Finalità e obiettivi della Summer School
La scelta di Carpignano Salentino non è casuale: nel 1974 vide la formulazione, grazie ad Eugenio Barba e l'Odin, lì presenti per preparare uno spettacolo in un contesto ben lontano dai luoghi ordinari dalla loro operatività, del princio del "baratto culturale", diventato uno dei caposaldi del Teatro di comunità.
Le arti performative si prestano a promuovere empowerment comunitario, attraverso la messa in forma delle differenze e il loro confronto, creando zone di scambio comunicativo, che riducono la conflittualità tra le identità e le rendono disponibili a forme di dinamico equilibrio.
Coloro che svolgono lavoro di cura (siano docenti, assistenti sociali, educatori, psicologi) ricavano dalla conoscenza dei dispositivi propri del Teatro sociale e di comunità elementi funzionali ad interventi su gruppi più o meno ampi, per incrementare il loro senso di autoefficacia, inducendo processi di riflessività mediata dall'impegno del corpo e delle sue risorse comunicative.
Gli artisti, gli operatori culturali e gli organizzatori di eventi possono trarre dalla frequenza delle attività formative della Scuola opportunità per acquisire una sensibilità alla dimensione sociale della loro azione.
Come si sviluppa la Summer School?
- La mattina è dedicata all'approfondimento teorico del tema della Summer School, ossia il ruolo delle arti performative per lo sviluppo di comunità. I lavori si svolgono in due sessioni parallele. In ogni sessione si svolgono due seminari, uno a cominciare dalle ore 9, l'altro a cominciare dalle ore 11. Dopo l'esposizione delle problematiche del Seminario da parte del docente relatore, vi è l'approfondimento delle stesse, grazie al dibattito, che viene animato ed approfondito con il concorso dei giovani ricercatori, dottori di ricerca e dottorandi. Il primo Seminario è tenuto da un docente proveniente dal mondo accademico, il secondo da un operatore delle arti performative.
- Il pomeriggio parte dalle ore 15. Dopo 45 minuti di training, affidati a Laura Giannoccaro ed Emanuele De Matteis, comincia il Laboratorio. Questo è condotto da Antonio Damasco, direttore della Rete italiana di Cultura Popolare e regista teatrale, con la collaborazione di Luigi Mengoli, Rocco De Santis e Ada Manfreda. Quattro ore di intenso lavoro (dalle 16 alle 20) per pervenire, a partire da una serie di materiali messi a disposizione dall'Associazione "Pepe Nero", nell'ambito del Progetto "Rete dei caselli", ad una ipotesi di spettacolazione.
- Dopo cena, vi sarà un momento performativo ovvero la visione di alcuni video, prodotti nell'ambito delle ricerche dei relatori.
Le proposte performative e video del “dopo cena”
Antonio Damasco proporrà lo spettacolo "Juve-Napoli 1-3: la presa di Torino"; Franco Perrelli il documentario "Splendore delle età"; Nicola Savarese il film "In cerca di teatro" (RAI 1974); Luigi Mengoli il video "Gnosi se auton"; Paolo Apolito la videoricerca "Keeping togheter in time"; Salvatore Patera proporrà alcuni esempi di cinema partecipativo; Salvatore Bevilacqua il videodocumentario: "Les années Schwarzenbach", film sull'emigrazione italiana negli anni Settanta del secolo scorso in Svizzera; Mauro Marino l'esperienza di "Storiarsi", un Laboratorio di scrittura con gli utenti del SERT; Giorgio Colopi il video "Le Storie sul posto"; Rocco De Santis e Salvatore Colazzo propongono "Le donne di Odisseo. Un'ipotesi di laboratorio di teatro-musica"; Fernando Bevilacqua proietterà il video "Rito sacrificale in tre movimenti"; Paolo Petrachi un percorso fotografico sulla presenza dell'Odin di Eugenio Barba a Carpignano Salentino nel 1974.
Le mostre fotografiche
Durante le giornate della Summer verrà allestita la mostra fotografica "Li quadari" di Luigi Mengoli.
Marisa Rapuano – voce, Pio Grasso – mandolino, basso acustico e basso elettrico, Lello Campanelli -tammorra e flauti, Ezio Cerulo - voce chitarra bouzouki irlandese, Jacopo Cerulo voce tastiere, Giancarlo Sabbatini percussioni, Giuseppe Telaro - violino
Il Canzoniere della Ritta e della Manca si costituisce nel 1985 intorno alla riproposta dei canti della tradizione popolare sannita. Oltre alla realizzazione di numerosi concerti, dal 1987 al 1991 organizza la rassegna Né Sole Né Luna ed inoltre giunge alla finale - tra centinaia di partecipanti - di "Indipendenti 91", concorso nazionale indetto dalla rivista specializzata Fare Musica. Viene quindi inserito nella compilation European Mix (MMM-Musik-Media-Verlag) edita dal mensile a diffusione europea European Musician . Del 1994 è il CD Malevento, sintesi di un decennale lavoro di ricerca, accolto favorevolmente dalla critica e dal pubblico. Il Canzoniere viene così inserito in un secondo CD di European Musician, Italian Homemix (European Musician/PDC) e nel CD antologico Roots Music Atlas .
Il Gruppo ha partecipato a numerose rassegne ed ha vinto la 1° edizione del concorso Inedito per Maria (direzione artistica Eugenio Bennato - Terni 1995) con relativo CD distribuito dalla Audiovisivi San Paolo e dalla EMI. Nel 2006 ha partecipato alla XVI edizione del Festival Internazionale di Volubilis (Marocco) ed alla XI edizione del premio 'Louis Braille' - sponsor la Provincia di Roma - trasmesso da RAI 2 . Nel 2007 il Canzoniere ha suonato a Napoli in una serata di solidarietà - trasmessa da RAI 1 - e poi di nuovo in Marocco, al Teatro Italia di Casablanca, per una importante rassegna dedicata alle arti del nostro Paese. Sempre nel 2007 ha partecipato alla importante Rassegna internazionale di world music Colori Sonori . Nell'agosto 2008 è ancora su RAI1 per uno speciale trasmesso da Isola Capo Rizzuto.Nel 2010 chiude il tour a Scafati nell’ambito della ricorrenza storica della nota Battaglia di Scafati . Nel 2011 - con la Compagnia di Balletto della coreografa Carmen Castiello - realizza Racconti Mediterranei , spettacolo diretto da Valerio Vestoso che ha riscosso notevole successo in numerose piazze italiane.