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Le bibliomediateche della cultura popolare
Sin dalle origini la Rete Italiana di Cultura Popolare , alla quale aderiscono soggetti pubblici e privati , opera per la ricerca, la valorizzazione e la riproposizione delle culture dei territori e dei diversi modelli di socialità ed è presente in area nazionale italiana ma anche in campo internazionale, tramite la Rete Euromediterranea “Arianna”, di cui è fondatrice, con proficui rapporti di collaborazione con numerosi paesi europei (Francia, Spagna, Grecia, Albania, Romania) e del bacino Mediterraneo (Marocco, Tunisia, Algeria). Nel 2013, avendo come base il materiale capitalizzato negli anni dal centro ricerche coadiuvato dal Comitato Scientifico e il fondo bibliotecario personale specializzato in dialettologia e linguistica, e tuttora in corso di completamento, donato dal prof. Tullio De Mauro, la Rete Italiana è entrata a far parte del Polo Bibliotecario Regionale, con il collegamento a Librinlinea e OPAC. Nel 2015 la Biblioteca della Rete Italiana ha fatto il suo ingresso nel Polo del 900 presso i quartieri juvarriani di Torino insieme con archivi e biblioteche relativi ad una serie di Istituti di ricerca storica del territorio. Nel medesimo anno è stato formalizzato un Protocollo d’ Intesa con la Biblioteca della Regione Piemonte e nel 2016 con il Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana. A breve è previsto il collegamento al progetto da parte dei circuiti bibliotecari dei Comuni Patrimonio legati al calendario dei Riti e delle Feste già attivi sui territori.
Parallelamente alla Biblioteca è presente sul sito della Rete un archivio partecipato on-line, gratuito e geolocalizzato, al quale è possibile accedere in modo interattivo, caricando ed usufruendo di informazioni e documenti anche a livello individuale. Sull’archivio partecipato sono in corso di inserimento le parti digitalizzate , riproducibili secondo normativa e corredate da links bibliografici di riferimento, non solo del patrimonio bibliotecario, ma anche dei titoli provenienti dal Fondo “Tullio De Mauro”, donato dall’illustre linguista alla Rete, e specializzato in dialettologia e linguistica.
L’obiettivo del progetto “Bibliomediateche della Cultura Popolare” è quello di avvicinare gli utenti delle biblioteche al mondo della cultura popolare, fornire una chiave di approfondimento per studiosi e ricercatori, in forma di filo conduttore o di percorso ludico-didattico per allievi del circuito scolastico, andando ad includere tutti gli aspetti culturali legati alla vita e alla crescita sociale delle comunità , mediante i differenti prodotti espressivi quali testi, video, registrazioni sonore, archivi fotografici, e-books , oltre a consentire ai vari Enti bibliotecari una conoscenza più approfondita dei rispettivi patrimoni e attivare collaborazioni comuni.
I titoli possono essere identificati, restando all’interno delle diverse tematiche di collocazione, dalla psicologia alla narrativa , dall’architettura all’etnomusicologia, tramite uno specifico indice grafico di riconoscimento, mentre sul web la promozione si realizza con l’inserimento di titoli e sinossi tramite l’ archivio partecipato e i Fondi degli Enti in collaborazione (Testimoni della Cultura Popolare, Cercatori di Tracce, ITER- Città di Torino), oltre ai di ricercatori ed esperti del settore.
Questa attività può inoltre costituire nelle varie sedi bibliotecarie un sistema atto ad incrementare la qualità di fruizione dei beni culturali rivolto all’utenza ed agevolare il soddisfacimento di specifiche esigenze, oltre ad un possibile supporto per consentire al personale bibliotecario di diversificare la gamma di servizi offerti al pubblico.
Biblioteca della Regione Piemonte
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La Biblioteca della Regione Piemonte ha una caratterizzazione giuridico - amministrativa e mette a disposizione dei propri utenti volumi, periodici, banche dati e opere di consultazione dedicate al diritto, all’economia, alle scienze sociali e in particolare alle questioni regionali e delle autonomie locali e cura inoltre la raccolta storica della produzione editoriale dell’ente Regione Piemonte; fa parte del network delle Biblioteche delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome e del servizio di circolazione libraria dello SBAM - Sistema Bibliotecario dell'Area Metropolitana Torinese.
Dal settembre 2015 la Biblioteca della Regione Piemonte ha formalizzato un Protocollo d’intesa con la Rete Italiana di Cultura Popolare con l’obiettivo di realizzare, in collaborazione anche con il centro “Gianni Oberto”, comuni progettualità mirate all’informazione sulla cultura popolare del territorio e delle comunità residenti, naturali e di recente insediamento, parallelamente alla valorizzazione dei reciproci patrimoni bibliotecari tramite l’archivio on-line della Rete Italiana.
La biblioteca si trova in via Confienza 14 a Torino ed è aperta al pubblico: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16 mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Per informazioni : biblioteca@cr.piemonte.it - 011.5757371, Twitter @crpiemonte, Facebook, Sito web
SBAM
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Il Sistema Bibliotecario dell'Area Metropolitana Torinese è la rete delle biblioteche pubbliche dei Comuni vicini a Torino che offre l’accesso a quasi un milione di documenti tra libri, giornali, cd, videocassette e dvd e propone informazioni, prestiti, consultazioni, prestiti tra biblioteche, navigazione in Internet, promozione della lettura, attività per bambini e adulti, mostre, conferenze.
Biblioteche aderenti all’Area Sud-Ovest: Moncalieri Polo d' Area Candiolo, Carignano, Carmagnola, Castagnole Piemonte, La Loggia, Lombriasco, Nichelino, None, Osasio, Pancalieri, Piobesi, Revigliasco, Santena, Trofarello, Villastellone, Vinovo, Virle Piemonte |
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Biblioteche aderenti all’Area Ovest: Beinasco Polo d' Area Bruino, Giaveno, Orbassano, Piossasco, Rivalta Di Torino, Villarbasse, Volvera |
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Biblioteche aderenti all’Area Nord-Ovest: Collegno Polo d' Area Alpignano, Avigliana, Buttigliera Alta, Druento, Givoletto, Grugliasco, La Cassa, Pianezza, Rivoli, Rosta, San Gillio, Venaria |
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Biblioteche aderenti all’Area Nord-Est: Settimo Torinese Polo d' Area Brandizzo, Brozolo, Brusasco, Castagneto Po, Castiglione Torinese, Cavagnolo, Chivasso, Foglizzo, Gassino Torinese, Lauriano, Leini, Lombardore, San Benigno Canavese, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, San Raffaele Cimena, San Sebastiano da Po, Sciolze, Verrua Savoia, Volpiano |
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Biblioteche aderenti all’Area Sud-Est: Chieri Polo d' Area Andezeno, Cambiano, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Riva presso Chieri |
La Biblioteca della Regione Piemonte collabora con lo SBAM per l'erogazione condivisa di alcuni servizi.
