24 giugno

 

REGIONE SARDEGNA - PROVINCIA DI SASSARI

COMUNE DI SEDINI

I fuochi di San Giovanni hanno radici profonde nella tradizione contadina della Sardegna, e sono ancora vivi specie nei villaggi più piccoli della campagna sassarese.

Trovarsi intorno al fuoco nei giorni del solstizio d'estate era un momento importante per la comunità, oltre che essere un rito propiziatorio per i raccolti, in cui il fuoco metaforicamente riusciva a contrastare il male del mondo. Il fuoco poi diventava il suggello dell'amicizia con la cerimonia del salto. Nella notte magica del solstizio d’estate, tenendosi per mano, e saltando il falò per tre volte, le persone sancivano i rapporti di comare e compare, in una vicinanza in grado di durare per tutta la vita

«Si preparavano, durante il giorno, sul sagrato della Chiesa una o due cataste di legna e frasche alle quali al calar del sole veniva appiccato il fuoco. Quando le fiamme avevano raggiunto una certa vivacità, tra grida e incitamenti, i più coraggiosi invitavano amici ed amiche a farsi compari; per potersi definire tali bisognava avere il coraggio di saltare le fiamme tenendosi strettamente per mano. C’era in effetti un certo pericolo, ma poiché quelli che si accingevano al salto erano in genere molto giovani, difficilmente succedevano incidenti e non se ne ricordano a memoria d’uomo. Naturalmente questo comparaggio era sentito particolarmente dai giovani; non era raro il caso che avendo un tale dichiarato di essere compare di una persona, per chiarire il rapporto, in tono scherzoso, veniva chiesto: Compare de Sant Joan?». Beppe Sechi Coppello, nel suo Tradizioni popolari in Alghero

Informazioni e approfondimenti: Comune di Sedini, Vicesindaco Salvatore Carta 079 589209 assessori@comune.sedini.ss.it  

Con il patrocinio del Comune di Sedini (SS)

Nella foto la Domus de Janas detta "de Sa Rocca" di Sedini