
Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo
Da giugno a settembre - Ogni cinque anni
REGIONE PIEMONTE - PROVINCIA DI BIELLA
COMUNE DI SORDEVOLO
Dal 1816, ogni cinque anni, da giugno a settembre per tre sere la settimana quattrocento sordevolesi - tra comparse, attori, musicisti e operatori di scena - danno vita alla Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, su un testo del 1500 di Mons. Giuliano Dati.
Per l'allestimento e l'esecuzione - in un'area di 4000 mq. trasformata in un piccolo lembo di Terra Santa - si impegnano per 75.000 ore, gratuitamente, 400 persone di ogni età, ceto sociale e orientamento culturale.
Si tratta del più grande spettacolo corale in Italia, composto da un prologo e 29 scene ed interpretato da attori dilettanti, giovani e meno giovani che lavorano e si preparano con estrema serietà e dedizione, che ricorda le ultime ore di Cristo.
La prossima edizione si terrà nel 2015.
Informazioni e approfondimenti: Comune di Sordevolo – Assessore Giulio Salivotti – 015.2568103 - demog.sordevolo@acme-biella.com
Con il patrocinio del Comune di Sordevolo (BI)

Gigli di Nola
Domenica successiva al 22 giugno
REGIONE CAMPANIA - PROVINCIA DI NAPOLI
COMUNE DI NOLA
La Festa dei Gigli è una festa popolare cattolica, innestata sulla tradizione delle feste pagane precristiane e poi ulteriormente elaborata, che si tiene ogni anno a Nola in occasione delle celebrazioni per il santo patrono.Si compone di una processione tradizionale e una sfilata storica. Con questo evento i Nolani celebrano il ritorno in città del vescovo Ponzio Meropio Paolino dalla prigionia ad opera dei barbari avvenuto nel 410 d.C. circa. La Domenica successiva al 22 Giugno si svolge la sfilata, configurata come processione danzante con macchine votive a spalla costituite da 8 obelischi in legno , lungo un tradizionale tracciato individuato nel nucleo più antico della cittadina. Riconosciuti nel 2013 patrimonio Immateriale per l’Umanità UNESCO
Con il patrocinio del Comune di Nola (NA)

Festa di San Liberatore
13 maggio
REGIONE MOLISE - PROVINCIA DI CAMPOBASSO
COMUNE DI CIVITACAMPOMARANO
San Liberatore è la festa patronale di Civitacampomarano.
Tradizione è portare per le strade del paese in processione 13 statue raffiguranti tutti i santi presenti nelle 2 chiese: Santa Maria delle Grazie (chiesa di sopra) e San Giorgio (chiesa di sotto). Inizialmente la funzione veniva celebrata nella "chiesa di sopra" poi si usciva in processione con i santi e si raggiungeva la "chiesa di sotto" da dove partivano i restanti santi. Da anni la "chiesa di sopra" è chiusa per lavori di restauro quindi tutti i santi sono stati dislocati nella "chiesa di sotto". La processione passa per le strade del paese, raggiunti Piazza Municipio ci si ferma e avviene la tradizionale benedizione degli animali.
Approfondimenti suIle festività: Dott. Manuele - Sindaco di Civitacampomarano, +339 0874 748103, paolomanuele@gmail.com
Con il Patrocinio del Comune di Civitacampomarano (CB)