E’ stato formalizzato nel mese di marzo 2016 un Protocollo d’Intesa con la Rete Italiana di Cultura Popolare con l’obiettivo di realizzare comuni progettualità mirate all’informazione sulla cultura popolare del territorio e delle comunità residenti, naturali e di recente insediamento, parallelamente alla valorizzazione dei reciproci patrimoni bibliotecari tramite l’archivio on-line della Rete Italiana.
OP 14 - le biografie e i progetti
OP
FESTIVAL DELL’ORALITÀ POPOLARE
IX Edizione
#tiriamosulitalia
4 e 5 ottobre - Piazza Carlo Alberto
TORINO
BIOGRAFIE DEI PARTECIPANTI E PROGETTI PRESENTI
Amodei Fausto inizia a studiare la fisarmonica da giovanissimo, passando poi al pianoforte e alla chitarra. Il suo nome è legato indissolubilmente a quello del gruppo dei “Cantacronache”, da lui fondato a Torino nel 1958 assieme a Michele Straniero, Giorgio De Maria, Margot, Emilio Jona, Sergio Liberovici, ed al quale contribuirono e collaborarono anche letterati e poeti del calibro di Italo Calvino e Franco Fortini.
Apolito Paolo - Professore ordinario di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma Tre. È stato presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione delle tradizioni culturali italiane, del Ministero per i Beni e le Attività culturali. Coordinatore del Comitato Scientifico della Rete Italiana di Cultura Popolare.
Bagarella Maria Elena nata a Corleone (PA) nel 1972, formatrice e consulente nella progettazioni di interventi educativi e sociali. Lavora nel terzo settore dal 1996, ha fondato ed è presidente dal 1997 dell’Associazione Culturale “Il Germoglio” occupandosi soprattutto di educazione alla legalità e attivazione di reti tra enti no profit. Ricopre diverse cariche nell’ambito dell’associazionismo corleonese.
Braccialarghe Maurizio - Nel 1989 si trasferisce con la famiglia a Torino per lavorare alla Sipra S.p.A. concessionaria di pubblicità della Rai. Dal 1993 al 1996 lascia la Rai per diventare direttore generale della Rusconi Editore. Rientrato nel gruppo Rai viene chiamato prima a dirigere la Divisione Radiofonia, quale collaboratore del direttore generale Pier Luigi Celli, poi viene nominato direttore delle Risorse Umane Rai dal direttore generale Claudio Cappon e, successivamente, diviene amministratore delegato della Sipra S.p.A. Dal dicembre 2009 è direttore del Centro di Produzione TV di Torino. Dal 2011 è Assessore alla Cultura della Città di Torino.
Bravo Gian Luigi - Docente di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Università degli Studi di Torino. Lavora con numerosi sociologi tra cui Luciano Gallino, e si occupa prima di classi sociali e sociologia industriale, poi di sociologia rurale. Dallo studio dei contadini passa alla ricerca sulla riproposta di elementi della tradizione agropastorale preindustriale, in particolare delle feste e dei musei contadini e locali. Dalla fondazione della “Rete” è membro del Comitato Scientifico.
Biblioteca Condominiale - Il numero civico 12 di via Rembrandt è diventato la sede della prima biblioteca condominiale di Milano grazie all’impegno del suo fondatore, il Signor Roberto Chiapella, ed alle numerose donazioni private. L’obiettivo di quest’iniziativa non è solo quello di offrire un servizio alla comunità, ma soprattutto quello di consolidare la rete di relazioni di quartiere.
Busca Ferdinando, classe 1942, ha un importante ruolo nella diffusione della cultura ludica, per mezzo del recupero e della trasmissione di alcuni giochi tradizionali locali costruiti con materiali di recupero. Attraverso la sua testimonianza, il Sig. Busca rappresenta la memoria storica di territorio, la tradizione, la vita, la cultura e il lavoro del paese di Nomaglio. Ferdinando Busca è stato premiato come Testimone della Cultura Popolare ® 2012 per il comune di Nomaglio.
APS Cambalache di Alessandria ha lo scopo primario di l’integrazione sociale dei gruppi vulnerabili, l’impegno civile, lo sviluppo sostenibile - con particolare attenzione alla tutela del patrimonio ambientale e della conservazione del territorio e delle sue tradizioni - la salute pubblica, la tutela e la promozione dei diritti dei gruppi sociali marginali e della popolazione tutta. Sono organizzatori sul proprio territorio del progetto “Indovina chi viene a cena?” ideato e promosso dalla Rete.
Causone Pier Franco, classe 1950, è stato presentato dalla propria comunità di appartenenza come uno degli ultimi attori attivi sul territorio nel recupero dei giochi connessi alla cultura agricola. Pier Franco Causone è stato premiato come Testimone della Cultura Popolare ® 2012 per il Comune di Maglione.
Cipriani Giuseppe è nato a Corleone (PA), è stato Sindaco di Corleone dal 1993 al 2001. Ha sempre operato in modo da diffondere la cultura della legalità, facendo parte di numerosi organismi in ambito regionale e nazionale dediti allo studio di fenomeni mafiosi e alla lotta ai medesimi. Consigliere e poi Presidente del Consorzio di Comuni “Sviluppo e Legalità”, promosso dalla Prefettura di Palermo per la gestione di beni confiscati alla mafia, è stato fra i fondatori, per poi divenirne il Presidente, del Centro Internazionale di documentazione sulla mafia e sul movimento antimafia, inaugurato nel dicembre 2000 alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Cittadini attivi di San Lazzaro – Si tratta di un gruppo informale che si è costituito un anno fa nel quartiere di San Lazzaro a Fano con lo scopo di provare a ri-creare una comunità attiva e solidale nel quartiere, una comunità capace d’interrogarsi sui reali bisogni della gente e di auto-organizzarsi per soddisfarli senza aspettare sempre interventi “dall’alto”, capace di avere cura ed autogestire i propri spazi.
