Nel presente volume sono raccolti alcuni saggi critici di Leonardo Sole, docente di Linguistica generale presso l’Università di Sassari, che si concentrano sui rapporti tra oralità e scrittura e sull’analisi del linguaggio iconico di tre importanti scrittori sardi: Grazia Deledda (Nuoro, 1871 – Roma, 1936) , Sebastiano Satta (Nuoro, 1867-1914) e Bachisio Zizi (Orune, 1925 - Cagliari, 2014). In particolare, per quanto riguarda Grazia Deledda, mette in luce un aspetto fondamentale trascurato dalla grande critica, vale a dire il fatto che la Deledda non solo utilizza i modelli ritmici riferibili alla lingua sarda, ma che il ritmo (che tende in lei a formalizzarsi in sequenze di settenari-ottonari ed endecasillabi) costituisce una struttura portante della sua scrittura.
Quattro gli studi che compongono il volume: 1. La semiosi iconica in Grazia Deledda. Dalla visione al suono, 2. L’ipogramma nascosto. La significanza dei “mutos” di Sebastiano Satta, 3. “Il ponte dei Marreri” di Bachisio Zizi: una storia iscritta nel paesaggio; 4. “Erthole” di Bachisio Zizi: un viaggio al centro della terra. Completano il volume i Riferimenti bibliografici.