‘NZAMMARÙCHELE
I canti sull'altalena di Biccari, detti 'nzammaruchele, sono canti di corteggiamento eseguiti durante il carnevale. L'altalena era formata da un pezzo di legno (à léun) che fungeva da sedile, collocato su una corda spessa (zoca) che veniva legata all'interno della casa, ad uno degli anelli presenti sul soffitto, o all'architrave sull'uscio della porta d'ingresso. In quest'ultimo caso l'altalena nel dondolare fuoriusciva e rientrava dall'abitazione. Generalmente i partecipanti al gioco erano due donne, raramente due uomini e ancor più di rado un uomo ed una donna. Essi sedevano spalla a spalla e si davano la spinta col piede sinistro, intonando a turno il medesimo verso che la seconda voce riprendeva con piccole variazioni melismatiche. Nelle case in cui si cantava vi si riunivano amici e parenti, e spesso i padroni di casa invitavano di proposito chi aveva una bella voce e conosceva bene i canti. Cantare gli 'nzammaruchèle costituiva quasi una specializzazione, anche se i cantanti non venivano retribuiti ma si accontentavano dell'ospitalità. Questi canti sopravvivono ancora oggi perchè riadattati in contesti diversi da quelli originali,diventando così parte integrante della tradizione canora delle festività.
Con il Patrocinio del Comune di Biccari
http://www.archiviosonoro.org/archivio-sonoro/archivio-sonoro-puglia/fondo-conservatorio-u-giordano-di-foggia/biccari/01-descrizione-degli-nzammaruchele.html
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- samedi 5 mars 2022