L’INFIORATA per il CORPUS DOMINI
Premessa
Nell’ambito delle iniziative dell’Archivio Partecipato a cui l’Istituto ha aderito con entusiasmo, la Scuola propone di attuare delle attività allo scopo di favorire la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del patrimonio architettonico, storico-artistico ed etnoantropologico del territorio.
Il percorso culturale ipotizzato – Le tradizioni, feste, le usanze tipiche del territorio cusanese - ha lo scopo di fare conoscere il passato e valorizzarlo, quale insostituibile patrimonio, per ritrovare le proprie origini e creare negli alunni l’identità culturale, che è il punto fermo per la progettazione, la scelta e la costruzione del futuro.
Uno dei compiti della scuola, infatti, come si evince dalle Indicazioni per il curricolo, è consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e possa essere messo a frutto: “Per educare a una cittadinanza unitaria e plurale a un tempo, una via privilegiata è proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali: non si possono realizzare appieno le possibilità del presente senza una profonda memoria e condivisione delle radici storiche. A tal fine sarà indispensabile una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio”.
La scuola, nel delicatissimo compito di formare il futuro cittadino del mondo, deve garantire ad ogni alunno, insieme alle altre agenzie educative e alle associazioni culturali presenti nel territorio, la possibilità di costruire la propria identità, interagendo con gli altri, con l’ambiente, sia esso naturale che antropizzato, per ritrovare quel patrimonio di saggezza di cui il passato è depositario e col quale l’uomo si confronta (“La scuola è il luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto”, dalle Indicazioni nazionali per il curricolo).
Particolare attenzione verso i beni culturali (materiali ed immateriali) esistenti nel territorio favorirà una maggiore presa di coscienza dell’alunno che acquisirà non solo conoscenze teoriche, attraverso ricerche, osservazioni e indagini sul campo, ma anche rispetto e salvaguardia.
Nell’a.s. 2013-14 l’attenzione è stata rivolta alla riscoperta e alla valorizzazione dell’Infiorata per il Corpus Domini, a cui l’Istituto partecipa già da diversi anni.
L’Infiorata
L’Infiorata è una caratteristica e “colorata” festa annuale che si svolge in moltissime località italiane nel giorno del Corpus Domini ed ha origini molto antiche.
Le strade vengono ricoperte di variopinti e profumati tappeti di petali di fiori, disposti in modo da raffigurare scene sacre e altri motivi ornamentali; su queste coltri colorate passano gli officianti durante la processione del Corpus Domini.
Le cronache storiche ci parlano delle origini delle Infiorate e fanno risalire l’inizio di questo evento artistico alla prima metà del XVII secolo come espressione della cosiddetta “Festa barocca”. Secondo una tradizione consolidata, si pensa che l’usanza di creare quadri per mezzo di fiori sia nata nella basilica vaticana ad opera di Benedetto Drei, responsabile della Floreria vaticana, e di suo figlio Pietro, i quali usarono "fiori frondati e minuzzati ad emulazione dell'opere del mosaico" il 29 giugno 1625, festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma. per realizzare uno splendido tappeto di fiori in cui venivano riprodotte immagini sacre e altri soggetti, davanti alle loro tombe.
Da quella data, lentamente la tradizione si diffuse in vari paesi e città, e oggi in molte località le rappresentazioni hanno raggiunto un notevole livello artistico, grazie alla passione, al talento ed alle raffinate tecniche adottate dagli infioratori per la preparazione delle opere; certamente tra le più belle e antiche, sono da ricordare l’Infiorata di Genzano (RM), Genazzano (RM), Arcinazzo Romano (RM), Ranzi (Pietra Ligure - GE), Fucecchio (FI), Spello (PG), Gambatesa (CB), Noto (SR) e in Campania, S. Valentino Torio (SA), Acropoli (SA), Cusano Mutri (BN), cittadine dove questa manifestazione devozionale, coinvolgente e spettacolare, occupa un posto di grande rilievo nel quadro generale delle tradizioni artistiche e culturali di questi luoghi, tanto da essere diventata un appuntamento atteso tutto l’anno e, oltre a mantenere l’originario significato religioso, è diventata una suggestiva attrazione turistica.
L’Infiorata è il frutto di un lungo e laborioso lavoro, che inizia diversi mesi prima della data fissata per la sua realizzazione e vede come protagonista tutta la comunità in cui si svolge.
A Cusano, tutto inizia qualche mese prima della ricorrenza con l’invito della Pro loco a presentare i bozzetti per i tappeti che si intendono realizzare. I gruppi, composti di norma da una decina di persone, si ritrovano per mettere a punto tutti i dettagli relativi al disegno, alla riproduzione in scala, alla raccolta dei fiori. Nei giorni che precedono la Festa del Corpus Domini il paese tutto è in fermento per la raccolta dei fiori e delle erbe (che poi devono essere selezionati, divisi per colore e tipo e conservati in luoghi umidi) e di altro materiale quale terra, segatura, fondi di caffè, semi, ecc. per ricoprire i disegni, abbozzati sull’asfalto.
La Domenica, di buon ora, si inizia la decorazione dei quadri e da quel labirinto di segni, mani esperte fanno nascere “l’armonia dei colori”.
