Nel presente articolo, estratto da “Sesuja” nn. 9/10 (1992-93), Nicola Tanda conduce uno studio critico sull’opera Sa vitta et sa morte, et passione de sanctu Gavinu, Prothu et Januariu di Antonio Cano, arcivescovo di Sassari vissuto tra la fine del XIV secolo e la seconda metà del XV secolo. Il suo poemetto agiografico rappresenta la più antica opera letteraria composta in lingua sarda.
Alcune considerazioni ed osservazioni in margine a "Sa vitta et sa morte, et passione de Sanctu Gavinu, Prothu et Januariu" di Antonio Cano
Scritto da Rete Italiana di Cultura Popolare
Pubblicato in
Fondo Tullio De Mauro
Etichettato sotto
Posizione
Sardegna, Italia
Informazioni aggiuntive
- Autore principale: Nicola Tanda
- Luogo di pubblicazione: s.l.
- Editore: Lorziana
- Data di pubblicazione: 1993
- Lingua/Dialetto: italiano
- Note: Estratto da "Sesuja", nn. 9/10 (1992/93).
- Livello bibliografico: estratto
- Tipo di documento: testo a stampa