La storia della vite, dell’uva e del vino è presente in gran parte delle culture, specialmente in quelle collocate nel bacino del Mediterraneo, con un evidente riferimento ai concetti di festa e banchetto.
Nel mondo greco il vino era considerato un dono degli dei e tutte le attività ad esso collegate erano spesso la porta d’accesso a rituali che mescolavano alla dimensione profana dell’uomo quella sacra della natura e trasformavano la condizione umana mettendola in contatto con il divino. Il coinvolgimento più significativo risultava con Dioniso, inizialmente dio arcaico della vegetazione, legato alla linfa vitale che si ritrae nel mondo sotterraneo durante i mesi invernali, identificato in special modo come Dio del vino, dell'estasi e della liberazione dei sensi, e rappresentante quindi il flusso della vita in perpetuo rinnovamento. Il valore storico ed antropologico della vendemmia risale a tempi molto antichi, tramandandosi attraverso metodi di lavoro agricolo e tradizioni contadine.
Per molti aspetti la vendemmia assume ancora oggi un aspetto rituale, con un significato sociale di aggregazione gioiosa che nei decenni scorsi portava l’intera comunità a collaborare nelle vigne, rappresentando l’ultimo atto del calendario rurale prima del riposo invernale e la conclusione dei sacrifici di un intero anno.
Il vino e la vendemmia hanno coinvolto nei secoli poeti e romanzieri, musicisti e pittori , da Dante Alighieri a Cesare Pavese, dal “Trionfo di Bacco” di Caravaggio ai canti bacchici dei “Carmina burana “ di Carl Orff e non esiste praticamente regione d’Italia che non annoveri vini dalle specifiche ed apprezzate caratteristiche territoriali, dalle colline delle Langhe in Piemonte alla Liguria, dove i vigneti sono stati realizzati strappando la terra alle colline a picco sul mare, dalla Sicilia dove in alcune aree la vendemmia si svolge durante la notte, alla Sardegna dove le tradizioni enoiche sono legate al mondo miceneo e Bacco-Dioniso compare nelle indicazioni geografiche con il fiume Tirso, che dà il nome alla valle omonima, il quale ricorda il nome del bastone di Bacco.
Il Comune di Candelo (BI) aderisce con “Vinincontro al Ricetto”, dove ha sede l’Ecomuseo della Vitivinicoltura, al progetto sui Patrimoni Culturali della Rete Italiana di Cultura Popolare.