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OP
FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL'ORALITA' POPOLARE

il programma di
SABATO 19 GIUGNO



Scarica QUI le CARTINE delle piazze OP


TAVOLE ROTONDE OP
Memorie da… Partecipare
Ore 10.00 – 12.00 - Piazza Carignano – Area Incontri OP
Esistono tanti modi diversi di “fare” memoria: la ricerca, gli archivi, le università, i libri, i musei, internet, i racconti audio e video… La Rete promuove l’incontro tra le diverse tipologie e soggetti che in qualche modo hanno affrontato e sentito l’esigenza di farsi memoria. Il dialogo con i maestri rappresentano un caso concreto e significativo di questo lavoro: ricercatori, operatori che hanno lavorato con rigore sul tema della cultura popolare, diventano una forte componente per concretizzare la trasmissione orale. Ma anche scrittori o semplicemente persone comuni che, per la loro esperienza, il loro lavoro, il luogo dove sono nati, si fanno portatori di tradizioni ancestrali e riti antichi. Sono loro che si siederanno nel “Passaggio dei Saperi”.
Ricordiamo ancora i “Testimoni della Cultura Popolare” che, con le loro cattedre ambulanti rendono, ancora una volta possibile la trasmissione dei saperi.
Dal singolo alle istituzioni, la Rete Italiana di Cultura Popolare ha invitato in piazza: biblioteche, ecomusei, musei ed archivi, web, blog e forme diverse di social network da tutta Italia perché si facciano portavoce della memoria delle loro terre, perché la promuovano e la proteggano, in un progetto comune e condiviso. Avremo anche qui la guida di alcuni ospiti d’eccezione che hanno risposto alle nostre interviste:

INCONTRI OP A km0 CON FRANCESCO GUCCINI, EUGENIO FINARDI E MARGHERITA HACK

Per partecipare siete invitati a presentarvi in Piazza Carignano – Area Incontri OP

FESTA, GIOCO E INTEGRAZIONE
Gli aquiloni. A cura di VolaRho
Ore 10.00-17.00 – Piazza Castello- Area Giochi
La passione per il mondo degli aquiloni accende un'amore profondo per il vento, il cielo, i colori e per tutto ciò che può librarsi nel cielo ricordando, all'essere umano, un gesto semplice e spesso dimenticato dai ritmi della vita "moderna" e cioè alzare gli occhi e volgere lo sguardo al cielo, tenendo fra le mani un filo che dà la possibilità di "agganciarti" alle nuvole .

PASSAGGIO DEI SAPERI
OP RACCONTA
La tutela del patrimonio immateriale dei nativi. In collaborazione con il Premio Ostana.
Ore 11.00-12.00 – Piazza Castello – Spiaggia OP
Tre testimonianze da tre parti del mondo diverse sul tema della tutela delle tradizione dei nativi: Witi Ihimaera per la cultura dei maori neozelandesi, Tino Canales per la cultura degli indigeni messicani, Sydney Possuelo per la cultura degli indios brasiliani.
Coordina: Valter Giuliano giornalista e presidente della Rete Italiana di Cultura Popolare dal 2004 al 2009.
Intervengono: Marinella Rocca Longo, Presidente Collegio Didattico in Lingue e Culture Straniere Università Roma 3, Maurizio Gnerre docente di etnolinguistica, presso l’Università di Napoli I Orientale.

OP IN PIAZZA
Stage di danze della Val Po. A cura di Mauro Arneodo e dei “Balerin del bal vej”
Ore 11.00-12.00 – Via Cesare Battisti - Pedana Cantori
Dimostrazione di danze della tradizione della Val Po recuperate grazie al frutto della ricerca svolta negli anni ’70. Le caratteristiche principali di queste danze sono il passo incrociato dietro, che mette in difficoltà non solo i ballerini alle prime armi, l’apertura e la chiusura eseguite con le mani in alcuni balli e la corsa laterale che rende l’esecuzione molto coreografica.
 
