Campus Scuola - Progetto di Formazione Permanente per la Cultura Popolare
Dal 16 al 21 luglio in Molise
Regione Molise
Rete Italiana di Cultura Popolare
presentano
Campus Scuola Estivo
Progetto di Formazione Permanente per la Cultura Popolare
16 - 21 luglio 2013
L’idea del Campus Scuola per la Cultura Popolare, ideato dalla Rete Italiana di Cultura Popolare, è nata per preparare direttamente sul territorio tutti quei soggetti che vogliono iniziare a lavorare “in Rete”. Iscritti da tutta Italia vengono chiamati a partecipare a una vera e propria settimana di formazione sulla filosofia della Rete e sul come successivamente portare tali esperienze sui propri comuni di appartenenza.
Ma la scelta non è stata quella di chiuderci in aule e strutture, bensì di conoscere le tradizioni, le comunità che stanno già aderendo alla Rete. Il Campus 2013 viene ospitato dalla Regione Molise affinché tutti gli iscritti e le progettualità della Rete possano incontrarsi e, grazie alla programmazione che l’Ente in collaborazione con il territorio molisano ha previsto quest’anno, venire in contatto con le energie, le associazioni, gli attori sociali.
PROGRAMMA INTEGRALE
16 luglio
Montaquila
Ore 16.00
- Saluti istituzionali, Piazza Dante Alighieri – Sindaco Francesco Rossi – “Pro Loco Comune di Montaquila” - Regione Molise - Rete Italiana di Cultura Popolare
- Formazione - Mauro Gioielli giornalista demologo “Fiabe, giochi, riti, demoiatria nella cultura popolare molisana”
- “La Cultura Popolare in Rete”. Incontro con i Progetti Rete
- Folk Road in Concerto – Tradizione musicale americana e anglo-scoto-irlandese
- Cena con degustazione della tradizionale frittata di Montaquila 1250 uova – a cura della pro loco
- Lettura di mezzanotte
17 luglio
Rocchetta a Volturno
Ore 10.00
- Saluti istituzionali Sala consiliare, Piazza San Domenico – Sindaco Antonio Izzi - Regione Molise - Rete Italiana di Cultura Popolare
- Formazione - Pietro Ricci e Duilio Vigliotti musicisti internazionali “La zampogna: tradizione e innovazione”
- “Che viaggio! Ovvero la tragicomica historia di un uomo chiamato Odisseo”. – Viaggio nel mediterraneo tra giganti di cartapesta e mostri di stoffa, tutti accompagnati dal dialetto campano. Teatro dei Burattini a cura di Flavia D’Aiello
- Concerto del gruppo musicale “ Il Tratturo” presentazione
- Pranzo a cura del Comune
Sessano del Molise
Ore 16.00
- Saluti istituzionali Largo Municipio – Sindaco Giuseppe D’Ippolito– Associazione culturale “Sessano rinasce” - Regione Molise - Rete Italiana di Cultura Popolare
- “Calendario e mappatura rituale, Patrimoni Culturali dei Comuni in Rete” - Mappatura dei patrimoni culturali finalizzata all’inserimento nel calendario rituale – Incontro con i Progetti Rete
- “Pizzica pizzica e tammuriata”. Laboratorio di danze – Percorso tra i balli a tamburo, dalla pizzica pizzica fino ad arrivare alla Sicilia, alla tammurriata, tipica della Campania
- Rassegna di canti arbereshe “Divertimenti popolari Popular Games” con la cantante Antonella Pelilli e Max Foschetto, Giulio Costanzo (percussioni) Valerio Mola (contrabbasso)
- Cena in piazza con “pizza assetata” a cura dell’associazione culturale
- Spettacolo musicale con il gruppo etnico “Voria” – “Mollisani”
- Lettura di mezzanotte
18 luglio
Chiauci
Ore 10.00
- Saluti istituzionali Piazza Umberto I – Sindaco Egildo Di Pilla – Associazione culturale “L’incontro”- Regione Molise - Rete Italiana di Cultura Popolare
- Formazione – giornalista Angelo Sciaudone “Il Molise dal gusto antico”
- Spettacolo musicale - Associazione Culturale “Alberi sonori” - Larino – recupero valorizzazione e diffusione di suoni, canti, danze e ritualità popolari
- Cucina tipica molisana - Associazione Culturale “Keste Terre” - Montenero di Bisaccia - promozione della gastronomia tipica molisana
Pesche
Ore 16.00
- Saluti istituzionali Sala consiliare, Via Arciprete Biondi – Sindaco Ido De Vincenzi - Pro Loco Pesche - Regione Molise - Rete Italiana di Cultura Popolare
- Formazione - Maria Stella Rossi giornalista e scrittrice “Arte popolare e arte mobile nel merletto a tombolo di Isernia”
