I Riti della Settimana Santa: le Passioni nel Nord e Centro Italia

Escrito por 
Valora este artículo
(1 Voto)

I riti della Settimana Santa sono celebrati in tutta Italia con profonda partecipazione  da parte  della comunità dei fedeli ed alla liturgia ufficiale si affiancano manifestazioni di pietà popolare caratterizzate  da canti  e raffigurazioni sceniche della Passione di Gesù.

In Piemonte a Sordevolo (BI)  la Passione si rinnova da oltre due secoli, in forma di antico teatro popolare, che vede la partecipazione attiva dell'intera comunità e con cadenza quinquennale.  Interpretata da attori dilettanti, questo evento è allestito in collaborazione con l’Associazione Teatro Popolare di Sordevolo ed è  composto da un prologo e 29 scene nelle quali sono presenti complessivamente 400 persone.

Il testo su cui si basa si ricollega  ad  un’opera di fine ‘400 , elaborata in versi dal fiorentino Giuliano Dati, cappellano della Chiesa dei Santi Martiri in Trastevere a Roma e rappresentata dalla  capitolina  Compagnia del Gonfalone.  Il testo potrebbe essere pervenuto a Sordevolo grazie ai contatti fra la confraternita romana e quella affiliata dell’area biellese o per relazioni commerciali fra le differenti località.

Il Comune di Sordevolo aderisce, con il rito della passione di Cristo, al progetto sui Patrimoni culturali  e calendario rituale della Rete Italiana di Cultura Popolare. La prossima edizione si terrà nel 2015.

Sempre in Piemonte, a Vercelli,  il  Venerdì Santo ha luogo la "Processione serale delle Macchine" . Si tratta di grandi gruppi lignei, statue del 1600, montate su cassoni di grandi dimensioni, che rappresentano le varie fasi della Passione, quadri ed episodi del Calvario di Gesù Cristo.

In alcune zone della Liguria le processioni del Venerdì Santo sono caratterizzate dal Crocefisso rivolto verso la coda del corteo. E' una antica usanza che si rifà al tempo delle battaglie navali contro i Turchi, durante le quali i crocifissi che adornavano le prore delle navi venivano rivoltati affinché gli infedeli, e cioè i Turchi, non potessero vedere il volto del Cristo

In  Toscana troviamo  la Giudeata di Radicofani (SI), una delle più antiche della regione,  dove  la processione del venerdì santo si svolge con l’arrivo alla chiesa di Sant’Agata per l’adorazione del Calvario: un apparato di straordinario costruito tutto attorno all’ altare di Andrea Della Robbia: una parete di bosso arricchita di 750 luminarie allegoriche.

Nelle cittadine di Cannara e di Bastia Umbra (PG)  il giorno di Pasqua la Resurrezione viene rappresentata attraverso la cerimonia dell'Inchinata o Rinchinata, ovvero l'incontro del Cristo con la Madonna. Le due statue, che percorrono dapprincipio senza incontrarsi  le vie del centro cittadino, si affrontano in un luogo stabilito, dove i portantini fanno eseguire loro  un profondo inchino e dal sincronismo più o meno preciso del gesto si traggono tradizionalmente auspici sul risultato dell'annata agricola.

Nel Lazio,  il giorno di Pasqua a Tarquinia è caratterizzato dalla particolare processione del Cristo risorto,  consistente in un’antica statua lignea , preceduta da gigantesche croci  fatte di tronchi sulle quali è posta una corona di alloro e fiori  e   legata ad una leggenda secondo la quale lo scultore   , per volere divino, avrebbe perso  la vista affinchè non ne realizzasse altre di tale bellezza.

Al di fuori del contesto della rappresentazione , troviamo ancora  a  Mantova, l'Ostensione dei Sacri Vasi che contengono , miste ad un poco di terriccio,  alcune gocce rapprese di sangue, ritenuto appartenente a Gesù Cristo, e a Firenze  lo  Scoppio del Carro. Quest’ultimo  rito risale alla prima crociata quando ad un cavaliere fiorentino, il  quale  piantò per primo lo stendardo cristiano a Gerusalemme,  vennero donati come ricompensa  alcuni frammenti di pietra del Santo Sepolcro, riportati  a Firenze ed usati  per accendere il fuoco sacro del sabato santo: un  carro  tirato da una coppia di buoi bianchi è  unito da  un filo di ferro all’altare maggiore; lungo il filo è legata una colombina che porta nel becco un ramoscello di ulivo e ha il compito di scivolare con la miccia accesa per incendiare i fuochi d’artificio contenuti nel carro.  Se la colombina compie il percorso per intero e lo scoppio è perfetto, si preannuncia per la città toscana un anno positivo.

Posizione

Sordevolo BI, Italia

Archivio Partecipato

Ricerca nell'archivio

Filtra per Tag

Cerca nel Polo Bibliografico - Università di Torino

Cerca in Opac SBN

Guida all' Archivio

tasto-GUIDA