L’ ORALITÀ’ DEL CIBO
Il Tagin. A cura dell’Associazione Amece. In collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi e con l’ Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche del Piemonte
Ore 11.00-12.00 – Piazza Castello – Area Oralità del Cibo
Il Tagin (o tajine o tagine) è un piatto rotondo di terracotta smaltata tipico del Marocco con il coperchio piramidale, nel quale sono cucinate e servite un gran numero di pietanze. Si chiamano “tajin” le preparazioni servite dentro questo piatto che viene posato al centro del tavolo, e da cui ci si serve con le mani. Tipici sono il tajin di pollo al limone e olive, il tajin di manzo con le prugne, il tajin di agnello alle spezie. Le caratteristiche costanti sono la cottura lenta e un sughetto denso e gustoso che i golosi, amanti della tradizione, possono gustare con il pane fresco appena sfornato.  È un piatto di origine berbera che un tempo era riservato ai reali (Kasba),  poi si è diffuso tra la popolazione comune.
 
PASSAGGIO DEI SAPERI
OP RACCONTA
Berta Bassi, cantastorie del mantovano
Ore 12.00-13.00 – Piazza Castello – Spiaggia OP
Berta Bassi è nata nel 1928 alle “Quaiote”, una corte agricola della Sinistra Mincio, nel cuore della zona risicola del Mantovano. Attualmente vive a Tripoli di San Giorgio di Mantova. Durante le veglie invernali, dalla viva voce della madre, anche lei mondina e rinomata “novellatrice di stalla”, ha appreso un ampio repertorio orale di racconti popolari e fiabe tradizionali, che è poi venuta riproponendo, ininterrottamente dagli anni Cinquanta sino ad oggi. Il repertorio narrativo di questa “folista” include oltre trenta racconti orali, che spaziano tra i “generi” più vari: fiabe di magia, novelline popolari, fiabe di animali, fiabe a catena, tutte provenienti dal patrimonio tradizionale appreso dalla madre.
Introduce: Giancorrado Barozzi, presidente del Museo Polironiano di San Benedetto Po, che ha effettuato la registrazione digitale delle fiabe.
Coordina: Gian Luigi Bravo, docente di antropologia culturale presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Torino, membro del Comitato Scientifico della Rete Italiana di Cultura Popolare.

L’ ORALITÀ’ DEL CIBO
Las empanadas  e el alfajor. A cura della Comunità Argentina di Scalenghe e in collaborazione con l’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche del Piemonte
Ore 12.00-13.00 - Piazza Castello – Area Oralità del Cibo
Due varianti della ricetta delle “empanadas”, di carne e di mais (choclo) che in Argentina  si servivano per festeggiare il ritorno dei gauchos dopo i lunghi periodi trascorsi nelle pampas a sorvegliare le mandrie, e un dolce tipico, “el alfajor” che si mangia in occasioni speciali come il giorno della Bandiera o il giorno della Patria.
 
OP IN PIAZZA
Stage di Tamburi a cornice. A cura di In.con.tra.da.
Ore 15.00-17.00 – Via Cesare Battisti – Punto Cantori
Laboratorio di musiche del Sud Italia: tamburello e tammorra.

L’ ORALITÀ’ DEL CIBO
L’artificio dei “finti salumi”. A cura dell’Associazione italo-portoghese Tu-Cà-Tu-Là e in collaborazione con l’ Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche del Piemonte
Ore 15.00-16.00 – Piazza Castello – Area Oralità del Cibo
Piatto della tradizione in Portogallo è la “Alheira”, una salciccia inventata artificiosamente dagli ebrei per fuggire all’Inquisizione. Dato che la loro religione impedisce di mangiare carne di maiale erano facilmente identificabili, così sostituirono il ripieno del salume con una varietà di carni diverse. La ricetta, con il tempo, divenne popolare anche tra i cristiani che aggiunsero la carne di maiale. Verranno presentati due modi di cucinare questo salume: “alheira com esparregado”  e “feijoada com alheira”.

