L’opera costituisce il secondo volume della Letteratura genovese e ligure curata da Fiorenzo Toso. L’autore vuole ribaltare la tradizionale visione storiografica italiana, che, dando poco rilievo al fenomeno delle letterature regionali, ha sempre considerato queste ultime come momento “minore”, dialettale e riflesso, ovvero come letterature prive della capacità di essersi evolute in maniera autonoma e originale. Attraverso il Profilo storico e l’Antologia l’opera analizza quindi la letteratura espressasi, a partire dal sec. XIII, in genovese e nelle parlate liguri, individuandone i caratteri costanti (ad esempio l’impegno civile e patriottico) e le peculiarità.
Il secondo volume offre in particolare una panoramica della letteratura dei secc. XVI-XVII, periodo di fioritura per una tradizione che dopo la crisi quattrocentesca è alla ricerca di nuove strade e di nuovi orientamenti espressivi, pur conservando, soprattutto nella letteratura civile, fondamentali agganci col passato. Tra la fine del ‘500 e la prima metà del ‘600 la letteratura ligure conosce quindi un suo “secolo d’oro”, corrispondente, non a caso, col “secolo dei Genovesi” e con il trionfo dell’economia e della civiltà ligure in patria e all’estero.