Colazzo Salvatore - Musicologo e pedagogista. Già professore di ruolo di Storia della Musica alla Scuola di Didattica del Conservatorio di Bari, successivamente è passato ad insegnare all'Università di Lecce, ove attualmente è professore di Pedagogia Sperimentale. Si occupa, tra l'altro, della progettazione di interventi di sviluppo di comunità fondati sul recupero dei saperi locali e della memoria comunitaria. Realizza, attraverso EspérO, azienda spin-off dell'Università del Salento da lui creata, interventi di counseling comunitario mediante le arti performative.
Coro Bajolese - Diretto da Amerigo Vigliermo, è sorto nel 1966 a Bajo Dora, nel Canavese, e da allora si dedica alla ricerca e raccolta della tradizione orale di quest’area geografica e storica a nord di Torino. Il coro è stato fondatore nel 1975 del Centro Etnologico Canavesano. Il Coro Bajolese è stato premiato come Testimone della Cultura Popolare ® 2005 per la Provincia di Torino. Amerigo Vigliermo è Etnomusicologo autodidatta, autore di varie pubblicazioni sull’argomento. È fondatore e animatore del Coro Bajolese e del Centro Etnologico Canavesano (C.E.C.). Con i suoi collaboratori ha preso parte a numerosi interventi nelle Università di Torino, Vienna, Cordoba, recentementetogliere in Brasile e in convegni dedicati al mondo popolare.
Curti Ilda - Livornese di nascita, laurea in Filosofia, è fondatrice e membro del Cda della Fondazione Fitzcarraldo fino al 2006. Dirigente comunale alle Relazioni internazionali (1994- 2001) e direttore del Progetto The Gate (1997-2006), è assessore alle Politiche per l’Integrazione, Rigenerazione urbana e Arredo urbano nella seconda Giunta Chiamparino. È attualmente presidente della rete europea Quartiers en crise. Nel 2010 viene insignita dell’onorificenza di Chevalier dans l’Ordre National du Merite della Repubblica Francese, su decreto del Presidente della Repubblica Francese Nicolas Sarkozy.
Damasco Antonio, direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare, è stato tra gli ideatori del Comitato Promotore per la diffusione della Cultura del territorio. Fondatore del Teatro delle Forme, è direttore artistico, regista, attore e drammaturgo.
D’Aiello Flavia, laureata in Scienze Politiche, si diploma in seguito all’ “Atelier delle figure /Scuola per burattinai e contastorie” di Cervia. Diventa in seguito mediatrice culturale. Conduce laboratori, in Italia e all’estero, unendo l’esperienza del teatro alle professionalità acquisite nei campi della mediazione culturale. Scrive e produce pupazzi e spettacoli, ha collaborato come animatrice nel lavoro del maestro R.De Simone,”Là ci darem la mano”.
De Simone Roberto - Nipote dell'omonimo Roberto De Simone (attore, teatrale e cinematografico), comincia a studiare pianoforte all'età di sei anni. Nel 1967 l'incontro con un gruppo di giovani interessati ad una nuova proposta della musica popolare, Giovanni Mauriello, Eugenio Bennato e Carlo d'Angiò, determina la nascita della Nuova Compagnia di Canto Popolare, della quale diviene l'animatore, il ricercatore e l'elaboratore dei materiali musicali. Dopo un periodo di esclusiva attività musicale, il gruppo accentua progressivamente il carattere teatrale delle proprie esibizioni, così nel 1974 esso presenta al teatro San Ferdinando di Napoli una rilettura della "Cantata dei Pastori" di Andrea Perrucci e nel 1976 nasce "La gatta Cenerentola", opera scritta e musicata dallo stesso De Simone.
Di Gaspare Maria Antonietta - Nata a Rieti, lavora come agente del Corpo Forestale dello Stato nella stazione di Amatrice. Vanta una lunga esperienza come amministratore comunale. Nel 2011 viene eletta Sindaco del comune di Borbona (RI).
Emporio Solidale - Si tratta di un vero e proprio piccolo supermercato in cui è possibile fare la spesa grazie ad una tessera a punti nominale, affidata dai servizi sociali locali. L’approvvigionamento è garantito attraverso la donazione diretta da aziende alimentari del territorio locale, provinciale e nazionale, dalle donazioni provenienti da canali consolidati di raccolta di eccedenze nel territorio locale e dall’organizzazione di collette alimentari che coinvolgono direttamente i cittadini. Portobello, l’Emporio Solidale di Modena, è dunque un progetto di comunità che coinvolge cittadini, imprese, associazioni ed istituzioni ed è un luogo in cui si produce solidarietà. Presso Portobello è possibile trovare consulenti esperti nella gestione del bilancio familiare, nella rinegoziazione dei mutui, nell’analisi dell’indebitamento, nella scelta degli strumenti finanziari, nella difesa dei consumatori verso le aziende e i fornitori di servizi.
Fratino Michele, 34 anni, nato a Campobasso è attivo sul territorio in numerosi fronti. Nel 2012 è eletto consigliere nell’amministrazione di Jelsi (CB), Comune entrato all’interno della Rete, con la messa a sistema di due patrimoni culturali locali: l’Uomo Orso e la Festa del Grano in onore di Sant’Anna.
Giuliano Valter, giornalista professionista dal 1994, iscritto all’AIGA (associazione Italiana Giornalisti Ambientalisti), collabora a Tuttoscienze del quotidiano La stampa, con la RAI di Torino. Dal 2004 al 2009 Presidente della Rete Italiana di Cultura Popolare.
Grizzaffi Liborio è nato a Corleone (A) nel 1971, città in cui vive e lavora attualmente. Nel 1997 ha fondato ed è responsabile dell’Associazione Culturale “Il Germoglio” che si occupa di educazione alla legalità. Presidente e fondatore dell’Associazione “Animosa Civitas” per promuovere iniziative di animazione territoriale e solidarietà internazionale. Oltre a essere presidente dell’Associazione “Io Gio.Co.”- Io Giovane Corleonese a cui aderiscono più di 18 organizzazioni del terzo settore .Tra i soci fondatori di ITER, con cui collabora già dal 1998.