PASSAGGIO DEI SAPERI
LABORATORI E LEZIONI A CIELO APERTO
Giuseppe Bergamaschi  illustra l'arte dell'affresco. A cura dell’Ecomuseo della Pietra Ollare e degli Scalpellini (Ed Leuzerie e di Scherpelit), di Malesco (VB)
Ore 15.00-16.00 – Piazza Carignano – Area Incontri OP
L’eccezionale resistenza al calore ha fatto della pietra ollare il materiale principe nella fabbricazione di camini e lavaggi (caratteristiche pentole di pietra già usate dai celti e romani), la sua lavorazione facile ha fatto sì che fosse impiegata nella costruzione di edifici, e strade. La storia del luogo è  così strettamente legata alla storia del mestiere di scalpellino di cui parlerà Giuseppe Bergamaschi raccontando i diversi momenti del ciclo di realizzazione di un affresco su intonaco di calce, coinvolgendo direttamente il pubblico nel “puntinare” con il carbone naturale i contorni dei decori geometrici e nella fase di colorazione delle lastre.
 
INCONTRI OP
OP PRESENTA
Presentazione del libro di Giuseppe Fiorenza, Un viaggio lungo 35 anni, 11 mesi, 29 giorni, Edizioni Angolo Manzoni, 2010.
Ore 15.00–16.00 – Piazza Castello – Spiaggia OP
Romanzo di vita vissuta, in cui l’autore ci propone un’icona dell’emigrazione come un ritorno dal Nord al Sud alla ricerca di un’origine perduta nel momento in cui si è partiti. Il tema conduttore è il viaggio nei suoi molteplici significati. Da questo romanzo è tratta la sceneggiatura I treni del Sole, che ha ottenuto una menzione speciale al Premio Solinas per la migliore sceneggiatura italiana.
Interviene: Pasquino Crupi, Pro Rettore dell’Università per Stranieri “Dante Alighierei” di Reggio Calabria.
 
OP IN PIAZZA
Il canto piemontese. A cura degli Amici della Valle
Ore 15.30 – 16.30 – Piazza Castello – Area Cantori
I cantori della Val Grana, piccola formazione composta da giovani allevatori, boscaioli, artigiani, cinque voci e una fisarmonica, raccontano le musiche della loro terra, che accompagnano le “merende sinoire”, i matrimoni, le feste di paese.

ORALITÀ DEL CIBO
Presentazione dei libri dell’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche del Piemonte
Ore 16.00-16.30 – Piazza Castello – Area Oralità del Cibo
L’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche del Piemonte intende sviluppare la ristorazione tramite la tipicità e autenticità dei prodotti che provengono direttamente dal produttore. Intende inoltre valorizzare le ricette della cucina tradizione piemontese anche attraverso la pubblicazione di libri tra cui, Le ricette della nonna, e La cucina del Piemonte.
 
PASSAGGIO DEI SAPERI
LABORATORI E LEZIONI A CIELO APERTO
L’uovo magico. A cura dell’Associazione Bucovina, in collaborazione con Biblioteche Civiche Torinesi
Ore 16.00-17.00 – Piazza Carignano – Area Incontri OP
Il martedì della Settimana Grande in Romania, specialmente in Bucovina si colorano le uova per la Pasqua. È un’usanza antica legata alle leggende e ai riti di rinnovamento primaverile. Dipinte e adornate con perline, le uova, che in Bucovina sono chiamate “merisoare” (meline), sono delle vere e propie opere d’arte.

FESTA, GIOCO E INTEGRAZIONE
Il volo dei desideri. A cura di Telefono Azzurro
Ore 16.00-17.00 – Piazza Castello – Itinerante
I biglietti su cui i bambini avranno scritto i loro desideri/diritti saranno legati a dei palloncini, e dopo aver percorso un breve corteo fino in Piazza Carignano, saranno lasciti volare via nel cielo.
 
