzaro, dove è conosciuta anche con il nome di Cunfrunta, con l’incontro tra la Madonna ed il Cristo risorto. L'affruntata è realizzata  anche in altri comuni d'Italia e all'estero, ad esempio a Toronto in Canada, dove le comunità di emigrati hanno mantenuto  le tradizioni dei paesi d'origine.

A Laino Borgo (CS) si tiene la "La Giudaica" , una sorta di teatro itinerante, risalente al 1557 e  contestuale all'edificazione del Santuario della Madonna dello Spasimo realizzata ad opera di un devoto al ritorno dal suo viaggio in Palestina sulla base di disegni ispirati alla cappella voluta dalla regina Elena in Gerusalemme. L'evento si svolge il Venerdì Santo   nell'arco di sei ore e con il contributo di oltre 200 figuranti . Il Comune di Laino Borgo aderisce al progetto sui Patrimoni culturali  e calendario rituale della Rete Italiana di Cultura Popolare http://www.reteitalianaculturapopolare.org/it/calendario-dei-riti-e-delle-feste.html

In Sicilia, a Caltanissetta, la statua del Cristo benedicente è posta su una barca, come allegoria al "pescatore di anime”  e realizzata con numerosi fiori, omaggio della civiltà contadina. Gestisce l’evento la Reale Maestranza, costituita da corporazioni artigiane.

A Piana degli Albanesi, a sud di Palermo, la Pasqua viene celebrata con il rito bizantino, proseguendo le tradizioni  portate  dai  profughi  albanesi  rifugiatisi in diverse aree del sud Italia oltre cinquecento  fa , per sfuggire all’invasione turca. La raffigurazione della Madonna si ispira alla vergine odegitria (ὸδηγήτρια, colei che istruisce), e in occasione dell’evento vengono offerte uova dipinte di rosso, come testimonianza del sangue di Cristo  e segno di rinascita.

In Sardegnai riti cristiani  portati nell'isola dalla cultura spagnola si mescolano alle antichissime tradizioni campidanesi, logudoresi e barbaricine, come l’esposizione dei vasi di “su nenniri” , germogli di grano fatti crescere al buio, simulacri di riti  dedicati al dio fenicio Adone e intesi come simbolo di morte  e rinascita. La Settimana Santa di Iglesias ha inizio con la Processione dei Misteri del Martedì Santo,  con i  “baballottis”, fedeli in abiti penitenziali che  trasportano a spalla i Sette Simulacri  della Passione. Il primo rappresenta Gesù che prega nell’orto degli ulivi e la portantina è ornata da ramoscelli d’ulivo ed essenze mediterranee (alloro, rosmarino, lavanda), benedette e distribuite il giorno successivo ai fedeli per la messa in commemorazione dei Germani (dallo spagnolo hermanos, fratello) defunti. Seguono  il Venerdì  santo , su Iscravamentu (schiodamento), la deposizione dalla croce e su Incontru tra Gesù e la Madonna a Pasqua.   Nell’Iglesiente i riti vengono accompagnati dal suono dei tamburi , delle matraccas e tauleddas (strumenti musicale tradizionali costituiti da tavolette di legno munite di maniglie) e  strocciarranas(raganelle).