Saggio curato da Roberto Messina nel quale analizza, in centoventi pagine, l’impiego dell’orso ammaestrato nelle feste popolari e non solo. Inizialmente si introduce la storia del balletto di Petruska di Benois e Stravinskij durante il Carnevale, per poi proseguire con alcuni cenni relativi all’importanza dell’orso nelle tradizioni popolari, quali ad esempio quella russa, nella quale l’orso era protagonista di numerose rappresentazioni da strada, o quella siberiana in cui l’orso era considerato un animale totemico ed era spesso rappresentato intento a svolgere tipiche azioni da umani. Vengono inoltre riportate numerose citazioni dell’orso all’interno di opere letterarie, come ad esempio le Metamorfosi di Ovidio. Elemento peculiare di questo lavoro è la raccolta di fotografie, quadri, mignature tratte da antichi manoscrtti  e disegni nei quali ricorre la figura dell’orso in rapporto con l’uomo: è possibile vedere scene di caccia, alcune volte appare in prigionia, in altre è il protagonista di stemmi prestigiosi di importanti città, in altri casi è raffigurato come elemento di pericolo, ci sono rappresentazioni dell’orso come animale di compagnia tenuto alle catene come se fosse un cane, ma spesso appare anche come animale che si propone collaborativo con l’uomo, in atteggiamenti di amicizia e di complicità (soprattutto nelle vignette satiriche).