I Fuochi di San Giovanni
24 giugno
REGIONE SARDEGNA - PROVINCIA DI SASSARI
COMUNE DI SEDINI
I fuochi di San Giovanni hanno radici profonde nella tradizione contadina della Sardegna, e sono ancora vivi specie nei villaggi più piccoli della campagna sassarese.
Trovarsi intorno al fuoco nei giorni del solstizio d'estate era un momento importante per la comunità, oltre che essere un rito propiziatorio per i raccolti, in cui il fuoco metaforicamente riusciva a contrastare il male del mondo. Il fuoco poi diventava il suggello dell'amicizia con la cerimonia del salto. Nella notte magica del solstizio d’estate, tenendosi per mano, e saltando il falò per tre volte, le persone sancivano i rapporti di comare e compare, in una vicinanza in grado di durare per tutta la vita
«Si preparavano, durante il giorno, sul sagrato della Chiesa una o due cataste di legna e frasche alle quali al calar del sole veniva appiccato il fuoco. Quando le fiamme avevano raggiunto una certa vivacità, tra grida e incitamenti, i più coraggiosi invitavano amici ed amiche a farsi compari; per potersi definire tali bisognava avere il coraggio di saltare le fiamme tenendosi strettamente per mano. C’era in effetti un certo pericolo, ma poiché quelli che si accingevano al salto erano in genere molto giovani, difficilmente succedevano incidenti e non se ne ricordano a memoria d’uomo. Naturalmente questo comparaggio era sentito particolarmente dai giovani; non era raro il caso che avendo un tale dichiarato di essere compare di una persona, per chiarire il rapporto, in tono scherzoso, veniva chiesto: Compare de Sant Joan?». Beppe Sechi Coppello, nel suo Tradizioni popolari in Alghero
Informazioni e approfondimenti: Comune di Sedini, Vicesindaco Salvatore Carta 079 589209 assessori@comune.sedini.ss.it
Con il patrocinio del Comune di Sedini (SS)
Nella foto la Domus de Janas detta "de Sa Rocca" di Sedini

La pagliara Maje Maje
1 maggio
REGIONE MOLISE - PROVINCIA DI CAMPOBASSO
COMUNE DI FOSSALTO
"La Pagliara è certamente un disperso residuo di cerimonie rituali di inizio di primavera che un tempo avevano un valore essenziale per la vita dei gruppi; il getto dell'acqua sul carro di erbe e di fiori ha una origine ideologica assai arcaica; è un gesto di magia simpatica per invocare la pioggia o magari è un gesto di rinnovamento della natura... si inserisce nella serie di personificazioni del 'maggio'... questo tipo di personificazione-mascheramento appare notevolmente eccezionale in Italia... costituisce davvero un unicum in area italiana" (A. M. Cirese).
La festa della primavera viene celebrata a Fossalto con un rito di origine antichissima che vede la personificazione del "maggio" mediante un cono costruito con rami e rivestito di erbe e di fiori (la Pagliara). Sulla sommità è posta una croce, anch'essa ottenuta con fiori. La Pagliara viene "indossata" da un uomo in modo da coprire tutto il corpo lasciando una piccola apertura per il viso. Accompagnata da un suonatore di zampogna e da un cantore, la Pagliara gira per tutto il paese annunciando l'arrivo del maggio, accolta da getti di acqua riversati dai balconi e dalle porte di case al grido "rascia, Maje!" (abbondanza, maggio!). Terminato il giro, la Pagliara viene collocata in piazza, davanti alla casa del parroco: la croce viene staccata dalla sommità e consegnata al sindaco, mentre il cono viene deposto nell'orto del prete. Subito dopo si distribuisce a tutti i presenti una zuppa di legumi, formaggio, pane e fave fresche.

Festa di Sant'Antonio e Tradizione delle Cente
13 giugno
REGIONE CAMPANIA - PROVINCIA DI SALERNO
COMUNE DI ALTAVILLA SILENTINA
La devozione nasce nel 1799 quando la popolazione si schierò con i giacobini della repubblica partenopea e piantò nella sua piazza l'Albero della Libertà. Un gruppo di sanfedisti si prese carico di punire la ribelle cittadina. Gli abitanti ricorsero all'aiuto del Santo, la cui statua fu vestita in modo goffo e collocata in mezzo alla piazza. Tale vista provocò le risa del capo sanfedista che sparò. Il suo cannone si spezzò in tredici parti (numero del Santo), ancora oggi conservati. I presenti gridarono al miracolo: da allora ogni 13 giugno la statua entra in tutte le case del capoluogo dove per riceverlo si preparano tavolini con tovaglie di pizzo e cestini di fiori. La giornata inizia all’alba quando dalle varie contrade partono i fedeli con le "cente" (in genere tredici), ex voto a forma di barche di cera portate a spalla dai devoti.
Informazioni e approfondimenti: Comune di Altavilla Salentina, Assessore all'ambiente Salvatore Arietta 0828 98380
In collaborazione con l'associazione L'Auriga Cilento (www.aurigacilentonews.blogspot.com) e l'associazione Argonauta (www.associazioneargonauta.it)
Con il patrocinio del Comune di Altavilla Salentina (SA)

