Il presente lavoro di Marialuisa Stazio ripercorre la storia della canzone napoletana dal 1880 al 1914; costituisce quindi un prezioso contributo all’analisi delle origini, degli sviluppi e della crisi di una particolare cultura di massa che a Napoli ha vissuto una sua dimensione metropolitana, forte e strutturata, che i “media italiani” non hanno saputo né assorbire né riprodurre.
All’articolato saggio introduttivo di Alberto Abruzzese seguono quindici capitoli: Le canzoni nella città; Poeti popolareggianti e poeti popolareschi; Una cultura cittadina; Casa Ricordi a Napoli; Nasce la “canzone napoletana”; Gli editori e i concorsi; Gli album di Piedigrotta; Iniziative editoriali; Dalle sciantose alle macchine parlanti; Piedigrotta; Popolo e dialetto; Estetica romantica e industria culturale; La canzone e la città; Di Giacomo e la canzone; L’invenzione della tradizione.