Giovanni Vacca, prima studioso della canzone popolare d’autore inglese e francese, ricostruisce i venticinque anni di storia del gruppo operaio E Zezi di Pomigliano d’Arco, che rappresenta la sublimazione artistica del trauma dell’industrializzazione nei dintorni di Napoli. La musica diventa espressione della protesta politica degli operai, provenienti dalle campagne, che sono stati soggetti ad una modernizzazione che, in modo graduale, ha tentato di cancellare le tradizioni popolari delle feste, delle danze, delle fiabe e della musica. Nonostante i tentativi di eliminare la cultura popolare per dare spazio alla globalizzazione, la tradizione musicale è sopravvissuta e la musica napoletana è riuscita ad affiancarsi e ai ritmi contemporanei diventando parte dei brani di successo nelle classifiche musicali.
Il volume presenta inoltre interviste di alcuni componenti storici del gruppo e di coloro che sono stati testimoni delle sue opere. Le testimonianze sono state tradotte dall’italiano al dialetto, cercando di riprodurre nel modo più corretto possibile i ritmi del parlato.