Kento - Nato nel 1976 e cresciuto a Reggio Calabria, Francesco "Kento" Carlo si avvicina al microfono nei primi anni '90. In questi anni si esibisce in tutta la Penisola e collabora con decine di artisti, è premio "Cultura Contro le Mafie 2014". Esce nel 2009 il suo disco d'esordio solista "Sacco o Vanzetti". Il suo album “Resistenza Sonora” è dedicato alla lotta alla ‘ndrangheta, ed è stato definito “il primo disco prodotto dalla mafia”, perché finanziato con proventi di beni confiscati ai boss.
Manfreda Ada – nasce a Melpignano (LE), piccolo paese dell’area etno-linguistica conosciuta come Grecìa Salentina. Nel 1992 approda alla ‘fucina’ di cultura rappresentata da Media2000 (Maglie), una tra le più importanti e significative realtà del panorama culturale salentino dei primi anni Novanta. Nel 1997 crea la casa editrice Amaltea: una piccola realtà culturale che costruisce nel tempo un selezionato catalogo di titoli cartacei, ma anche su supporto digitale, riguardanti la sociologia, la pedagogia, la formazione, la comunicazione e l’information technology. Nel 2006, assieme a Salvatore Colazzo, ha fondato la rivista “Amaltea. Trimestrale di cultura”, della quale è direttrice editoriale.
Famiglia Barbosu – musicisti e danzatori professionisti da generazioni, dal 2006 sono residenti presso il campo di Lungo Stura Lazio. Oggi, grazie al progetto della Città di Torino “Una Città Possibile”, la Famiglia Barbosu è stata destinata a Villa Speranza.
Fratino Michele, 34 anni, nato a Campobasso è attivo sul territorio in numerosi fronti. Nel 2012 è eletto consigliere nell’amministrazione di Jelsi (CB), Comune entrato all’interno della Rete, con la messa a sistema di due patrimoni culturali locali: l’Uomo Orso e la Festa del Grano in onore di Sant’Anna.
Giuliano Valter, giornalista professionista dal 1994, iscritto all’AIGA (associazione Italiana Giornalisti Ambientalisti), collabora a Tuttoscienze del quotidiano La stampa, con la RAI di Torino. Dal 2004 al 2009 Presidente della Rete Italiana di Cultura Popolare.
Grizzaffi Liborio è nato a Corleone nel 1971, città in cui vive e lavora attualmente ricoprendo diversi incarichi strategici nel mondo del terzo settore. Nel 1997 ha fondato ed è responsabile dell’Associazione Culturale “Il Germoglio” che si occupa di educazione alla legalità. Presidente e fondatore dell’Associazione “Animosa Civitas” per promuovere iniziative di animazione territoriale e solidarietà internazionale. Oltre a essere presidente dell’Associazione “Io Gio.Co.”- Io Giovane Corleonese a cui aderiscono più di 18 organizzazioni del terzo settore .Tra i soci fondatori di ITER, con cui collabora già dal 1998. Ha sviluppato diversi progetti in ambito sociale promuovendo la messa in rete di sinergie e risorse umane per una crescita continua del territorio corleonese e delle sue potenzialità.
Jona Emilio, nasce nel 1927, è avvocato. Ha svolto ricerche nel campo della canzone sociale e politica e sulla cultura e storia orale in genere, pubblicando saggi, realizzando dischi e testi radiofonici. Negli anni 1957-61 è stato uno degli iniziatori del gruppo "Cantacronache". Con Sergio Liberovici ha condotto ricerche sull'espressività popolare urbana e contadina, finalizzate alla scrittura e alla realizzazione di un teatro radicato nel territorio.
Associazione Interculturale Karmadonne APS è un progetto nato a Carmagnola, in Provincia di Torino, di inserimento lavorativo di un gruppo di donne native e straniere che mettono a disposizione la loro abilità nella preparazione di piatti italiani e etnici, avvicinando le persone di varie nazionalità e appartenenti ad altre culture per socializzare e costituire le basi per una vera integrazione. Sono organizzatori sul proprio territorio del progetto “Indovina chi viene a cena?” ideato e promosso dalla Rete.
Mietto Marco è direttore di Rete Iter. In precedenza aveva scritto di giovani, su quotidiani e riviste, pubblicando una ventina di saggi, prevalentemente di storia orale, dedicati all'intreccio tra vita quotidiana materiale, identità, immaginario, ideologia e militanza politica e sindacale. Da metà anni '90 si occupa di politiche giovanili di sviluppo locale, assistendo enti no profit, come la rete nazionale dei Centri Servizio Volontariato o pubblici. Risale al 1998 la prima collaborazione con l'Associazione Il Germoglio e Comune di Corleone
Kapela Na Krzywych Dzwiekach – Gruppo proveniente da Cracovia, che promuove la musica tradizionale polacca, con particolare attenziona alla micro regione del Kajok, ma anche ai territori di Rzeszow, Lublino e della regione del Suwalki. Nel loro repertorio, melodie tradizionali raccolte dall’etnografo polacco Oskar Kolberg.
I Melannurca - Compagnia teatrale piemontese, tra le loro attività il teatro di strada, la Commedia dell'Arte e la riproposta di musica e balli della tradizione popolare del sud Italia.
Piwnica Śpiewu Tradycyjnego (Cantina canto tradizionale) è un progetto - attivo dal 2009 -focalizzato sulla ricerca e divulgazione della musica tradizionale del nord slavo (canti popolari polacchi, bielorussi, ucraini e russi, danze tradizionali, rituali e tradizioni giunte a noi per via diretta dai nostri nonni e bisnonni). I componenti sono giovani amatori che lavorano con passione sulla trasmissione orale di canti popolari nella loro forma più tradizionale.
Quirico Domenico, giornalista de La Stampa, corrispondente e inviato da Parigi. Autore di “Primavera Araba” edito da Bollati Boringhieri.
