Cantori, danzatori, kuntatori
per una festa che porta in scena le nostre radici
Dal 26 al 28 giugno a Torino
OP
Festival Internazionale dell’Oralità Popolare
…di bocca in bocca…
Maggio 2009 - Dal 26 al 28 giugno, a Torino, va in scena nelle vie del centro storico il Festival Internazionale dell’Oralità Popolare 2009…di bocca in bocca…Tre giorni di gesti, suoni, parole, da condividere per aprire e chiudere insieme il cerchio simbolo del Festival e della cultura popolare stessa. Il cerchio che consente di tramandare nel tempo di bocca in bocca, di cuore in cuore, di padre in figlio, il patrimonio della cultura popolare, identità e radice di quel che siamo e di quel che saremo. Di più. Patrimonio per la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile di un territorio.
Dal Coro dei Minatori di Santa Fiora con Simone Cristicchi, ai Cori delle Mondine, dall’Opera dei Pupi di Turi Grasso ai concerti del Festival della Cultura Contemporanea Africana, alla comunità indiana, albanese, rumena e di altri paesi del mondo. Il Festival è un grande raduno di cantori, danzatori, kuntatori, suonatori popolari, che per tre giorni offrono al pubblico la possibilità di vivere un’esperienza unica, indimenticabile.
Il Festival dell’Oralità Popolare porta in piazza l’eccellenza del “non scritto”: dalle poesie a braccio al canto a tenore, dai canti popolari alle storie dei Pupi, dai suoni delle tammorre e dei tamburi alle danze tipiche, dal teatro popolare ai racconti dei Cantastorie, che si uniscono a quelle di altri Paesi e regioni del mondo, alla ricerca di affinità e di un linguaggio universale che unisca la tradizione alla modernità e contribuisca a capire e tutelare la cultura contemporanea attraverso la parola e le “voci” che si sono tramandate di generazione in generazione.
Il programma completo prevede Tavole Rotonde, Incontri, Mostre, Concerti, Teatro, Stage, Giochi – I Giochi della Tradizione, i Dialoghi con i Maestri, le Cattedre Ambulanti di Cultura Popolare dove i Testimoni della Cultura Popolare salgono in cattedra per divulgare il proprio sapere, per passare il testimone alle nuove generazioni. Vere e proprie lezioni sulla tradizione, tenute dai suoi depositari originari, espressione di un territorio, di una storia sociale ed economica: un cantore di 92 anni, un puparo di 73 o un coro dall’attività trentennale.
Tra le iniziative lanciate dal Festival 2009, la campagna di tesseramento Io sostengo la cultura popolare: con un piccolo contributo si potrà entrare a far parte della grande Rete della Cultura Popolare e partecipare alle attività dell’Associazione.
Il Festival di fine giugno è anche l’apertura del Festival delle Province, l’unico festival nazionale itinerante dedicato alle tradizioni popolari che si svolge da luglio a ottobre, facendo tappa, come una Carovana di Cultura Popolare, in 15 Province, collegando più di 50 città italiane. Nato per valorizzare e tutelare le differenze di cui ogni territorio è depositario e per riproporre al pubblico quei valori legati al patrimonio di tradizioni artistiche popolari a rischio d’estinzione, il Festival delle Province collega in un’unica manifestazione i soggetti e le realtà che nei diversi territori, rappresentano l’ espressione culturale e tradizionale.
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