LE SEZIONI DEL PROGRAMMA
I SEGNI DI OP
TAVOLE ROTONDE OP
OP è un luogo di confronto, conoscenza, preparazione… le due grandi tavole rotonde del 2010: “Verso gli Stati Generali di Cultura Popolare” e “Memorie da…Partecipare”, saranno aperte dalle riflessioni di Tullio De Mauro, Francesco Guccini, Maurizio Costanzo, Margherita Hack ed altri. Il luogo stesso, non una sala conferenza, ma piazza Carignano, sono il segno di apertura e massima partecipazione, chiunque potrà assistere e partecipare al lavoro di un progetto culturale comune.
FESTA, GIOCO E INTEGRAZIONE
Che festa è senza il gioco? Il gioco è partecipazione e, quindi, festa. I “dies festa”, proprio come il gioco, non erano forse espressione di gioia collettiva?
Da una parte i Mondiali: come sottrarsi a questo coinvolgente fenomeno sociale che vedrà coincidere le date di OP con la proiezione di Italia – Nuova Zelanda? Il calcio come gioco della tradizione, ma anche come oggetto di studi antropologici ed etnologici, come elemento di unione che supera confini e differenze. Dal Sudafrica a Torino si giocherà in piazza per la coppa del mondo di calciobalilla e di subbuteo, con i birilli di Farigliano, le piste per biglie di vetro e tutti i giochi connessi alla palla, dove adulti e bambini potranno incontrarsi.
O ancora il dialogo tra i giochi della tradizione e le nuove forme di socializzazione tecnologiche della scuola di robotica : nei pressi delle quattro fontane di Piazza Castello, uno spazio urbano restituito all’antica funzione delle piazze, quello del ritrovo e dello scambio ci porterà a vivere una tradizione re-inventata.
L'ORALITA' DEL CIBO
Il cibo rappresenta un mondo variegato di significati simbolici e rituali, ma anche conoscenza condivisa di storie grandi e piccole. Ci sono modi diversi di coltivare, produrre e consumare il pasto quotidiano, attraverso l’incontro tra Piemonte e resto del mondo, scopriremo altri riti collettivi. L’oralità del cibo ha una sua sacralità, un suo valore culturale, che condizione feste e tradizioni di ogni luogo, ma anche la possibilità che questi saperi possano “passare” da una generazione all’altra.
OP IN PIAZZA
Questa sezione è dedicata all’espressione performativa che la Rete ha incontrato nei territori, dove quotidianamente opera. OP diventa l’occasione per promuovere le attività delle comunità, le tradizioni, le grandi feste e rituali antichi, che trovano nella re-invenzione dei suoi artisti un diverso modo di incontrare le nuove generazioni. Gli artisti della Rete, dopo aver incrociato quei “patrimoni viventi” o “portatori sani” della cultura popolare, porteranno in piazza Castello il suono di una festa. Così da trasformare il tradizionale spazio scenico in racconto, musica o “cerchio magico”, tra ricerca, voci ancestrali, corpo individuale e collettivo... il finale di una vera e propria festa popolare.