- “Indovina chi viene a cena?” - Progetto finalizzato all’ incontro, socializzazione e condivisione con alcune famiglie di diverse comunità migranti - Incontro con i Progetti Rete
- Visita guidata nel Borgo Antico
Castelnuovo al Volturno
Ore 20.00
- Cena in piazza a cura dell’associazione culturale
- Rappresentazione in Piazza Roma - “Il Cervo” maschera zoomorfa molisana per eccellenza che attinge linfa nel primitivismo ancestrale ed oggetto costante di studi e ricerche antropologici
- Lettura di mezzanotte
19 luglio
Vastogirardi
Ore 10.00
- Saluti istituzionali presso La Congrega, Via Roma – Sindaco Davide Apollonio – Associazione culturale “La congrega”- Regione Molise - Rete Italiana di Cultura Popolare
- Formazione - Franco Valente architetto, studioso di arte e storico “La tradizione religiosa dai Sanniti all’Epoca Moderna” presso la Corte Medievale
- Concerto per trio con Pietro Ricci (zampogna), Luigi Vitullo (pianoforte) e Tiziano Palladino (mandolino) presso la Corte Medievale
- “Pizzica pizzica e tammariata” Laboratorio di danze - Percorso tra i balli a tamburo, dalla pizzica pizzica fino ad arrivare alla Sicilia, alla tammurriata, tipica della Campania
- Pranzo a cura dell’associazione culturale presso la Corte Medievale
Carpinone
Ore 16.00
- Saluti istituzionali Piazza Martiri d’ Ungheria Sindaco Sarao Pasquale – Associazione culturale “Ru Maccature” - Regione Molise - Rete Italiana di Cultura Popolare
- Inaugurazione del mercatino dell’artigianato locale
- “Progetti da condividere: Archivio Partecipato e Fondo Tullio De Mauro” – Piattaforma on line partecipata per pubblicare video, testi, fotografie, musiche , ecc - Incontro con i Progetti Rete
- Spettacolo musicale “Ru maccature” gruppo folk composto da 25 elementi divisi tra ballerini, cantanti e musicisti che esegue un repertorio tipico della tradizione contadina molisana in generale e Carpinonese in particolare.
- Laboratorio di danza – Spallate molisane ed abruzzesi a cura di Debora Malerba
- Cena con prodotti tipici a cura dell’associazione culturale
- Lettura di Mezzanotte
20 luglio
Jelsi
Ore 10.00
- Saluti istituzionali Sala convegni G. Santella, Largo Chiesa - Sindaco Salvatore D’Amico– Comitato Festa del Grano - Regione Molise - Rete Italiana di Cultura Popolare
- Formazione Michele Fratino archeologo sperimentale - carrista “Festa del grano”
- Visita guidata e partecipazione ai laboratori del grano
- Pranzo a cura del comitato
Civitanova del Sannio
Ore 17.30
- Saluti istituzionali Auditorio comunale, Piazzale Padre Fiorante - Sindaco Lidia Iocca - Associazione culturale “Civitanovesi nel mondo” - Regione Molise - Rete Italiana di Cultura Popolare
- “ Buone Pratiche e Community Care” – Modelli virtuosi di gestione della cosa pubblica, del lavoro, del “fare economia” - Incontro con i Progetti Rete -
- Formazione Giovanna Mariano “Il canto nella cultura popolare”
- Spettacolo “Lu passarielle” Associazione Folkloristica Corale - Ferrazzano
- Cena in piazza a cura dell’associazione
- Lettura di Mezzanotte
21 luglio
Roccasicura
Ore 10.00
-
Saluti lungo il tratturo Castel di Sangro – Lucera ( antiche autostrade per la transumanza delle greggi) intervengono il Sindaco Fabio Milano- l’associazione culturale “Cultura e Memoria” Maria Teresa Scarpitti – Regione Molise- Rete Italiana Cultura Popolare
-
“La tresca” a ricordo della mietitura e trebbiatura del grano
-
Pranzo in campagna a cura dell’associazione con musica delle fisarmoniche della cooperativa Nuccio Fiorda
In collaborazione con i Comuni di Montaquila, Rocchetta a Volturno, Sessano del Molise, Chiauci, Pesche, Castelnuovo al Volturno, Vastogirardi, Carpinone, Jelsi, Civitanova del Sannio, Roccasicura
SCHEDE PRESENTAZIONE degli INTERVENTI
a cura della Rete Italiana di Cultura Popolare
INCONTRO CON I PROGETTI RETE
L’Associazione Rete Italiana di Cultura Popolare ha per scopo la realizzazione di azioni policulturali per la valorizzazione e la riproposizione delle culture popolari e dei rituali sociali, antichi e moderni.