Artigiani d' Italia, il genio e la creatività
Ultima settimana di aprile - Candenza biennale
REGIONE PIEMONTE - PROVINCIA DI BIELLA
CITTA' DI CANDELO
Il Ricetto di Candelo luogo di grande fascino, borgo medievale del XIV secolo e unicum a livello europeo, ospita i mestieri d’arte e i grandi maestri artigiani d’Italia, tra tradizione e innovazione, antichi saperi e nuove tecnologie. Il percorso espositivo si snoda attraverso le rue dello splendido Ricetto, dove sarà possibile visitare liuterie e vetrerie artistiche, botteghe di oreficeria e tessitura, falegnameria e cartapesta, lavorazione del pellame e ceramic
Per informazioni: http://www.candeloeventi.it/
Con il Patrocinio del Comune di Candelo (BI)

Concorso Nazionale per Cantastorie
9 giugno
REGIONE LOMBARDIA - PROVINCIA DI MANTOVA
COMUNE DI MOTTEGGIANA
L’Archivio Nazionale “G. Daffini” per testi da Cantastorie, unico nel suo genere, è sorto nel 1998, promosso dal Comune di Motteggiana, in collaborazione e su proposta del poeta e cantastorie locale Wainer Mazza e con la collaborazione scientifico-istituzionale del Centro di Documentazione Storica/Centro Etnografico del Comune di Ferrara. Il concorso nazionale per cantastorie si svolge da oltre 15 anni, è promosso dal comune stesso ed in occasione dell’evento vengono premiati cantastorie provenienti da tutta Italia. La manifestazione è intitolata a Giovanna Daffini, cantante popolare, voce della risaia, e si tiene la prima domenica di giugno.
Informazioni e approfondimenti: Comune di Motteggiana, Via Roma 10, 0376/527043 – Referente: Simona Ferrari 0376/527043 s.ferrari@comune.motteggiana.mn.it
Con il patrocinio del Comune di Motteggiana (MN)

Festa della Beata Giovanna
Lunedì dell'Angelo
REGIONE TOSCANA - PROVINCIA DI FIRENZE
COMUNE DI SIGNA
La Festa della Beata Giovanna, che si svolge il Lunedì dell’Angelo, rievoca l'annuale processione in onore della "Beata" istituita nell'anno 1385 in occasione della traslazione della Sua salma
La celebrazione coniuga rievocazione storica e fede religiosa e si svolge con un corteo a cui partecipano abbigliati con costumi in fogge medievali: le corporazioni delle Arti maggiori e minori, i musici e le damigelle del corpo di ballo, le ancelle con le lampade votive, quindi i notabili e la "Venerabile Compagnia del Santissimo Sacramento e dello Spirito Santo", detta dei Bianchi, che presiede all’organizzazione della Festa.
Chiude il "Corteo" , oltre al il Pievano di Signa, il ciuchino, il quale reca sul dorso un bambino in tenera età, vestito da angiolino e recante in mano un passerotto, che poi sarà liberato nella Pieve, assolvendo così ad una funzione di predizione per l'annata.
La presenza degli angiolini e dei passerotti è legata a due miracoli attribuiti alla Beata: la resurrezione di un bimbo e la guarigione di un passerotto.
Informazioni e approfondimenti: Comune di Signa, Piazza della Repubblica 1, 50058 , Signa (FI) - Referente: dott.ssa Barbara Raugei, tel: 055 8790183 - E-mail : info@prolocosigna.it
Con il Patrocinio della Città di Signa (FI)