Questo libro conduce a riflettere sul ruolo del cibo nella quotidianità e nella sacralità religiosa, evidenziando come spesso la condivisione del cibo rappresenta il massimo momento di condivisione tra gli individui e nello stesso tempo il massimo rispetto reciproco. Questo testo nasce a seguito della riflessione relativa all’aumento del numero di immigrati all’interno della nostra società, che si è arricchita di diversi elementi religioso-culturali diversi. Infatti molte religioni sono accomunate dal fatto di usare il cibo come elemento di collegamento tra il mondo materiale e quello spirituale nel tentativo di creare un rapporto tra uomo e Dio. Il testo quindi parte con una riflessione su come si possa considerare il rapporto con il cibo nel mondo cristiano, per poi passare a riflettere sul mondo ebraico e successivamente su quello islamico. Vengono inoltre proposti degli spunti di riflessione sugli alimenti considerati proibiti e vi è qualche accenno al cannibalismo. Infine viene illustrato l'operato della Cooperativa Italiana di Ristorazione (CIR Food), attiva dagli anni Ottanta per applicare e differenziare i menù all’interno delle mense scolastiche, per accogliere al meglio gli appartenenti alle diverse comunità religiose.