Questi ultimi sono l’esplicitazione di quell’ideale che ci sostenne nella creazione di un polo d’attenzione per la Cultura Popolare: che la memoria è collettiva quando costituisce un sistema vitale e riconosciuto dalla comunità umana.
Dunque mantenere la Memoria è impresa collettiva, di rete, e la responsabilità della sua salvaguardia e della sua valorizzazione deve essere percepita come un vero dovere sociale
Durante il Campus Scuola 2013, disegneremo, negli incontri da noi condotti, un percorso di sintesi, racconto e confronto, con le linee progettuali partecipative attive.
- “Calendario Rituale e Patrimoni Culturali”. Alla Rete finora hanno potuto aderire Regioni, Province, Comuni e Associazioni che hanno permesso di costruire politiche socio – culturali diffuse sul territorio. Il lavoro svolto in questi anni ci ha fatto registrare un interesse da parte dei comuni che sono entrati in contatto con noi, anche grazie al 13 Dicembre - Giornata Nazionale della Rete Italiana di Cultura Popolare. Pertanto dal 2012 la “Rete” inizia un nuovo progetto di partecipazione “dal basso”, attraverso una mappatura dei territori su tutta l’area nazionale finalizzata all’inserimento nel calendario rituale. Il 2013 è l'anno della partecipazione e grazie allo sviluppo della nuova piattaforma web della Rete, il primo social network sulla Cultura popolare, uno spazio in cui poter dialogare, consultare l'archivio con tutto il materiale raccolto in questo tempo, ascoltare e partecipare alla radio web, da quest'anno anche i piccoli comuni potranno aderire, mettendo in rete il proprio patrimonio culturale senza nessun tipo di impegno economico. Gli enti pubblici, infatti, possono gratuitamente mettere in Rete un proprio patrimonio culturale, sviluppando azioni di promozione e valorizzazione del proprio territorio e condividendo gli obiettivi e le finalità della Rete Italiana di Cultura Popolare. Mettere in "Rete" una festa, un rito, significa partecipare al grande calendario collettivo della Cultura Popolare ed avere la possibilità di divenire una delle sedi dell' Università Itinerante disseminate su tutto il territorio nazionale. Vi chiediamo quindi di segnalarci i vostri patrimoni culturali che verranno inseriti nel grande calendario rituale collettivo.
Interviene: Antonio Damasco, Direttore Rete Italiana di Cultura Popolare
- “Indovina chi viene a cena?”. Il progetto “Indovina chi viene a cena…?” venne lanciato in occasione dell’edizione 2011 del Festival Internazionale dell’Oralità Popolare, con una cena condivisa che portò in Piazza Carlo Alberto più di cento persone, riunite intorno a un unico tavolo per i piatti preparati dalle famiglie appartenenti alle comunità straniere residenti sul territorio che hanno aderito al progetto. Il progetto nasce dal percorso sul concetto di “altro”, sull’idea di incontro e di socializzazione declinabile in differenti modalità, che ha intrapreso la Rete in questi anni. Tutto ciò ha consolidato rapporti di collaborazione e di condivisione con alcune famiglie e persone facenti parte diverse comunità migranti. “Indovina chi viene a cena…?” ne rappresenta uno dei frutti e, pur se costituito da una serie di incontri/cene all’interno di abitazione private, non è un progetto gastronomico. “Indovina chi viene a cena…?” è un progetto di relazione, che si sviluppa sulla base della presenza di un nucleo di comunità, in cui chi partecipa sceglie di incontrare un’alterità e decide, scommette, su quell’appuntamento.
