L' equinozio d'autunno, San Francesco, la semina e le colture dal Nuovo Mondo

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All'equinozio d'autunno il sole è posizionato  in senso inverso rispetto a quello primaverile e nel calendario rurale  si inseriscono, come di consueto, i riferimenti al calendario solare mediterraneo mescolato con le ricorrenze del mondo greco-romano di volta in volta sostituite dalle celebrazioni liturgiche cristiane.

Il 4 ottobre cade la festa di San Francesco d'Assisi fondatore dell'ordine che da lui prese il nome, e  proclamato nel 1939,  insieme con  santa Caterina da Siena, patrono d'Italia.  Nato all’interno di una famiglia dell’alta borghesia umbra legata all’attività tessile,  lasciò beni e casa paterna  in seguito alla partecipazione alla cruenta guerra fra Perugia e Assisi, dove l’orrore per le morti e la devastazione vissute sul campo, svilupparono in lui la compassione anche per deboli, reietti ed emarginati. Amante di ogni forma di umiltà e carità,  segnato da molte malattie e dalle stimmate, sviluppò una sensibilità particolare anche nei confronti dell’ambiente naturale soprattutto del mondo animale , a cui dedicò celebri prediche. Morì alla Porziuncola, piccola chiesa in pietra presso Assisi, eletta a suo rifugio spirituale, all’età di quarantacinque anni.

La festa di S. Francesco,  nel cuore della vendemmia, potrebbe ispirare un simbolismo connesso all'uva e alla vite, come insegna il vangelo di Giovanni là dove il Cristo si definisce la vera vite.

In Puglia il frate di Assisi viene celebrato con una cerimonia che chiama in causa uno splendido cipresso, germogliato , secondo la  leggenda, ad opera di S. Francesco. Si  dice infatti che egli avesse piantato il suo bastone per terra, e, nonostante l’intervento del demonio  mirato a capovolgere l’albero sacro, il bastone avesse messo  radici e fosse germogliato.

La stagione agricola in ottobre va a terminare, prima del riposo invernale, con l’aratura che predispone alla  semina. In Sicilia si fa benedire il frumento proprio in coincidenza con la festa del Santo.

In questo periodo si riscontrano inoltre feste legate alle colture del mais, diffusosi  sul territorio europeo  nel periodo successivo alla scoperta dell’America. Soprattutto nel passato  era usuale vedere le facciate delle cascine ornate  da file di grappoli di pannocchie con annodate le foglie, ed esposte per lunghi mesi sotto le grondaie e sui balconi, mentre le attività di sfogliatura si svolgeva nelle stalle dove si raccoglievano la famiglia e gli amici ad ascoltare anche le storie ed i casi della vita, durante le lunghe veglie serali.

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