Il romanzo marinaresco Maria risorta (1908) rappresenta senza dubbio il lavoro più impegnativo di Giulio Grimaldi (1873-1910), singolare figura di intellettuale dai molteplici interessi: fu infatti poeta dialettale, scrittore, filologo, direttore della rivista “Le Marche”, da lui stesso fondata. Per la stesura dell'opera, che prende il titolo dal nome del peschereccio di cui il protagonista Salvatore è comandante, Grimaldi si documentò scrupolosamente sull'ambiente sociale e sull'attività della pesca del porto di Fano, allora terzo per importanza nell'Adriatico.
Il mare, la comunità dei pescatori, i piccoli e i grandi fatti della loro quotidianità costituiscono gli elementi dell'affresco tracciato dal Grimaldi: nelle pagine del romanzo scorre un mondo in cui la fatica, le passioni, le rare gioie e le tragedie segnano il cammino di un'umanità orgogliosa, cosciente della propria diversità, depositaria di un sapere maturato nell'antica esperienza di sfida agli elementi di una natura generosa e ostile, sempre instabile.