FESTA DI SAN GIUSEPPE E PROCESSIONE DELLE FASCINE
A San Marzano di San Giuseppe , comune albanofono in provincia di Taranto, la festa patronale è vissuta come un appuntamento corale dedicato a S. Giuseppe, culto risalente già al XVII secolo e portato dalla madrepatria dai profughi albanesi, di rito greco-ortodosso, che qui si stabilirono nella prima metà del 1500. La devozione penitenziale si esprime in modo collettivo con la processione delle fascine di legno di ulivo, trainate da carrozze con circa 60 cavalli, e accompagnati da oltre 2000 fedeli la quale si conclude con un grande falò ( Zjarr i Madhe)DI enormi proporzioni.
L’ origine di questo rito è da rintracciare in un evento accaduto agli inizi dell’ 800 quando, a causa delle temperature molto rigide e dell’ eccessiva miseria, quell’ anno gli abitanti del paese decisero di rinunciare ai piccoli falò che abitualmente venivano offerti a S. Giuseppe nei vicoli. Ma durante la notte della vigilia si scatenò sul paese un violento nubifragio che venne interpretato come un atto punitivo del Santo. I saggi del paese decisero allora di offrire a S. Giuseppe un unico grande falò da accendere sul largo Monte ( “ laerte Mali” ), così grande che fu visibile dai paesi limitrofi. Nel 1866 venne deliberato che al nome del paese fosse aggiunto il suffisso “San Giuseppe “, a riprova della profonda devozione. Il giorno della vigilia, gli abitanti, vanno in processione ognuno con il proprio carico ( un enorme tronco sulla testa o sulle spalle o le fascine di “stroma” o di “ saramienti”), i carrettieri ( “ li travinieri”) con i grandi protagonisti della processione: i cavalli addobbati per l’ occasione e con il loro traino carico di fascine e sormontato da un’ effige del Patrono. Al termine della Messa serale il parroco, dopo la benedizione della legna ( fatta ai quattro lati della catasta, secondo i punti cardinali), accende il fuoco. La tradizione delle tavolate trae origine dell’ usanza di bandire banchetti da offrire ai poveri ed ai forestieri nel giorno della festa , in memoria dell’ ospitalità ricevuta dalla Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto. Con spirito devozionale e rituale vengono preparate , in ricordo dell’ Ultima Cena, tredici pietanze, dalle quali è esclusa la carne, trovandosi la festa nel periodo quaresimale. La mattina del 19 marzo, prima della processione del Santo portato in spalla dai devoti, vengono allestite lungo la via principale , le “ mattre” : tavolieri di legno contenente piatti tipici della tradizione culinaria locale poi benedetti e distribuiti ai poveri ed ai forestieri.
Con il patrocinio del Comune di San Marzano di San Giuseppe
Info: Pro Loco Marciana - prolocomarciana@gmail.com
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- samedi 19 mars 2022