La Rete Italiana di Cultura si pone come garante verso quelle famiglie che, con un gesto privato e di grande fiducia, accolgono nelle proprie case le persone che vogliono condividere quest’idea. Mette in relazione, cerca di svilupparne collaborazioni, comunica quel che accade sul territorio nazionale, ma soprattutto facilita la crescita di antenne locali che abbiano la capacità di lavorare insieme.
Nel 2012 il progetto è diventato permanente, prevedendo una programmazione annuale e sviluppandosi in maniera diffusa. Il progetto è stato infatti attivato con successo presso le Città di Roma, Prato, Arezzo e Grosseto. L’organizzazione nelle città è affidata ad alcuni Iscritti alla rete Italiana di Cultura Popolare che sono diventati volontari referenti per la Rete sui vari territori. Per il 2013 si aprirà a nuove città, tra cui Alessandria e Aosta
Interviene: Alice Imperiale, Organizzazione Rete Italiana di Cultura Popolare; Massimo Zio, referente locale nel Lazio per la Rete Italiana di Cultura Popolare; Mara Alaqua, APS Cambalache
- “Progetti da condividere: Archivio Partecipato e Fondo Tullio De Mauro”. La Rete sta sviluppando la sua piattaforma on line in maniera partecipata. L’Archivi sarà uno spazio virtuale, in cui gli iscritti potranno pubblicare video, testi, fotografie, musiche, interviste con i “maestri” della cultura popolare, feste e tradizioni, giochi e modi di lavorare, ricerche a proposito di cibo e artigianato e tutto ciò che potrebbe essere condiviso da ricercatori, artisti, studenti e singole persone.
Il primo a cominciare questo archivio “dal basso” è stato Tullio De Mauro, professore emerito e linguista di fama internazionale, che ha donato parte del suo archivio di linguistica alla Rete. Molti altri lo stanno seguendo, insieme alle scuole, ai gruppi, ai ricercatori, e agli appassionati.
Grazie ad una interfaccia per dispositivi mobili, si potrà con facilità e in modo diretto caricare materiali sull’archivio partecipato: basterà scaricare sul proprio dispositivo l’icona della Rete che collegherà direttamente all’archivio: in un click le vostre foto, video e ricerca saranno on line.
Il progetto sta sviluppando inoltre percorsi formativi, in collaborazione con i MIUR regionali, che comprende due fasi principali:
- incontro preparatorio: incontri formativi integrato tra ragazzi e insegnati con l’obbiettivo di contestualizzare la ricerca entodemoantropologica e fornire gli strumenti di base per realizzarla
- la ricerca: organizzazione di gite presso le feste tradizionali inserite nel progetto “Patrimoni Culturali in Rete”. Durante le gite le classi potranno registrare foto, effettuare video e sviluppare ricerche che potranno essere direttamente caricate on line.
Interviene: Ada Manfreda, Ricercatrice Universitaria e Direttrice Editoriale di “Amaltea. Trimestrale di cultura”
- “Buone Pratiche e Community Care”. Da tempo la Rete Italiana di Cultura Popolare indaga e racconta alcune "buone pratiche": modelli virtuosi di gestione della cosa pubblica, del lavoro, del "fare economia", del riallacciare un dialogo intergenerazionale.