INCONTRI OP
OP PRESENTA
Presentazione dei libri Il sale nelle vene. Storie di acciugai nella Valmaira, D. Restani e R. Abello, I libri della Bussola, 2009 e Macchine ad Acqua, Mulini in Valle Maira, R. Olivero, I Libri della Bussola, 2009. A cura dell’ Ecomuseo dell’Alta Valle Maira di Celle di Macra (CN)
Ore 17.00–18.00 – Piazza Castello – Spiaggia OP
Attraverso la presentazione dei libri si racconterà di personaggi rappresentativi dell’identità della valle, sono i mestieri itineranti, in particolare degli “ancioè” e dei “caviè” (raccoglitori di capelli), che testimoniano il carattere migratorio delle popolazioni alpine, frutto di un’esigenza di ricerca e movimento, insita nell’indole dell’uomo di montagna. Oltre all’acciugaio e gli altri mestieranti come i chiodai, i battitori di rame, i cavatori di ghiaccio, i vetrai,  sono rappresentati anche gli itineranti dell’anima: poeti, religiosi, musici, cantori, e  gli itineranti del gioco, gli sportivi.
 
L’ORALITÀ’ DEL CIBO
La Comunità Romena presenta i dolci contadini. A cura di l’Associazione Bucovina. In collaborazione con l’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche del Piemonte e le Biblioteche Civiche Torinesi
Ore 17.00-18.00 – Piazza Castello – Area Oralità del Cibo
Due ricette tradizionali: la Plachia , dolce delle cerimonie (matrimoni, battesimi e giorno dei morti) tipico della regione della Basarabia, e il Malai, dolce contadino della regione della Bucovina.
 
PASSAGGIO DEI SAPERI
LABORATORI E LEZIONI A CIELO APERTO
Dalla lana al feltro. A Cura dell’Ecomuseo Feltrificio Crumiére di Villar Pellice (TO)
Ore 17.00-18.00 – Piazza Carignano – Area Incontri OP
L’Ecomuseo racconta la storia dello stabilimento tessile sorto nel 1904 ed ancora oggi attivo. L’esposizione dei vecchi macchinari permette, partendo dalla conoscenza delle materie prime, di conoscere le varie fasi di lavorazione per l’ottenimento di produzioni tessili utilizzate nelle industrie cartiere, tessile, alimentari e per la “depolverazione”. Il laboratorio mostrerà la trasformazione della lana cardata in feltro attraverso la semplice lavorazione manuale con acqua e sapone.
 
PASSAGGIO DEI SAPERI
LABORATORI E LEZIONI A CIELO APERTO
La storia della Canapa. A cura dell’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone di Coazze
Ore 17.00-18.00 – Piazza Carignano – Area Incontri OP
Trasmissione del sapere sulla coltivazione, lavorazione, tessitura artigianale della canapa con dimostrazione pratica di tessitura su telai didattici.

OP IN PIAZZA
In.Con.Tra.Da in Concerto
Ore 17.00 - 19.00 - Piazza Carignano - Area Incontri OP


PASSAGGIO DEI SAPERI
OP RACCONTA
L’infanzia ieri e oggi. In collaborazione con l’Ecomuseo del Freidiano di Settimo Torinese (TO)
Ore 18.00 – 19.00 – Piazza Carignano – Area Incontri OP
Attraverso la presentazione del libro di Pietro Antoniotti, Pietro Aragno, Paolo Salvietti , Quel piccolo mondo antico. Giochi e giocattoli di una volta a Settimo Torinese, L’Artistica Editrice, 2006; e del progetto “Diari d’infanzia” si discuterà del  gioco dei giocattoli,  e di quanto questi siano cambiati nel corso del tempo.
Interverranno: Piero Aragno, Pietro Antoniotti,  e Fabio Naggi ideatore del progetto “Diari d’infanzia”; Giuseppe Giacon, Vice Presidente dell’Associazione Giochi Antichi Verona
Coordina: Maria Carla Rizzolo Responsabile Centri di Cultura per il Gioco, ITER.
PASSAGGIO DEI SAPERI
LABORATORI E LEZIONI A CIELO APERTO
Comunità Rumena di Torino presenta i canti e gli strumenti tradizionali. A cura dell’Associazione Bucovina e Associazione Culturale Plai. In collaborazione con Biblioteche Civiche Torinesi
Ore 18.00-19.00 – Piazza Castello – Area Cantori
Alcuni musicisti presenteranno e dimostreranno come si suonano gli  strumenti della tradizione piffero, ocarina e claval ed intoneranno le canzoni legate alla Pasqua, tra cui il canto Lalait.
 