Social Street - L'idea ha origine dall'esperienza del gruppo facebook ". L'obiettivo, da raggiungere a costo zero, è quello di socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità, conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune e trarre quindi tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale. Bastiani Federico, ideatore del progetto, è giornalista, esperto di comunicazione e papà. “Mi sono accorto che non conoscevo nessuno dei miei vicini nonostante da qualche anno abitassi in questa strada. Ho deciso di aprire un gruppo su Facebook e di stampare una cinquantina di volantini per coinvolgere anche chi non fa uso della tecnologia”. Da qui nasce la Social Street di Via Fondazza, a Bologna, e tutto il fenomeno delle Social Street in Italia e all’estero.
veronetta129 è un’associazione culturale di Verona che ha tra le sue finalità quella di favorire e promuovere l’incontro tra culture diverse e tra i cittadini. Il gruppo informale NET GENERATION nasce dalla necessità di dare spazio a ragazzi e ragazze che vogliono, tessendo reti innovative, far sentire la propria voce, creare insieme iniziative ed eventi, dimostrare che il cambiamento è possibile. I suoi obiettivi rientrano nelle attività della campagna di promozione e diffusione del messaggio antirazzista in modi sempre nuovi ed originali. Sono organizzatori sul proprio territorio del progetto “Indovina chi viene a cena?” ideato e promosso dalla Rete.
Vignale Gian Luca – E’ stato assessore regionale al personale e organizzazione, modernizzazione e innovazione della PA., parchi, aree protette, attività estrattive, economia montana. Nel 2014 è stato rieletto in Consiglio regionale nella circoscrizione di Torino divenendo Vice Presidente della I Commissione consiliare.
Campus Scuola 2014 - Serate
Pupi ri Surfaru - ...la cosiddetta musica povera, che nasce dai sobborghi di una societa’ siciliana nella quale la classe sociale piu’ bassa dava vita a canti che molto spesso trattavano temi di lavoro duro, sfruttamento, disuguaglianza sociale... e che poi diventarono canti di riscatto sociale e di rivolta... |
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Dalla Poesia a braccio al rap: due generazioni di artisti improvvisatori a confronto Intervengono: Poeti a Braccio Reatini Giampiero Giamogante e Marco Calabrese Calabrese e Francesco Carlo "Kento" Dopo l’incontro fra le due forme d’improvvisazione avvenuto durante le Cattedre Ambulanti della Cultura Popolare, la poesia a braccio ed il rap tornano ad incontrarsi. Kento, il rapper calabrese, premio "Cultura Contro le Mafie 2014", , incontra la tradizione del Canto a Braccio in ottava rima, presente soprattutto nel centro Italia, dai molti nomi - poesia improvvisata, canto a braccio, canto in "bernesco", ottava improvvisata – che descrive una poesia che viene creata inventando i contenuti nel momento stesso in cui si canta utilizzando lo schema metrico classico, l’endecasillabo già usato da Ariosto, Dante. |
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Shalabà - La voce di Natalie Lithwick incontra le percussioni di Franco Nuzzo, ed il risultato è esplosivo, onirico, profondo. Un paesaggio ricco di suoni arcaici insieme a suoni insoliti, pronti a giocare e sperimentare nuove possibilità per composizioni originali nate dalla collaborazione fra due sponde del mediterraneo: Salento e Israele. Melodie portate dal mare, dove l’ascoltatore è invitato ad “aprire le orecchie” dell’immaginazione ed a vivere la ricchezza dei primi strumenti sonori dell’umanità: la voce e la percussione. Il duo è un ensemble molto fluido dove la voce diventa uno strumento non necessariamente vincolato alle parole per un canto che esprima tutto il suo potenziale emotivo e la percussione si muove fra tradizione ed innovazione per dare vita a diversi orizzonti sonori. | |
Juve – Napoli 1-3. La presa di Torino Dal testo di Maurizio De Giovanni - Drammaturgia, Ideazione e Regia Antonio Damasco - Con Alberto e Antonio Damasco – Una produzione Teatro delle Forme Un racconto, per immagini intime e collettive, di quando una partita di calcio poteva rappresentare la rivincita di una intera classe sociale. Un luogo dove era consentito a due uomini, uno piccolo ed uno grande, incapaci di dirsi “ti voglio bene”, di abbracciarsi e ridere insieme: "Juve Napoli" è un viaggio vero e metaforico, la storia di un’Italia, non troppo passata, fatta di migrazioni, di lingue nascoste, mansarde affollate e nuove identità. Il 9 Novembre del 1986, il Napoli "saliva" a Torino ed affrontava per l’ennesima volta i ricchi, gli imbattuti, i bellissimi Tacconi, Manfredonia, Cabrini, Serena e Laudrup, schierando in campo Garella, De Napoli, Bagni, Bruscolotti, Sola e LUI…ed almeno per una volta, come in una favola al contrario, non vinsero quelli alti, con gli occhi azzurri ed i capelli biondi.
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Indovina - Torino OP 2014
SABATO 4 OTTOBRE 2014
ORE 19.30 - PIAZZA CARLO ALBERTO – TORINO
INDOVINA CHI VIENE A CENA?
La grande tavola all’interno di
OP
FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’ORALITÀ POPOLARE 2014
IX Edizione
#tiriamosulitalia
LE PRENOTAZIONI SONO AL COMPLETO. DA QUESTO MOMENTO E' APERTA LA LISTA D'ATTESA
Il Menù
Argentina: Empanadas con carne o verdura
Cina: Jiaozi - ravioli cinesi con ripieno di carne
Egitto: Goulash - torta salata ripiena di carne
Etiopia: Injera - pane in forma, con spezzatino di carne e verdure
Perù: Ocopa - insalata di patate con salsa speziata e Chicha - bevanda analcoolica derivata dalla fermentazione del mais
Romania: Cozonak - dolce di farina, uova, noci, zucchero, latte cacao e semi di papavero e Zmeurata - liquore di lamponi tradizionale
Acqua compresa
Donazione minima a persona: € 13.00
Prenotazione e prevendita obbligatoria fino ad esaurimento posti.
