L'Università a Grosseto per la Focarazza
Un lavoro dei docenti Rita Belgiovine e Rita Madioni e degli alunni delle classi IV C e III I del liceo delle scienze umane “A. Rosmini” di Grosseto. Nel corso dell’anno scolastico 2012-2013 i ragazzi hanno analizzato i riti del fuoco, concentrandosi in particolare sulla focarazza, supportati dall’Archivio delle tradizioni popolari e dalla Rete di cultura popolare. Dopo una prima parte teorica, le classi hanno assistito in prima persona alla Focarazza 2012. Ne è nato uno straordinario lavoro scritto e su dvd dal titolo: Santa Caterina, un fuoco che non muore. Un punto di vista liceale per una tradizione popolare.
L’ Università Itinerante e le Cattedre Ambulanti. Il progetto
L’Università ha l’obbiettivo di promuovere incontri, laboratori e performances per sensibilizzare e rimettere in circolo le buone pratiche della cultura popolare.
Il progetto si esplicita tramite percorsi formativi sviluppati spesso in collaborazione con gli istituti scolastici dei territori coinvolti.
A seguito della formalizzazione della collaborazione, viene individuata con l’amministrazione locale la scuola con cui lavorare e il tema del percorso di ricerca connesso ai beni intangibili del territorio, siano essi da riscoprire o valorizzare.
Si articola così un percorso di lezioni che chiamiamo “Cattedre Ambulanti di Cultura Popolare, nel caso siano condotte da Testimoni della Cultura Popolare ® riconosciuti.
Le “Cattedre” si sviluppano attraverso l’incontro tra i Testimoni della Cultura Popolare® ed un pubblico partecipante, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Durante queste azioni il docente portatore di un sapere diventa un cantore di 92 anni, come un “puparo” di 73, un artigiano od un coro dall’attività trentennale: persone con le quali la Rete ha attivato progetti di valorizzazione e collaborazione nei diversi territori della penisola e che quindi hanno accettato l’idea che sta a monte dell’operato dell’Associazione, quella cioè di favorire il passaggio dei “saperi” tradizionali da una generazione all’altra attraverso l’apprendimento esperito o trasmesso per “imitazione”.
Il percorso formativo è dunque costituito da una prima formazione sui temi della ricerca demoetnoatropologica, una successiva conoscenza diretta delle feste e dei riti in Rete tramite gite in loco, e una finale raccolta e organizzazione dei documenti ricavati da far confluire all'interno dell'Archivio Partecipato, un luogo di condivisione che conta tra i primi partecipanti il professor Tullio De Mauro il quale ha donato il suo fondo di linguistica e dialettologia alla Rete, per digitalizzarlo e renderlo fruibile.
Primo esempio virtuoso è stato quello attivo nel grossetano, in cui i ragazzi del Liceo Statale “A. Rosmini” hanno lavorato sul rito della Focarazza di Santa Caterina, a Roccalbegna (GR) e i ragazzi del Polo Bianciardi sulla Torciata di San Giuseppe di Pitigliano (GR).