Nel presente lavoro, suddiviso in due volumi, Achille Mango pubblica le Farse Cavaiole di Vincenzo Braca (Salerno, 1566 – 1614), un particolare genere letterario che inserisce nel filone dialettale del teatro comico cinquecentesco di Napoli e del suo circondario.
Si tratta di un genere incentrato sul personaggio del cavaiuolo, ovvero un ignorante e stolto contadino della città di Cava, che dai cittadini salernitani è immaginato, con la rozzezza del suo dialetto, nei tratti più grossolani e caricaturali. La farsa cavaiola conobbe una notevole fioritura tra la fine del XV e il XVI secolo, ma di quel cospicuo corpus è sopravvissuto ben poco: la penuria di testimonianze letterarie rende, infatti, Vincenzo Braca l'unico esponente di rilievo di questo genere teatrale.
In questo secondo volume sono contenute sei farse cavaiole: Concrusones et cavonensium opiniones Vincentii Braca, Primo Sautabanco, Secondo Sautabanco, Intermedio della presonia de Vraca, Intermedio della liberazzione da’ Cavaiole del Braca, Intermedio del naufragio soccesso nella Marina di Vietri. Completano l’opera le Note al testo, gli Apparati e l’Indice dei nomi propri.