FESTIVAL INTERNAZIONALE
DELL'ORALITA' POPOLARE

 

Raccontare la mia partecipazione come volontaria al Festival Internazionale dell’Oralità Popolare è un aspetto complicato, poiché trovo difficile tradurre in vocaboli un’esperienza talmente emozionante, originale e variopinta, che mi sorgono solo pensieri sottoforma di una poesia giocosa, in rima…

 

La magia del passato

Caro amico di Torino,
che tu sia grande o piccino,
hai notato la novità,
mista a allegria e straordinarietà?
Tre giornate son passate,
tra danze, canti e allegre risate.
Ma soprattutto la magia,
è stata quella che ci ha portato via,
lontano anni addietro
quando i bambini come mio nonno Pietro,
per divertirsi e giocare,
usavano cose poco care,
vecchie scatole e sassolini,
che divertivano i più piccini.
La magia mi ha poi condotto,
nel suo viaggio ininterrotto,
a ascoltar la voce di una nonnina,
molto buona e carina,
che fa per mestiere la cantastorie…
scommetto che non hai mai sentito questa parola,
perché ora è rimasta lei la sola!
E dopo aver saziato,
per le gioie di ogni palato,
con vari cibi la fame da lupi
potevi goderti lo spettacolo dei pupi,
marionette di cavalieri,
sempre impavidi e molto fieri.
Quante danze, canti e culture
abiti in festa e strane creature,
hanno popolato la nostra città
per donare ricchezze e non povertà!
Perché il passato non si può scordare,
caro amico lo devi ricordare,
le tradizioni devono tornare,
perché i loro insegnamenti dobbiamo imparare.
Nord, sud, oriente e occidente,
noi siamo figli della stessa sorgente.
Della cui acqua dobbiamo nutrirci,
per intrecciare le radici e ancora più unirci.
La cultura popolare
È un gioiello davvero speciale!
Caro amico ti ho incuriosito,
ma non esser pentito,
di non aver partecipato,
al festival appena passato,
perché tanto tornerà,
stammi vicino e aspettiamolo qua,
nella nostra antica metropoli,
in cui i ricordi uniscono i popoli.
30 Giugno 2009
Maria Rosaria Donadio