Che la festa popolare, che il tempo della tradizione siano una risorsa particolarmente utile per l'uomo che vive la complessità del presente è una certezza acquisita. La Regione Piemonte da tempo sta lavorando nella direzione feconda e proficua della proposta delle tradizioni piemontesi.
Il recupero del passato che sembrava rinviare alla neige d'antan (nascondere sentimenti nostalgici), oggi viene sempre più considerato come un'operazione indispensabile per salvare i tratti etnici, i saperi della tradizione che sono poi la storia delle generazioni che ci hanno preceduto, dell'eredità che ci hanno tramandato.
Questa eredità è oggi un patrimonio indispensabile per diversi territori piemontesi che, a partire dalla tradizione si sono riqualificati, diventando luoghi di un turismo d'eccellenza.
Il volume Bestie, santi, divinità. Maschere animali dell'Europa tradizionale, indica in trasparenza che il sostrato etnico più profondo di questo rinnovato tempo delle campagne è costituito da un sapere che ha percorso tutta l'Europa. La nuova casa comune dei popoli che insieme stiamo costruendo era già, in passato, una evidente realtà poichè possedeva e utilizzava una grammatica comune, quella del gesto e della parola, dell'oralità che accomunava le tante culture.