L'opera di Serafino Amabile Guastella (Chiaramonte Gulfi-RG, 1819-1888) illustra, con un'impostazione dichiaratamente realistica, il folclore e le tradizioni contadine del territorio di Modica nel XIX secolo.
L'autore presenta le favole ("parità") e le leggende ("storie morali") del popolo siciliano, inserendole nel contesto di un discorso in prima persona e mescolandole a personali riflessioni morali e sociali. Le favole e le leggende non hanno nulla di meraviglioso e fiabesco, ma si concentrano su alcuni aspetti reali del quotidiano: la vita familiare, le malattie, la proprietà e il furto, le miserie della vecchiaia, la solidarietà contadina, ecc.
Il testo del Guastella, la cui versione dialettale è interamente riportata in calce al volume, è introdotto da Italo Calvino e presentato da Roberto Leydi. Il libro è inoltre illustrato da fotografie d'epoca che rievocano la vita popolare del territorio di Modica.