Nella raccolta poetica Le jure Leandro Ugo Japrade, con i continui richiami al focolare domestico e alle tante voci che lo popolavano, conduce il lettore nell’intimo cuore di un mondo antico, caratterizzato da ataviche tradizioni, rituali ancestrali e affetti genuini.
I versi, composti nel dialetto abruzzese di Lucoli (in provincia dell’Aquila), sono accompagnati dalla traduzione italiana a fronte.