L’ORALITA’ DEL CIBO
I Rubatà. A cura dell’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche del Piemonte e dell’Associazione Panificatori della Provincia di Torino
Ore 18.00-19.00 – Piazza Castello – Area Oralità del Cibo
I panificatori Ugo Servetti ed Enrico Papalino racconteranno la storia del grissino rubatà e ne dimostreranno la preparazione.
 
L’ORALITÀ DEL CIBO
La Comunità Messicana racconta l’origine della tortilla di mais
Ore 19.00-20.00 – Piazza Castello -  Area Oralità del Cibo
La tortilla di mais è parte fondante della tradizione culinaria e culturale messicana e, ancora oggi, costituisce la base principale dell’alimentazione delle numerose società indigene presenti in Messico. Mentre nelle città messicane le tortillas vengono comprate nelle “tortillerias”, nelle zone rurali e nelle comunità indigene si preparano quotidianamente mettendo in pratica saperi e gesti antichissimi.
 
PASSAGGIO DEI SAPERI
OP RACCONTA
I piedi nell’acqua: raccontare la lavorazione del riso. Le Mondine di Medicina incontrano Francesco Varola.  In collaborazione con l’Ecomuseo delle Terre d’Acqua di Vercelli
Ore 19.00-20.00 – Piazza Carignano – Area Incontri OP
Francesco Varola,  agricoltrore e rappresentante del Gruppo Macchine Agricole d’Epoca “Pino Anselmi”, di Asigliano Vercellese parlerà della lavorazione del riso, della vita all’interno delle cascine e della storia del territorio, confrontando la propria esperienza con quella delle Mondine di Medicina.
Coordina: Gian Luigi Bravo, docente di antropologia culturale presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Torino, membro del Comitato Scientifico della Rete Italiana di Cultura Popolare.
 
INCONTRI OP
OP PRESENTA
L’angolo del Mondo. A cura di Associazione MEIC Torino e Associazione Altro Pianeta. In collaborazione con Associazione Culturale Cristiana Mi Perù, Associazione Cina Più Vicina, Associazione culturale Warã
Ore 19.00-20.30 – Piazza Castello – Pedana Cantori
Un’angolo di Mondo dove condividere l’arte e le tradizioni di balli, giochi, racconti provenienti dalle più diverse parti della Terra. I bambini in costumi tradizionali dell’Amazzonia rappresenteranno i racconti animati di Alegria de la Selva, dal Brasile una dimostrazione di danze tradizionali. Sarà mostrata l’arte delle calligrafie araba e cinese, e infine i giochi della tikichuela e del tiro al segno.
 
INCONTRI OP
Fausto Amodei incontra Cesare Bermani
Ore 20.00 -21.00 – Piazza Carignano – Area Incontri OP
La storia orale e il canto sociale raccontati attraverso l’incontro/dialogo tra i maestri Cesare Bermani e Fausto Amodei, che parleranno della loro ricerca riguardante le forme espressive del mondo popolare e proletario.
Coordina: Stefano Arrighetti, Presidente dell’Istituto Ernesto de Martino con Paolo Apolito, docente di antropologia culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma Tre, membro del Comitato Scientifico della Rete Italiana di Cultura Popolare.
 
