L’opera costituisce il primo volume della Letteratura genovese e ligure curata da Fiorenzo Toso. L’autore vuole ribaltare la tradizionale visione storiografica italiana, che, dando poco rilievo al fenomeno delle letterature regionali, ha sempre considerato queste ultime come momento “minore”, dialettale e riflesso, ovvero come letterature prive della capacità di essersi evolute in maniera autonoma e originale. Attraverso il Profilo storico e l’Antologia l’opera analizza quindi la letteratura espressasi, a partire dal sec. XIII, in genovese e nelle parlate liguri, individuandone i caratteri costanti (ad esempio l’impegno civile e patriottico) e le peculiarità.
In questo primo volume viene presentato il periodo medievale, ricco di spunti di contatto con l’evoluzione successiva ma anche legato alla particolare cultura del volgarizzamento e della traduzione, che permette la circolazione anche il Liguria di testi religiosi di diffusione europea. Con l’Anonimo Genovese, poeta didascalico e moraleggiante della fine del sec. XIII che ci ha lasciato un grandioso affresco della vita e del pensiero della Liguria medievale, l’espressione ligure esce definitivamente alla ribalta in maniera creativa e autonoma.