Per illustrare la storia delle famiglie originarie di Signa è necessario fare alcuni brevi premesse sull'idrogrografia storica e sull'organizzazione del territorio.
Migliaia di anni fa il bacino di Firenze, Prato e Pistoia era ricoperto da un lago poiché il Masso della Gonfolina, ostruendo il passaggio del fiume, costituiva una diga naturale alta, pare, circa sessanta metri.
Vi sono diverse leggende che attribuiscono ad Annibale, ad Ercole o a uno figli di Noè (Ercole anche lui) la distruzione della diga e la scomparsa del lago. E' tuttavia probabile che la ragione sia invece riconducibile ad una scossa di terremoto che ha cambiato profondamente l'aspetto della zona, creando un varco fra le colline e dando origine al proseguimento del fiume Arno. L'erosione delle correnti e l'intervento dell'uomo sono poi state decisive per l'ampliamento del letto del fiume e il completo prosciugamento del lago.
C'è ancora da sapere che l'attuale estensione del Comune di Signa corrispondeva per composizione alla Pieve di Signa. Questa era composta da un territorio piuttosto vasto, diviso dal fiume Arno, che comprendeva gli attuali comuni di Signa, Lastra a Signa e le rispettive frazioni (Lecore, San Mauro, Malmantile, Ponte a Signa, Porto di Mezzo, Brucianesi ed altre).
Di queste comunità la più grande era Signa ove fra il VIII e il IX secolo vennero costruiti un castello cintato per la difesa e tre chiese. Nello stesso periodo per volontà dei ricchi nobili di Firenze furono adificate diverse abitazioni sia a Signa che nei territori circostanti.
La scelta dei nobili è riconducibile alla sicurezza che le mura cintate fornivano loro. L'edificazione di case privati ha inoltre permesso il libero accesso al porto del paese e alle maggiori vie di comunicazione. Fra coloro che costruirono a Signa e vi si insediarono nei mesi estivi ci furono gli Strozzi, i Vespucci, i Medici, i Pitti, gli Antinori, i Della Palla, i Mazzinghi, i Gondi, i Salviati, i Lapi, gli Uguccioni. Questo favorì matrimoni e attività economiche fra le famiglie di Firenze e gli abitanti di Signa.
Ecco in elenco i nomi delle famiglia che, secondo le nostre ricerche, sarebbero originarie di Signa:
Famiglia FALCUCCI da GANGALANDI
Famiglia del GAMBA da GANGALANDI
Famiglia LOMBARDI da CALCINAIA
Famiglia MARTINI del LION D'ORO
Famiglia PALMIERI da GANGALANDI
Famiglia RIDOLFINI da GANGALANDI
Una volta uniti in matrimonio i nobili ricchi signesi si trasfevano a loro volta Firenze pur rimanendo proprietari delle loro terre nel contado. Così facendo potevano reinvestire in Città, allora epicentro del potere politico ed economico, la ricchezza accoumulata grazie al commercio e all'utilizzo del porto fluviale collegato al mare. Queste tuttavia non abbandonarono mai completamente le loro propiretà nelle terre natie.
Per volontà delle nuove famiglie nobiliari vennero costruite a Signa e nei comuni limitrovi nuove costruzioni ecclesiatiche per acquisirne il patronato e per non inimicarsi la Chiesa.
Solo le guerre fra Guelfi e Ghibellini cambiò in parte la mappa dei possedimenti. Alcune proprietà vennero cedute a causa dell'esilio o dell'allontanamento dei propiretari e cambiarono nome. Ma con la sconfitta definitiva dei Ghibellini si assiste al ritorno degli esiliati e le famiglie del Contado riacquisiscono i diritti derivanti dal loro status e le propiretà.