Il ritmo del testo in grìko ha la fissità e la ripetitività del lamento funebre e della nenia, ma soprattutto di una tradizione che affidava la propria storia a una letteratura orale, e la scolpiva negli accenti tonici, nel ritmo del sempre uguale, estraniante, rituale (o terapeutico) del verso. L’epos dell’endecasillabo, e quindi la varietà del racconto, nella poesia del De Santis, sono incastonati nella ripetività dei cicli vitali, nell’uguaglianza del tempo agricolo e del tempo metrico. Il verso grìko del De Santis vuole afferrare la vita e rappresentarla una volta per tutte, come intorno a un vaso di terracotta, fissandola dentro geometrie nere iterative su uno sfondo di terra rossa (salentina).
Il male di San Donato
Scritto da Rete Italiana di Cultura Popolare
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Posizione
84070 Salento SA, Italia
Informazioni aggiuntive
- Autore principale: L. Chiriatti, V. Esposito, E. Ferraro, M. Grasso, M. Merico, A. Rossi, G. Sciannameo (a cura di)
- Luogo di pubblicazione: Italia (Calimera - LE)
- Editore: Kurumuny
- Data di pubblicazione: 2006
- Lingua/Dialetto: Italiano
- Note: Dvd allegato con film diretto da Luigi Di Gianni