L'opera di Giorgio Cheda, suddivisa in due volumi, è il risultato di un lungo e meticoloso lavoro di ricerca dedicato allo studio di un capitolo particolarmente doloroso dell'emigrazione prealpina d'oltremare, quello dell'emigrazione ticinese in Australia negli anni "della fame" del 1853-1855.
Il lavoro si articola in tre parti ed è frutto di tre indagini distinte: a) la ricerca storica delle radici del particolare fenomeno migratorio dell'avventura australiana, limitato nel tempo (gli anni del blocco austriaco del 1853-1855) e nello spazio (le valli locarnesi); b) la metodica compilazione degli elenchi degli emigranti tratti dalle filze dei notai, dai registri dell'amministrazione comunale, dalle anagrafi e dalle liste d'imbarco; c) la raccolta delle lettere degli emigranti, che costituisce di per sé un corpus documentario di straordinario interesse umano oltre che sociologico.
A quest'ultimo aspetto è dedicato il presente volume, il quale intreccia tante storie individuali che, coinvolgendo centinaia di famiglie e intere parentele, diventano materia comune di un dramma collettivo.