L’opera costituisce il terzo volume della Letteratura genovese e ligure curata da Fiorenzo Toso. L’autore vuole ribaltare la tradizionale visione storiografica italiana, che, dando poco rilievo al fenomeno delle letterature regionali, ha sempre considerato queste ultime come momento “minore”, dialettale e riflesso, ovvero come letterature prive della capacità di essersi evolute in maniera autonoma e originale. Attraverso il Profilo storico e l’Antologia l’opera analizza quindi la letteratura espressasi, a partire dal sec. XIII, in genovese e nelle parlate liguri, individuandone i caratteri costanti (ad esempio l’impegno civile e patriottico) e le peculiarità.
Il terzo volume prende in esame il secolo XVIII, periodo nel quale la letteratura ligure è percorsa da forti tensioni che vedono da un lato il compimento degli indirizzi dei secoli precedenti, dall’altro un rinnovamento sostanziale di temi e forme. In particolare, la complessa figura di Stefano De Franchi, scrittore-simbolo di un’epoca, apre la strada al realismo popolareggiante.