L’ORALITÀ DEL CIBO
La leggenda del poeta e del cibo Zong Zi. A cura dell’ Associazione Culturale italo-cinese Zhi Song e in collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi
Ore 20.00-21.00 -  Piazza Castello – Area Oralità del Cibo
La Festa della primavera è tra le più importanti dell’anno lunare cinese. Secondo il rituale, il quinto giorno del quinto mese, si prepara il cibo Zong Zi, per celebrare la ricorrenza della morte di uno dei più famosi poeti cinesi Qu Yuan,  vissuto nel periodo degli stati combattenti (475 -221 a.C). Il poeta, grande patriota, disperato per la dissolutezza della classe politica di allora, pose fine ai suoi giorni e morì annegato. In questa occasione si preparano degli speciali involtini di foglie di bambù, con ingredienti tipici che vengono poi gettati nei fiumi per sfamare i pesci, in modo che non si nutrano del corpo del poeta. La forma di questi graziosi involtini dimostra la cura nella preparazione di una forma bella da vedere, in cui si dispiega l’arte di preparare il cibo come se fosse un oggetto artistico.
 
OP IN PIAZZA
Bona Vista in concerto portano in piazza la tradizione dei balli a palchetto. In collaborazione con l’ecomuseo delle Rocche e del Roero di Montà d’Alba (CN)
Ore 21.00-22.00 – Piazza Carignano - Palco
I Bona Vista sono un gruppo di musicisti storici di Roero e Monferrato, riunitisi per una registrazione documentaria sul repertorio tradizionale dei balli a palchetto degli anni ’40 e ’50. Il progetto nasce dall’intento comune dell’Ecomuseo delle Rocche del Roero e dell’Associazione Canalensis Brando di documentare i repertori d’orchestra che hanno radici territoriali ed etnomusicali. Vero testimone,  memoria storica  ed armonizzatori dei brani è Luigi Cariola, nativo monferrino che risiede da oltre 40 anni nel Roero.
Introduce: Gian Luigi Bravo, docente di antropologia culturale presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Torino, membro del Comitato Scientifico della Rete Italiana di Cultura Popolare.

OP IN PIAZZA
Stage di"ball 'ngoppa a tammorra" . A cura di Artedecca.
Ore 21.00-23.30 – Piazza Carignano – Area Incontri OP
Laboratorio di avvicinamento alle danze accompagnate dalla Tammorra dell'Agro Nocerino Sarnese intervallati da racconti sulle tradizioni e riti pagani legati al culto delle Madonne, le “Sette Sorelle”.
 
OP IN PIAZZA
Il coro delle Mondine di Medicina
Ore 21,00-21,30 – Piazza Castello – Palco
Il coro delle mondine di Medicina, comune agricolo in provincia di Bologna, si è costituito come gruppo autogestito nel 1976. L'intento era, ed è ancora, quello di riproporre, il più possibile fedeli allo stile canoro originale, i canti della tradizione popolare, soprattutto canti di lavoro ma anche di carattere gioioso, amoroso e canti "di osteria". I canti sono strettamente legati alla realtà della nostra campagna all'inizio del '900: al lavoro, alla fatica, alla fame, alla miseria e agli amori, a quelli fortunati e a quelli sfortunati.
OP IN PIAZZA
Sancto Ianne in concerto raccontano i Riti Settenali dei Penitenti di Guardia Sanframondi
Ore 21.45-24.00 - Piazza Castello – Palco
Sancto Ianne, il cui nucleo originario nasce nel 1995, fonda la sua musica su un profondo rapporto emotivo con la cultura e le tradizioni della propria terra, il Sannio Beneventano. Il gruppo riesce a far convivere in maniera naturale  pulsioni rock e musica blues, sonorità arabe e ritmiche balcaniche, ballate malinconiche e ipnotiche tammurriate. Eccezionalmente, in occasione del Festival Dell’Oralità Popolare raccontano in musica e parole gli antichi riti Settenali dei Penitenti.


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