In questo libro Armide Broccoli racconta la condizione della donna nelle campagne emiliane tra il 1880 e il 1915: sono descritti, in una lingua dalla forte patina emiliano-bolognese, i lavori, le fatiche, le responsabilità delle donne, i loro dolori, sentimenti ed emozioni. È un racconto emiliano di una storia italiana più generale, fatta di scoperte, violenze, illusioni, sogni di tante bambine, ragazze, donne e nonne, che qui narrano e svelano gli aspetti più taciuti di una società ormai tramontata.
L’opera è completata dalla nota introduttiva di Matilde Callari Galli e dalla Postfazione di Fabio Foresti.