Er mantello e la rota costituisce la terza raccolta di poesie composte in dialetto romanesco da Mauro Marè (Roma, 1935-1993), affermato notaio della Capitale e raffinato poeta dialettale.
Questa raccolta di sonetti, che rappresenta il tentativo di trovare un contatto tra le due nature dell’autore (quella del notaio e quella del poeta), è dedicata al “quotidiano” notarile, alla vita nello studio, alle situazioni umane comiche e drammatiche cui danno luogo i vari contratti, le sistemazioni familiari, i testamenti, le donazioni, ecc.
L’originalità della raccolta, che per prima fa del notariato diretto argomento di poesia, è accompagnata da serietà e da rigore formale e letterario: mai il lavoro scade nel facile bozzetto d’ambiente o nel fatterello, ma ricerca sempre nei personaggi che variamente agiscono sulla scena la loro genuina umanità.