Nel 2007 è stata pubblicata, a cura di Barbara Solari, l’antologia dei sonetti del roccatederighino Savino Bannardi. Difficile tracciare una pur breve biografia di Savino Bernardi (Bennardi all’anagrafe, per un errore – pare – di trascrizione dell’ufficiale di stato civile). Le poche notizie che abbiamo su di lui sono i pochissimi ricordi di chi l’ha conosciuto e i pochi sonetti nei quali racconta della propria vita. Quelle che ha lasciato dietro di sé sono solo deboli tracce.
Si è scelto di suddividere i sonetti in 8 sezioni tematiche (1. Il fascismo; 2.La guerra; 3. Dalla monarchia alla Repubblica; 4. I primi anni della Repubblica; 5. Il partito socialista; 6. Il lavoro; 7. I processi; 8. Varie) e si è cercato di collocare ogni componimento nel contesto culturale e storico del suo tempo, tenendo sempre presente che la vita e l’ispirazione poetica di Bernardi si possono rileggere solo alla luce della cultura laica diffusa in tutta la Maremma fin dall’epoca risorgimentale. Essa si è andata creando e ha messo radici di pari passo con l’infiltrazione del pensiero anarchico e socialista tra la popolazione, ed emerge, se non da testimonianze dirette, dalle cronache della stampa locale e dagli scritti di personalità quali quelle di Ravagli e di Gamberi.