E' possibile prenotare tramite bonifico bancario o sito (pay pall)
E’ necessario comunicazione eventuali abitudini alimentari particolari, al momento della prenotazione
IN CASO DI PIOGGIA LA CENA AVRA' COMUNQUE LUOGO SOTTO IL PORTICATO DEL MUSEO DEL RISORGIMENTO, PIAZZA CARLO ALBERTO
Completa la prenotazione QUI
Campus Scuola 2014 - Virtuale/Reale
VIRTUALE/REALE. RASSEGNA DI DOCUMENTARI ETNOGRAFICI
Da ottobre 2014 a maggio 2015
In collaborazione con la Generalitat de Catalunya. Direcció General de Cultura Popular, Associacionisme i Acció Culturals - All’interno di ARIANNA Euro Mediterranean Network of Culture and Heritage
Nel 2014 inauguriamo la prima rassegna di documentari etnografici. I luoghi interessati dalle proiezioni saranno due: da una parte le piazze, dall’altra il web. La rassegna infatti toccherà Corleone, Torino, durante il Festival dell'Oralità 2014, e, a seguire, proietterà direttamente dall'Archivio Partecipato. Le tappe a Corleone sono dedicate a Luigi Di Gianni, riconosciuto Testimone della Cultura Popolare ®. Luigi Di Gianni nasce il 20 ottobre nel 1926. Laureato in filosofia, si diploma in regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma (1954). E’ regista e documentarista di ispirazione antropologica, il cui curriculum è difficile da sintetizzare. Il riconoscimento in quanto Testimone della Cultura Popolare ®, nel 2013, viene attribuito poiché partecipante attivo di un movimento costituito da antropologi ed etnomusicologi che negli anni ‘60 hanno contribuito al recupero dell’immenso patrimonio immateriale della penisola, insieme a Ernesto De Martino, Diego Carpitella, Annabella Rossi. |
I documentari
Magia Lucana (1958 – 19 min) Incuneato tra il terreno aspro e il sole a picco, il contadino lucano parla con le nuvole, il cielo, il sole. La vita di ogni giorno è intrisa di riti antichi, di formulari magici. Anche la malattia segno del soprannaturale. Quando un bambino nasce, verranno sette fate e lo toccheranno in fronte, sotto un raggio di luna. |
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Nascita e Morte nel Meridione. (S. Cataldo) (1959 9 min.) “Questa è San Cataldo, un paese del meridione d’Italia. Un paese di contadini. Qui pi che altrove accade qualcosa se qualcuno nasce o qualcun muore. Quando qualcuno nasce, bisogna preservarlo magicamente dai rischi della vita.” |
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Il Culto delle Pietre (1967 – 14 min) Nei pressi di Raiano, in Abruzzo, sorge un santuario isolato: vuole la tradizione che San Venanzio abbia dimorato nelle grotte lì attorno. Ogni anno, in occasione della festa del santo, i devoti si addentrano nelel grotte e si strofinano sulle pietre, per ottenere la guarigione dai mali che li affliggono. |
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L’Annunziata (1962 – 11 min.)
L’Annunziata è l’antico brefotrofio napoletano. Sebbene la ruota degli esposti non esista più, essere orfani ancora considerato un peccato. Tra le mura dell’Annunziata vivono bambini, ragazze che coltivano speranze, anziane che hanno passato lì un’intera vita. |
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Il male di San Donato (1965 – 10 min)
Montesano Salentino, provincia di Lecce. Tutti gli anni, il 6 e 7 agosto, si celebra San Donato. Non è una semplice occasione di preghiera: il santo libera i malati di mente ed epilettici, e il culto diventa delirio mistico collettivo. Ma la guarigione non è per seme: ogni anno occorre tornare: il santo tiene legati per tutta la vita. |
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Grazia e Numeri (1962 – 15 min.)
Tra i vicoli di Napoli serpeggiano credenze antiche, magie e superstizioni. Sacro e profano, cattolico e pagano: tutto è parte di una medesima cultura. |
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La Madonna di Pierno (1965 – 10 min.)
Al santuario della Madonna di Pierno, provincia di Potenza, un migliaio di metri sul livello del mare, le celebrazioni del 15 agosto rivelano origini arcaiche, che innestano sul cattolicesimo il culto di divinità femminili legate alla terra, alla semina, al raccolto. I contadini, venuti da lontano, attendono il gran giorno dormendo all’aperto. |
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Nascita di un culto (1968 – 17 min)
A Serrandace, in Provincia di Salerno, giungono pellegrini da tutto il meridione per celebrare il culto di Alberto Gonnella, giovane seminarista morto nel 1957 in seguito ad un incidente. Alberto si manifesta attraverso la zia Giuseppina, che viene posseduta tutti i giorni dallo spirito del nipote. |
Campus Scuola 2014 - Biografie
Andaloro Maria - 43 anni, ha creato e sviluppato il progetto “Posto Occupato”, partito il 29 giugno dall’anfiteatro della villa Comunale di Rometta (Messina), luogo di nascita di Maria Andaloro, editore della rivista online “La Grande Testata” e ideatrice del progetto. La prima fila dell’anfiteatro è stata occupata da un paio di scarpe rosse, da un mazzo di chiavi, da una borsa, lì cristallizzati a testimonianza di un delitto. Posto Occupato è un’idea, un dolore, un pensiero, una reazione che ha cominciato a prendere forma man mano che i numeri crescevano e cresceva l’indignazione di fronte alla notizia dell’ennesima donna assassinata. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto nella società, sul tram, a scuola, in metropolitana. |
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Bagarella Maria Elena nata a Corleone nel 1972, formatrice e consulente nella progettazioni di interventi educativi e sociali. Lavora nel terzo settore dal 1996, ha fondato ed è presidente dal 1997 dell’Associazione Culturale “Il Germoglio” occupandosi soprattutto di educazione alla legalità e attivazione di reti tra enti no profit. Ricopre diverse cariche nell’ambito dell’associazionismo corleonese. Tra il 2000 e il 2002 ha lavorato come formatrice presso il “CPP Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti” di Piacenza Dal 2008 è responsabile didattica del Laboratorio della Legalità a Corleone : un museo, sito presso un bene confiscato (ex casa della famiglia del boss Provenzano), che attraverso i suoi quadri sintetizza cento anni di storia sui protagonisti della resistenza alla mafia. Briganti Bernardo sacerdote dal 2006. laureato in scienze della formazione presso la LUMSA di Caltanissetta. Delegato diocesano per i beni mobili della Diocesi di Caltanissetta. Studioso di storia locale di Corleone e della figura di San Bennardoda Corleone. Cannizzaro Giusy - E’ dottoranda di ricerca in psicologia clinica presso l'Università degli studi di Palermo. esperta in psicologia del fenomeno mafioso e nella valutazione dei disturbi traumatici nelle vittime della mafia. |