Interviene: Salvatore Colazzo, Preside di Scienze della Formazione e docente di Pedagogia Sperimentale, Università del Salento
FOLK ROAD
Marcello De Dominicis, voce solista
Piermario De Dominicis, chitarra
Caterina Bono, violino
Nora D'Orvè Gabrieli, bodhran e percussioni
I Folk Road nascono dalla ricerca decennale del Folk Club Latina, associazione di proposta e ricerca sulle musiche popolari, che ha operato a Latina e provincia dal 1981. Nel club da sempre c’è stata una forte presenza di appassionati di musica celtica, ovvero del patrimonio musicale del Centro e Nord Europa in cui fu più forte e duraturo lo stanziamento dei Celti: Irlanda, Scozia, Bretagna, Galles, Galizia. Si forma quindi un gruppo tra alcuni membri dell’associazione che da sempre suonano. Questo ensamble deve esibirsi in due concerti a tema: il primo sulla tradizione musicale americana ed il secondo su quella anglo-scoto-irlandese. Da allora i Folk Road hanno continuato sviluppando un percorso di ricerca e approfondimento della cultura irlandese che li ha condotti nel 2000 a partecipare come attori nel film di Martin Scorsese "Gangs of New York" , accanto al celebre cantante irlandese, Finbar Furey nel brano : "New York Girls". Marcello De Dominicis svolge, durante tutte le riprese del film, l'attività di consulente musicale e viene chiamato, poco tempo dopo, anche in Rai, per l'adattamento radiofonico della commedia, del grande autore irlandese Brian Freil, "Dancing at Lughnasa". Anche in questa occasione alcuni musicisti dei Folk Road, assieme al piper dei Modena City Ramblers, Massimo Giuntini, registrano alcuni brani per la colonna sonora della commedia.
LABORATORIO DI DANZE: PIZZICA PIZZICA E TAMMURRIATA, A CURA DI VITTORIA AGLIOZZO
Un percorso tra i balli a tamburo, dalla pizzica, o, detta nella sua forma più tradizionale pizzica pizzica, danza ballata tradizionalmente in Salento, nel Materano e nel Cilento, fino ad arrivare alla Sicilia, alla tammurriata, tipica della Campania
CHE VIAGGIO! OVVERO LA TRAGICOMICA HISTORIA DI UN UOMO CHIAMATO ODISSEO
Uno spettacolo di narrazione e teatro di figura liberamente ispirato all’Odissea
Di e con Flavia d’Aiello
Pupazzi: Flavia D’Aiello
Scene e Costumi: la Casa del Gallo d’Oro
Adatto a tutto il pubblico
Per indicare un cantastorie gli antichi Greci usavano il termine “aedo”, da “aido”, cioè “cantare”, o “Rapsodo”, da “raptein”, “cucire”, “cucitore di storie”…raccontare le storie vuol dire quindi cucire pezzi…unire mondi…Questo viaggio passa dal mediterraneo, tra giganti di cartapesta e mostri di stoffa, tutti accompagnati dal dialetto campano..un viaggio di storie nelle storie.
RELATORI E FORMATORI
Salvatore Colazzo, Preside di Scienze della Formazione e docente di Pedagogia Sperimentale, Università del Salento
Ada Manfreda, Ricercatrice Universitaria e Direttrice Editoriale di “Amaltea. Trimestrale di cultura”
Antonio Damasco, Direttore Rete Italiana di Cultura Popolare
Alice Imperiale, Organizzazione Rete Italiana di Cultura Popolare
Massimo Zio, referente locale nel Lazio per la Rete Italiana di Cultura Popolare
Mara Alaqua, APS Cambalache, associazione di promozione sociale che sta organizzando “Indovina chi viene a cena?” ad Alessandria
Flavia D’Aiello, attrice e formatrice, laureata in Scienze Politiche, diplomata all’ “Atelier delle figure /Scuola per burattinai e contastorie”
Marcello De Dominicis, insegnante di canto e musica popolare, e' giornalista musicale e si occupa anche di consulenza musicale per cinema ("Gangs of New York","Callas Forever","Ten minutes Older") televisione e radio.
Vittoria Agliozzo, ha al suo attivo varie esperienze teatrali (con numerose compagnie, tra le altre: Living Theatre, Teatro Fisico di Philip Radice, Stalker Teatro) e musicali. Dal 2004, inizia un percorso di ricerca su alcune tradizioni popolari legate principalmente al patrimonio culturale italiano ma non solo.