In questo saggio critico di Mario Zangara viene analizzata la poesia in dialetto di Albino Pierro (Tursi, 1916 - Roma, 1995) nei suoi aspetti originali, che la distinguono in modo inconfondibile dalla tradizione dei poeti dialettali d’ispirazione popolaresca, prevalentemente comica o idilliaca. Il dialetto lucano è invece per Pierro soltanto il mezzo espressivo più adeguato alla rivelazione poetica del suo sentimento tragico della vita, del suo tormento morale.
Sono posti in particolare rilievo il senso simbolico e il valore ideale delle similitudini, che sono il segno evidente di una intensa concentrazione lirica e di una continua unità d’ispirazione.