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Ciacci Alessio– Assessore al Comune di Capannori (LU), ha voluto che il suo comune adottasse – primo in Italia – la strategia rifiuti zero di Paul Connett: una strategia di gestione dei rifiuti che si propone di riprogettare la vita ciclica degli stessi considerati non come scarti ma risorse da riutilizzare, contrapponendosi alle pratiche che prevedono necessariamente processi di incenerimento o discarica, e tendendo ad annullare o diminuire sensibilmente la quantità di rifiuti da smaltire. Ha inaugurato compostiere di quartiere, incentivato il co-housing e lo sviluppo rurale, messo un freno al consumo di territorio. Ha rilanciato l’utilizzo della canapa come materiale edile e tessile e bandito l’acqua in bottiglia dalle scuole. Ovviamente non ha fatto tutto da solo, ma il suo impegno è stato fondamentale. |
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Cipriani Giuseppe è nato a Corleone (Pa) il 10 dicembre 1961. E’ stato Sindaco di Corleone dal 1993 e rieletto nel 1997. Ha sempre operato in modo da diffondere la cultura della legalità, facendo parte di numerosi organismi in ambito regionale e nazionale dediti allo studio di fenomeni mafiosi e alla lotta ai medesimi. Consigliere e poi Presidente del Consorzio di Comuni “Sviluppo e Legalità”, promosso dalla Prefettura di Palermo per la gestione di beni confiscati alla mafia, è stato fra i fondatori, per poi divenirne il Presidente, del Centro Internazionale di documentazione sulla mafia e sul movimento antimafia, inaugurato nel dicembre 2000 alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi |
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Colazzo Salvatore - Musicologo e pedagogista. Già professore di ruolo di Storia della Musica alla Scuola di Didattica del Conservatorio di Bari, successivamente è passato ad insegnare all'Università di Lecce, ove attualmente è professore di Pedagogia Sperimentale. Si occupa, tra l'altro, della progettazione di interventi di sviluppo di comunità fondati sul recupero dei saperi locali e della memoria comunitaria. Realizza, attraverso EspérO, azienda spin-off dell'Università del Salento da lui creata, interventi di counseling comunitario mediante le arti performative | |
Curti Ilda - Livornese di nascita, laurea in Filosofia conseguita a Pavia, ha lavorato a Bruxelles come assistente parlamentare; ricercatore associato all’Università di Aix-en-Provence dal 2004 al 2006. Fondatrice e membro del Cda della Fondazione Fitzcarraldo fino al 2006. Dirigente comunale alle Relazioni internazionali (1994- 2001) e direttore del Progetto The Gate (1997-2006), è assessore alle Politiche per l’Integrazione, Rigenerazione urbana e Arredo urbano nella seconda Giunta Chiamparino. È attualmente presidente della rete europea Quartiers en crise. Nel 2010 viene insignita dell’onorificenza di Chevalier dans l’Ordre National du Merite della Repubblica Francese, su decreto del Presidente della Repubblica Francese Nicolas Sarkozy. E’ Assessore alle Politiche Giovanili, alle Politiche delle Pari Opportunità, al Coordinamento Politiche per la multiculturalità e per l’integrazione dei nuovi cittadini, ai Progetti di Rigenerazione Urbana e qualità della vita e relativi progetti comunitari della Città di Torino |
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Di Polito Stefano - Stefano Di Polito (1975), laureato in Comunicazione, esperto di creatività e social media, ha ideato e condotto, in tutta Italia, progetti per l’innovazione della comunicazione sui temi della sostenibilità, dello sviluppo del territorio e delle politiche sociali. Consulente e formatore di marketing territoriale, ha ideato un metodo proprio – tourist telling – per innovare la promozione del patrimonio paesaggistico e culturale italiano, grazie al coinvolgimento diretto degli operatori, dei cittadini e dei viaggiatori. Autore di soggetti e sceneggiature per la televisione, il teatro e il cinema, ha diretto nel 2013 il suo primo lungometraggio, Mirafiori Lunapark, promosso da Rai Cinema e dal ministero dei Beni culturali, una commedia sociale sulla crisi occupazionale e la conseguente perdita dei valori legati al lavoro. |
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Grizzaffi Liborio Nato a Corleone nel 1971, città in cui vive e lavora attualmente ricoprendo diversi incarichi strategici nel mondo del terzo settore. Nel 1997 ha fondato ed è responsabile dell’Associazione Culturale “Il Germoglio” che si occupa di educazione alla legalità. Presidente e fondatore dell’Associazione “Animosa Civitas” per promuovere iniziative di animazione territoriale e solidarietà internazionale. Oltre a essere presidente dell’Associazione “Io Gio.Co.”- Io Giovane Corleonese a cui aderiscono più di 18 organizzazioni del terzo settore .Tra i soci fondatori di ITER, con cui collabora già dal 1998. Ha sviluppato diversi progetti in ambito sociale promuovendo la messa in rete di sinergie e risorse umane per una crescita continua del territorio corleonese e delle sue potenzialità. |
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Leoni Giovannni è un agricoltore da sempre, per questo motivo conosce le degenerazioni dell'agricoltura ma anche le sue potenzialità, non solo nella produzione di cibo, ma anche nella ricostruzione del tessuto comunitario. Il progetto dell'Agrivillaggio, completamente ecologico, composto da 60 abitazioni autosufficienti sia dal punta di vista energetico che alimentare, sito a Vico Fertile, in provincia di Parma, è la sua risposta alla necessità che questa era detta: quella di dover contare sulle relazioni personali, di vicinato, cancellati dal vivere urbano. Senza nostalgie, però. L'agrivillaggio non è ritorno al "bel tempo andato". http://www.agrivillaggio.com/ |
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Li Calzi Roberto – Agricoltore, padre di tre figli, nonno. Roberto è fondatore del consorzio siciliano “Le Galline Felici”. Ha scelto di far lavorare una ditta confiscata alla mafia e di far rete con i piccoli contadini indipendenti sui temi dell’economia solidale, per arrivare a vendere agrumi ai gruppi di acquisto solidale di tutta Italia. Ora segue con passione il progetto “Lo Faccio Bene. Cinefest”, una rassegna di medi e corto-metraggi che raccontano chi ce l’ha fatta e chi ce la sta facendo, oggi, in Italia e nel resto del mondo. Un racconto di cambiamenti possibili volto a divulgare e stimolare nuove vie da percorrere. Con il festival del buon fare e dell’ottimismo si propone la (condi)-visione di corti o di lungo metraggi aventi come temi centrali la cooperazione, la solidarietà e la sostenibilità Il tutto partendo dalle Piazze per arrivare sui banchi di scuola, tra le mura delle case e sui tavoli istituzionali con proposte concrete di indirizzo. http://www.lofacciobenecinefest.eu |
