L'opera, curata da Fabrizio Franceschini, si inserisce nell'iniziativa di una ricerca e di una mostra sul Maggio drammatico promossa dal comune di S. Giuliano Terme. Il saggio mette in luce rapporti talora poco noti tra teatro colto e teatro popolare dell'Ottocento e costituisce un primo contributo allo studio delle tradizioni popolari e della memoria storico-culturale del territorio sangiulianese e pisano.
Si propongono testimonianze sulla tradizione del Maggio, un tipo di rappresentazione teatrale diffuso nel pisano e in altre aree della Toscana; si mostrano inoltre i testi o "campioni" ottocenteschi dei Maggi; si offrono infine alcuni elementi sulla circolazione della cultura tra le popolazioni del pisano durante il secolo scorso.