ATTIVAZIONE DI COMUNITÀ
Nell'individuazione di azioni mirate al welfare di comunità si ha sempre avuto la necessità di agire all’interno di aree geografiche specifiche, cercare categorie, gruppi, omogeneità culturali, produttive, sociali a cui fare riferimento. Non fosse che per individuare un target, un interlocutore rappresentativo e oggi con maggiore consapevolezza per rendere le nostre azioni misurabili e comunicabili.
Il momento storico che ci troviamo a vivere è invece caratterizzato dall'aumento della complessità di questi dati, spinti da una forte mobilità, dall'accentramento demografico, ma anche da parcellizzazioni delle relazioni di mutuo aiuto e diseguaglianze crescenti. A questo contesto si sono aggiunte trasformazioni delle relazioni umane, difficoltà di lettura della realtà e strumenti che mutuano dal sistema profit l’acquisizione di dati “freddi”, che rappresentano solo una parte limitata dello spazio indagato.
Il lavoro della Rete
Data questa premessa l’azione culturale di cura che svolge la Rete si concentra sulla comunità territoriale e in maniera assolutamente arbitraria determina, in collaborazione con gli attori del territorio, una comunità di prossimità, ridisegnandola. Sarebbe meglio dire che si impegna a (re)inventare una “comunità”, data l'idea aleatoria e sempre più disomogenea di aggregazione, partendo dalle vocazioni che sono esistite sul territorio e le richieste di autobiografia e di percezione di appartenenza.
Questo lavoro viene svolto attraverso una metodologia che l’organizzazione ha sviluppato sul campo in questi ultimi dieci anni, a partire dallo studio dei riti e delle feste e che tengono conto di tecniche di partecipazione e di coinvolgimento performativi.
Tutti gli attori sociali che condividono la loro quotidianità in un determinato luogo, tempo e spazio, attraversandolo e venendo attraversati, diventano gli interlocutori del processo che si vuole attivare. Essi sono protagonisti nell'immettere valori di condivisione del bene pubblico, per lo più inconsapevolmente, ponendo l'accento sulle relazioni in essere e aspirazioni individuali: il lavoro della Rete sarà quello di includere qualsiasi componente al di là delle diversità di cui ognuno è portatore.