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Lo Verso Girolamo - Professore ordinario di Psicoterapia all'Università degli studi di Palermo. Psicoterapeuta gruppianalista. E' Presidente della Commissione Nazionale di Abilitazione Scientifica Università- settore psicologia clinica e dinamica. Da oltre vent'anni studia la psicologia del fenomeno mafioso ed è autore di 6 volumi editi dalla franco Angeli sul tema : La mafia in psicoterapia(2013), Trame di sviluppo. Il volontariato e la ricerca psicologica per il cambiamento nei territori difficili (2010); Territori in controluce. Ricerche psicologiche sul fenomeno mafioso (2009), Come cambia la mafia. Esperienze giudiziarie e psicoterapeutiche in un paese che cambia (1999), La Psiche mafiosa. Storia di casi clinici e collaboratori di giustizia (2002) , la mafia dentro: psicologia e psicopatologia di un fondamentalismo. Mietto Marco è direttore di Rete Iter dal 2000 e in questa funzione, tra 2007 e 2013 è stato responsabile dell'assistenza tecnica ai progetti finanziati dal Fondo Nazionale Politiche Giovanili vincolati alla applicazione del metodo Piani Locali Giovani ( PLG). In precedenza aveva scritto di giovani, su quotidiani e riviste( principalmente Linus,da 1982 a 1993 ) e pubblicando una ventina di saggi , prevalentemente di storia orale, dedicati all'intreccio tra vita quotidiana materiale, identità, immaginario, ideologia e militanza politica e sindacale. Da metà anni '90 si occupa di politiche giovanili di sviluppo locale, assistendo enti no profit, come la rete nazionale dei Centri Servizio Volontariato o pubblici, per esempio come consulente per le politiche giovanili dei comuni di Biella e, poi, di Napoli. Risale al 1998 la prima collaborazione con l'Associazione Il Germoglio e Comune di Corleone. |
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Nuzzo Franco nasce a Marittima in provincia di Lecce. Studia i tamburi a cornice del centro-sud Italia e successivamente quelli dell’area mediterranea ed orientale, lo zarb iraniano, le tabla indiane e la darabuka. Approfondisce gli studi con musicisti egiziani, persiani ed indiani. Ha inciso con i “Ghetonia” due progetti e dedicate alla musica popolare Griko-Salentina. Ha suonato in diverse rassegne internazionali con percussionisti come Glenn Velez e Louis Agudo, e in duo con Tate Nzongan dei Mau Mau. |
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Lithwick Natalie nasce in Canada dove studia pianoforte ai Royal Conservatory of Toronto. Si laurea in Filosofia alla Hebrew University of Jerusalem e contemporaneamente inizia a studiare canto con Cilla Grossmayer. Prosegue gli studi a New York , successivamente a Parigi, per poi approdare in Italia. |
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Romano Maura è dottore di ricerca in Scienze della comunicazione e organizzazioni complesse, titolo conseguito presso l’Università LUMSA di Roma. È cultore della materia in Sociologia presso la medesima università. È socio fondatore di Melting Pro. Laboratorio per la Cultura e di Melting Pro Learning, enti che si occupano di progettazione e gestione di iniziative culturali anche a valere su fondi europei e di formazione. È giornalista pubblicista, specializzata in editoria elettronica. Svolge attività di formazione, ricerca e consulenza in progettazione e project management culturale per enti pubblici e privati. Ha pubblicato diversi saggi ed articoli sui settori cultura, europrogettazione e ICT, tra cui: “Visioni culturali. Idee e strumenti per favorire lo sviluppo dei territori” (curato nel 2014 con L. De Angelis e F. Pesce, edito da Piceno University Press in versione e-book e cartacea); “In cerca d’Europa. Breve guida alle nuove tecniche comunicative per una cittadinanza attiva” (scritto nel 2013 con L. Tirabassi e V. Polci, edito da Piceno University Press in versione e-book e cartacea); “La seduzione dell’europrogettazione oltre il 2.0” (scritto nel 2013 con L. De Angelis, F. Pesce, edito da Piceno University Press in versione e-book e cartacea) | |
Sabella Alfonso - Nato a Bivona, conseguì la maturità classica presso il Liceo Ginnasio Statale Luigi Pirandello. Studiò giurisprudenza a Milano nell'Università Cattolica del Sacro Cuore, dopo aver vinto una borsa di studio per il Collegio Augustinianum. Iniziò la carriera come avvocato, poi divenne magistrato. Nel 1989 incontrò il procuratore aggiunto di Palermo Giovanni Falcone e decise di impegnarsi sul fronte antimafia. Lavorò a Termini Imerese fino al 1993, poi come Pubblico Ministero nella procura di Palermo dal 1993 con Giancarlo Caselli. Durante gli anni trascorsi alla procura antimafia di Palermo diretta da Gian Carlo Caselli, le forze dell'ordine arrestarono Leoluca Bagarella, Giovanni ed Enzo Brusca, Pietro Aglieri, Nino Mangano, Vito Vitale, Mico Farinella, Cosimo Lo Nigro, Carlo Greco, Pasquale Cuntrera ed altre decine di mafiosi. Nel 2008 Alfonso Sabella pubblicò il suo primo libro, “Cacciatore di mafiosi”, in cui descrisse i retroscena delle indagini, dei pedinamenti e degli arresti di alcuni latitanti che condusse in prima persona.
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Tariffi Flavio ha svolto studi umanistici per poi specializzarsi in biblioteconomia ed informatica. Da circa venti anni si interessa delle applicazioni al settore culturale dell’information technology e delle metodologie e degli strumenti dell’innovazione. Nel 1996 ha fondato SPACE, impresa dedicata alla valorizzazione e comunicazione innovativa del patrimonio culturale, che affronta integrando le suggestioni derivanti dalla ricerca nazionale ed internazionale, progetti ispirati a soluzioni sostenibili della Società dell’Informazione, e una rivisitazione moderna e finalizzata degli strumenti tradizionali (editoriali, dell’arredo urbano, etc.) delle comunicazione territoriale. Negli ultimi anni ha coordinato numerosi progetti di ricerca, nazionali ed internazionali, tutti rivolti a identificare e radicare modelli di sviluppo sostenibile e di economia culturale legati alla comunicazione delle esperienze culturali e alla valorizzazione dell’identità dei luoghi. |