Oggi che le voci dei nostri vecchi sono sempre più flebili - e in tanti casi ormai mute - abbiamo il dovere di non dimenticare il ruolo della cultura popolare; dobbiamo cercare di salvaguardarla, senza enfasi e con il necessario equilibrio, per non perdere di vista la nostra identità, le nostre radici, il nostro modo di essere nella storia. Un modo di essere connaturato, che talvolta ci ha fatti crescere con la consapevolezza che in alcuni luoghi masche o forse faje, poco importa, si ritrovino per ballare e adescare i meno attenti, trascinandoli così nel loro vortice colmo di mistero. Un modo di essere che ci ha anche insegnato ad ascoltare gli spiriti e i folletti: figure senza nome di un mondo rimasto inscritto nel nostro Dna.
Il sapere dei nostri vecchi
Scritto da Biblioteca A. Arduino
Pubblicato in
SBAM
Informazioni aggiuntive
- Sottotitolo: : saggezza medicina superstizione e credenze nella tradizione del Piemonte
- Autore principale: Massimo Centini
- Luogo di pubblicazione: Scarmagno ; Ivrea
- Editore: Priuli & Verlucca
- Data di pubblicazione: 2011
- Lingua/Dialetto: Italiano
- Consistenza: 189 p. : ill. ; 23 cm
- Note: Collocazione: P 398.09 CEN
- Livello bibliografico: Monografia
- Tipo di documento: Volume
- Attualmente disponibile in: Biblioteca civica "A. Arduino"