Nel mese di ottobre si celebra la Madonna del Rosario, il cui culto venne propagato dai domenicani sin dal XII° secolo. La recita del rosario ebbe larga diffusione per la facilità con cui poteva essere realizzata; fu chiamato anche il Vangelo dei poveri, i quali in massima parte non sapevano leggere, perché dava il modo di poter pregare senza la necessità di leggere un testo, una devozione dal carattere fortemente sociale in quanto alla portata di tutti e che diventerà fulcro dello scontro tra cattolicesimo e protestantesimo in tema di rappresentazione dell'immagine sacra e legittimità di un culto alternativo a quello del Cristo.
La devozione venne ulteriormente incrementata con la vittoria dei cristiani alla battaglia di Lepanto, svoltasi il 7 ottobre del 1571, nella quale la flotta della Lega Santa (costituita da Spagna, Repubblica di Venezia e Stato della Chiesa) sconfisse quella dell'Impero Ottomano ed il cui successo venne attribuito all’intercessione della Vergine.
Dal nord al sud dell’Italia sono stati eretti santuari in suo onore, di cui uno particolarmente imponente in Campania, meta di milioni di pellegrini, e molte sono le località nell’intera penisola dove viene celebrata come patrona. Dal punto di vista iconografico è rappresentata con una veste azzurra ed una corona del rosario fra le mani.
Le feste legate alla Madonna del Rosario si riallacciano ad una tradizione che affonda le radici nella civiltà contadina, con la sovrapposizione tra cristianesimo e tradizioni rurali , un periodo durante il quale i lavoratori della terra si raccomandavano alla divinità affinchè l’annata del raccolto potesse risultare proficua.
In diverse regioni del sud Italia , dalla Campania alla Puglia alla Sicilia, in occasione della Festa dedicata alla Madonna del Rosario, viene elargita la benedizione al frumento, che verrà distribuito ai fedeli.
Il Comune di Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Asti, aderisce con la processione della Madonna del Rosario di frazione Mondonio al progetto sui Patrimoni culturali e calendario rituale della Rete Italiana di Cultura Popolare