Campus Scuola per la Cultura Popolare 2012
Per il 2012 i Campus Scuola triplicano: al percorso nel Fortore, si aggiunge un Campus nell'Anfiteatro Morenico di Ivrea e una quattro giorni dedicata alla Poesia a Braccio a Borbona, in provincia di Rieti
CAMPUS SCUOLA ESTIVO NEL FORTORE
Progetto di Formazione Permanente per la Cultura Popolare
Con il sostegno di Provincia di Foggia, Provincia di Benevento il patrocinio della Regione Molise
L'idea del Campus Scuola per la Cultura Popolare è nato dalla necessità di creare un'occasione di approfondimento e condivisione che fosse intensiva. Per sette giorni e sette notti gli iscritti alla Rete, i Testimoni della Cultura Popolare ®, gli studiosi e molti artisti vivono insieme, condividendo la volontà di affrontare e approfondire i nuovi modelli di socialità ma anche di conoscere feste e riti dei territori che ci ospiteranno. Incontrare le forze attive delle realtà locali, collegare tradizioni, luoghi e persone, fare tutto ciò in un territorio fuori dalle grandi mete turistiche, ma che ha bisogno di essere cercato, ascoltato ed animato: con questi obbiettivi nasce l’idea di una esperienza unica, quella del Campus, ormai al suo terzo anno di vita. Il Fortore è una vasta area che tocca le province di Foggia, Campobasso e Benevento unita da culture, tradizioni, storia e da un ambiente unico, con un fiume che si snoda lungo un percorso ideale di 110 km, questo territorio di confine ha associato, nell'estate 2010, alcune Province della Campania, del Molise e della Puglia, sviluppando il Campus estivo per la Cultura Popolare.
Più precisamente il programma del Campus sarà sviluppato su tre nodi principali: la mattinata sarà dedicata a incontri di carattere più teorico su temi inerenti la cultura e le tradizioni popolari, il pomeriggio ad attività laboratoriali ed incontri sul territorio e le serate di festa con i comuni ospitanti.
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- Chi: aperto a tutti gli iscritti alla RICP. La sua frequentazione può prevedere, per gli studenti universitari regolarmente iscritti e nel caso in cui sia attiva una convenzione con la struttura accademica di afferenza o tramite accordi diretti con i docenti, l’attribuzione di crediti formativi che potranno essere riconosciuti dalla propria Facoltà.
- Quando: dal 16 al 22 luglio
- Dove: Fortore
- Condizioni organizzative
- L’Organizzazione fornirà l’alloggio e i transfert interni, in luoghi e modalità indicate dall’Organizzazione
- 40 posti disponibili
- Partecipazione gratuita
CAMPUS SCUOLA PER LA POESIA A BRACCIO
Con il sostegno della Provincia di Rieti, in collaborazione con la Rete della Poesia a Braccio della Provincia di Rieti - Comune di Borbona (RI), Leonessa (RI), Posta (RI), Accumoli (RI), Cittareale (RI), Montereale (AQ)
La Poesia a Braccio è una nozione dai molti nomi: poesia improvvisata, canto a braccio, canto in "bernesco", ottava improvvisata. L’idea di base è quella di una poesia che viene creata inventando i contenuti nel momento stesso in cui si canta. Lo schema metrico è quello classico, l’endecasillabo già usato da Ariosto e Dante: rima alternata per iniziare e rima baciata per le ultime due. E’ l’ultimo verso a dover essere ripreso dal poeta che proseguirà nel canto. Normalmente infatti sono più poeti a partecipare in una vera gara poetica. Non è un caso che il canto a braccio sia denominato “a contrasto”: oltre a doversi attaccare all’ultima rima, il poeta che prende la parola dovrà sostenere la sua tesi (opposta a quella di chi l’ha preceduto) sempre usando i versi con maestria, per essere il più convincente possibile. Abruzzo, Lazio e Toscana sono le terre in cui è nato il canto a braccio in endecasillabo e dove continua a essere praticato. Anche nella Sardegna del nord i poeti cantano utilizzando l’ottava rima, mentre nel sud dell’isola la metrica è differente. Per quel che riguarda l’estero abbiamo testimonianze significative nell’area ispanica, soprattutto nelle Baleari e nei Paesi Baschi. Ma questa poesia è molto diffusa anche nell’America centrale, sebbene i versi siano 10 anziché 8, e non sempre siano endecasillabi. Meno conosciuto, ma altrettanto importante, è il canto a braccio nel mondo arabo: Palestina, Libano, Nord Africa.
A settembre, per 4 giorni, entreremo nel mondo dell’improvvisazione in ottava rima, per conoscerla e sperimentarla, fianco a fianco ai suoi Testimoni viventi.
- Chi: aperto a tutti gli iscritti alla RICP. La sua frequentazione può prevedere, per gli studenti universitari regolarmente iscritti e nel caso in cui sia attiva una convenzione con la struttura accademica di afferenza o tramite accordi diretti con i docenti, l’attribuzione di crediti formativi che potranno essere riconosciuti dalla propria Facoltà.
- Quando: dal 20 all’23 Settembre
- Dove: Borbona (RI)
- Condizioni organizzative
- L’Organizzazione fornirà l’ alloggio, in luoghi e modalità indicate dall’Organizzazione
- 20 posti disponibili
- Partecipazione gratuita
CAMPUS SCUOLA NELL’ANFITEATRO MORENICO DI IVREA
Progetto di Formazione Permanente per la Cultura Popolare
Con il sostegno dell’Ecomuseo AMI (Anfiteatro Morenico di Ivrea)
Dopo l’esperienza nel Fortore, sviluppiamo un nuovo progetto formativo sui temi della cultura popolare, questa volta localizzato nel Nord Italia, in un territorio definito “anfiteatro morenico di Ivrea”. L’Ami è un rilievo morenico di origine glaciale situato nel Canavese che interessa la provincia di Torino e, più marginalmente, quelle di Biella e di Vercelli. Un territorio ricchissimo di luoghi e riti che sono origine di nuclei di comunità, sia antichi che contemporanei.
Anche in questo caso il programma si svilupperà tra incontri, laboratori e feste serali, concludendosi con la partecipazione alla Festa di San Maurizio di Maglione, durante la quale ogni anno si sviluppa per le vie del comune la processione in onore del Santo. Durante la processione otto ragazze, che portano sulla testa le matarille, sono scortate da otto ragazzi recanti ognuno un'alabarda anch'essa ornata con fiori e nastri. Le matarille si possono considerare oggetti di culto cristiano stabilmente inseriti in un preciso rituale liturgico. Risalirebbero agli alberi di maggio, "i maggi", e a strutture simili, molto diffuse in buona parte dell'Europa come oggetti al centro di feste di inizio anno o di un ciclo stagionale, tese a celebrare e favorire raccolti annuali e passate poi progressivamente ai rituali cristiani come le feste patronali.
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Chi: aperto a tutti gli iscritti alla RICP. La sua frequentazione può prevedere, per gli studenti universitari regolarmente iscritti e nel caso in cui sia attiva una convenzione con la struttura accademica di afferenza o tramite accordi diretti con i docenti, l’attribuzione di crediti formativi che potranno essere riconosciuti dalla propria Facoltà.
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Quando: dal 14 al 16 Settembre
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Dove: Nomaglio, Brosso e Maglione
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Condizioni organizzative
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L’Organizzazione fornirà l’alloggio, in luoghi e modalità indicate dall’Organizzazione
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20 posti disponibili
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Partecipazione gratuita
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