Nella quasi totalità delle famiglie contadine di un tempo, soprattutto quelle delle vallate montane e alpine, le uniche cose che si tramandavano da una generazione all'altra, oltre a un po' di terra, erano la miseria e la fame. La scarsità di cibo condizionava l'esistenza fin dalla nascita, e dei tanti figli che venivano al mondo molti morivano giovani a causa di indigenza e malattie. Coloro che sopravvivevano affrontavano quotidianamente il problema di sfamarsi, i bambini per questo venivano mandati via di casa a lavorare: maschi e femmine, fin dagli otto o nove anni, venivano affittati per mesi a famiglie più abbienti le quali, in cambio del loro lavoro, garantivano vitto e alloggio. In un tempo non troppo lontano, l'infanzia finiva presto. Così in primavera, nei mercati e nelle fiere, oltre alle merci, molti contadini cercavano lavoro per i propri figli.
Bambini affittati
Scritto da Rete Italiana di Cultura Popolare
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12020 Elva CN, Italia
Informazioni aggiuntive
- Sottotitolo: Vaché e servente: un fenomeno sociale nel vecchio Piemonte rurale e montano
- Autore principale: Aldo Molinengo
- Luogo di pubblicazione: Scarmagno (TO)
- Editore: Priuli & Verlucca
- Data di pubblicazione: 2004, 2008
- Elementi significativi: Collana Quaderni di civiltà e di cultura piemontese
- Note: Dono della Regione Piemonte
- Tipo di documento: Libro