A Cusano Mutri è da più di un secolo che esiste la tradizione di infiorare le strade, le piazze e le chiese del paese con quadri floreali per la ricorrenza del Corpus Domini. Nel corso degli anni si iniziò a disporre i fiori in modo più sistematico realizzando semplici disegni quali l’ostia, la croce e il calice. Successivamente, considerando la bellezza e la maestria degli “infioratori”, nel 1994 il gruppo dirigente della Pro Loco Cusanese pensò di regolamentare la manifestazione anche per far conoscere Cusano Mutri ad un pubblico sempre più vasto. E nel 1995 si organizzò la manifestazione creando un apposito regolamento di partecipazione, promuovendo la collocazione dei quadri lungo tutto il tragitto della Processione, quadri che rappresentano scene del Vangelo, riproduzioni di opere famose, elementi che comunque richiamano ai valori del Cristianesimo.
Fino al 1996 la processione veniva effettuata al mattino per cui c’era poco tempo per realizzare i quadri.
Nel 1996, d’accordo con i parroci delle due chiese, San Giovanni Battista e SS. Apostoli Pietro e Paolo, fu deciso di spostare la processione del Corpus Domini, che ha come tappe iniziali e finali le due chiese decorate, dalle 11.00, come per tradizione avveniva fino ad allora, alle 19.00 per avere più tempo a disposizione per realizzare ed ammirare, poi, i quadri floreali.
Da allora è diventata a pieno titolo una tradizione che ha progressivamente assunto forme artistiche più evolute dando vita ad uno degli appuntamenti religiosi e artistici più attesi.
Lo scopo è quello di mantenere viva la fede religiosa ed il prestigio culturale tradizionalmente radicato nel popolo Cusanese e di diffondere anche nuovi significati e contenuti storico-culturali, in modo da incentivare e valorizzare avvenimenti storici, di attualità e di amicizia nei popoli, attraverso la realizzazione di quadri floreali con particolari rappresentazioni. All’Infiorata partecipano, in modo del tutto spontaneo, oltre 500 persone di tutte le età che provvedono a tutto, dal disegno alla raccolta dei fiori e dell’altro materiale occorrente, alla realizzazione del quadro, anche auto-tassandosi per procurarsi materiale non reperibile o scarseggiante in natura quando la stagione è inoltrata.
Una apposita commissione sceglie i disegni migliori, tenendo anche conto del soggetto, e assegna anche l'ordine nel quale dovranno essere realizzati. Tutti i disegni confluiscono in un catalogo distribuito gratuitamente ai visitatori, per dar modo di seguire, confrontare e valutare il lavoro svolto.
L’Infiorata si svolge nell’arco di due giornate: il sabato, dalle ore 17.00 in poi, viene realizzato, sulla sede stradale, il disegno, nello spazio assegnato. La domenica, dalle ore 5.00, inizia l’infioratura. Il tappeto ha una sua dimensione artistica in quanto è costituito da una serie di quadri raffiguranti immagini sacre, riproduzioni di quadri d’autore e quant’altro suggerito dalla fantasia degli ideatori.
Nelle due chiese, dei SS. Apostoli Pietro e Paolo e di S. Giovanni Battista, i quadri vengono realizzati nel corso della notte, anche perché di solito più grandi e più elaborati degli altri, mentre quelli per le strade e le piazze sono realizzati di primissimo mattino.
Per decorare i quadri, occorrono enormi quantità di fiori di vari colori, erbe, sostanze vegetali e naturali. Per chiarire meglio il lavoro da svolgere, si forniscono alcune indicazioni relative all’anno 2014:
- sono stati realizzati 23 quadri, di notevoli dimensioni con fasce di collegamento e disegni minori;
- è stata coperta una superficie di oltre 535 mq, con una lunghezza lineare di circa 220 m.
- sono stati utilizzati 270 cesti di ginestre, 127 cesti di rose, 20000 garofani, 82 cesti di fiori di campo, erbe varie (bosso, edera, felci, lingua di bue, elce) e poi 250 Kg di fondi di caffè, e quantità limitate di segatura di legno, di terra e polvere colorata.
E la scuola degli infioratori si arricchisce di anno in anno con nuove leve che si avvicinano in tenera età a quest’arte, dai banchi di scuola, di generazione in generazione con un perfetto passaggio del testimone.
L’iniziativa con il tempo è cresciuta sempre di più e presenta ormai le caratteristiche di un importantissimo appuntamento annuale, che richiama turisti e visitatori non solo dai paesi limitrofi, ma anche da lontano.
La Pro Loco Cusanese è tra i soci fondatori dell’Associazione “Infioritalia”, che raggruppa 30 città d’Italia nelle quali si svolgono le “Infiorate” e che ha lo scopo di diffondere questo tipo di manifestazione, di mettere a confronto realtà diverse, di scambiare esperienze non solo artistiche ma anche di vita (www.infioritalia.com).
Quest’anno, nello splendido scenario di uno dei borghi più belli d'Italia ha preso il via,il giorno 11 maggio, la I edizione del Festival Internazionale dell'Infiorata, con la partecipazione di maestri infioratori provenienti da tutto il mondo, dalla Sicilia alla Liguria ma anche dall'Argentina, dalla Spagna e finanche dal Giappone. Un’occasione unica per rinsaldare antichi rapporti di collaborazione con gli altri paesi infiora tori italiani e perché no per apprendere e ammirare nuove tecniche.