Le fiabe cimbre del Vecchio Jeckel, raccolte ad Asiago (VI) da Aristide Baragiola negli ultimi anni dell'Ottocento, sono una testimonianza rara del patrimonio di narrativa orale delle comunità dell’Altopiano dei Sette Comuni. L’Altopiano, di cui Asiago è il centro principale, è caratterizzato dalla presenza della minoranza etnico-linguistica di origine bavaro-austriaca (detta “cimbra”), che oggi sopravvive soltanto a Roana, a Rudi (frazione di Gallio) e a Rotzo.
Le fiabe introducono il lettore in un mondo fantastico tramandato di generazione in generazione specialmente durante i “filò”, un mondo ancora superstite al tempo del vecchio Giacomo della contrada Bosco (frazione di Asiago), ma oggi quasi completamente scomparso.
Nell’introduzione che precede le dodici fiabe il Baragiola descrive la contrada Bosco e l’anziano montanaro Giacomo e abbozza un breve esame delle favole, presentando qualche confronto con le tradizioni narrative di altre regioni.
I testi delle fiabe, in dialetto cimbro, sono accompagnati dalla traduzione italiana in calce.