Io, noi, il tempo

COME SARÀ LA TORINO DEL FUTURO?

LO RACCONTANO LE RAGAZZE E I RAGAZZI GRAZIE ANCHE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Ma siamo davvero in grado di includere i giovani nel progettare le nostre città?

Crediamo di conoscere i loro bisogni e i desideri, ma abbiamo gli strumenti per leggere e comprendere?

Quando, dopo la nascita della prima Portineria di comunità a Porta Palazzo, si presentò l'occasione di replicarescegliemmo una scuola. La Portineria doveva nascere dentro una scuola che vive sul “bordo”, tra il centro e unaperiferia sociale: il Lagrange, ubicata sulle sponde del fiume Dora, aveva le caratteristiche giuste.

Qui cominciò una alleanza con la preside, il corpo insegnati e quello ATA, durante il Covid. Questa era una delle scuolecon il più alto abbandono scolastico nel primo biennio. Li andammo a prendere casa per casa, mappando 120 studenti estudentesse che si erano sconnesse dalla DAD, e riuscimmo a riportarne in presenza più dell'80%. Questo fu il lavoroche ci convinse che in questa scuola la Portineria di comunità potesse fare la differenza: grazie a un sostegno di Fondazione CRT e Impresa sociale Con I Bambini le porte dell'istituto si aprirono alla città. Oggi è una scuola in crescitae con una percentuale bassa di abbandono scolastico, ma soprattutto la biblioteca è di libero accesso per il quartiere,una stanza neutra è solo dedicata alla Portineria dei ragazzi e delle ragazze, che ospitano anche il centro per l'impiegoe servizi di INPS per i loro genitori. In questo clima è nato il laboratorio di educazione alle immagini: Qui i selfiediventano autobiografie e le piazze di Torino un suggerimento per gli amministratori del futuro.

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