La mostra vuole fornire un punto di vista sulla mobilità dell’uomo con un reportage fotografico e epistolare collettivo per poterne  raccontare il volto umano partendo dalle persone, dagli sguardi, dalle storie e dalle loro rotte migratorie. L'itinerario che coinvolgerà la città di Torino e la città di Reggio Emilia guiderà il pubblico nei vari momenti che scandiscono la quotidianità di chi dalla propria terra intraprende il cammino verso un mondo migliore.

 

album 2

Il progetto

Il progetto Album di famiglie (S)confinanti consiste quindi nella realizzazione di una mostra narrativa e itinerante che racconti le memorie sulle mobilità e sulle e/immigrazioni nella città di Torino.  La mostra vuole essere il risultato di un percorso che si svilupperà nel corso di un anno e che è stato presentato durante la XII edizione del Festival delle Culture Popolari e durerà fino all’edizione 2018. Aderiscono a Album di famiglie (S)confinanti enti e istituzioni di diversa natura al fine di unire e diversificare materiali e memorie diverse: dalla testimonianza personale ai fondi custoditi negli archivi. Partecipano la Città di Torino e le sue circoscrizioni, l’Archivio Storico della Città di Torino, l’Archivio di Stato di Torino, l’Archivio dei Diari di Pieve di Santo Stefano, l’Archivio Nazionale del cinema d’impresa di Ivrea, il Polo del ‘900 e l’Istoreto.

Protagonisti attivi sono i nuovi e i vecchi cittadini che hanno deciso di condividere le loro memorie personali al fine di realizzare questa narrazione collettiva. Con il supporto delle famiglie delle comunità che già collaborano con la Rete si vuole valorizzare l’accoglienza reciproca e la restituzione delle memorie alla cittadinanza. L’obiettivo del progetto è quindi realizzare una mostra che attraversi le città nei suoi luoghi simbolo, più o meno conosciuti, coinvolgendo tutta la cittadinanza e le istituzioni in una prospettiva di condivisione e collaborazione.