Il presente volume raccoglie ventidue novelle di Giuseppe Jovine.
Sono racconti di impronta verista e, come dice Tommaso Fiore nella Prefazione, “straordinari per forza di penetrazione e per suggestione di sviluppi inattesi […]. Una baraonda di popolani, le fiamme della lussuria, della cupidigia, la crudeltà umana, le passioni sconvolgenti degli adolescenti, le pene della guerra, c’è di tutto nel mosaico di una provincia vecchia e nuova che Jovine guarda con occhio spietato e grande amore, talvolta, certo, con umore bizzarro".